Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giustino Fortunato
Claudia Sunna
Tra i primi a cogliere con chiarezza e a inserire in un quadro unitario di riflessione l’analisi dell’arretratezza del Mezzogiorno, Giustino Fortunato rappresenta un [...] politica economica italiana. Antonio Gramsci lo definisce, assieme a Benedetto Croce, come uno dei maggiori esponenti del conservatorismo reazionario (Salvadori 1960, pp. 147-48). Massimo L. Salvadori sintetizza la visione politica di Fortunato in un ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] i numerosi ➔ latinismi, i termini aulici, gli ➔ arcaismi lessicali e fono-morfologici, usati però, più che per conservatorismo poetico, per dare al testo una patina primitiva. L’endecasillabo sciolto, con frequenti enjambements, è il verso prevalente ...
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ISOLA, Giuseppe (Tommaso Giuseppe)
Monica Vinardi
Nacque a Genova il 7 apr. 1808 da Gaetano e da Maria Annunziata Rolleri. Il padre era proprietario, nelle vicinanze della parrocchia di S. Giorgio, di [...] circa (Genova, Palazzo Rosso).
L'apertura alle novità linguistiche del movimento romantico si attuò in Liguria attraverso un conservatorismo di fondo dettato tra l'altro dai gusti di una committenza proiettata culturalmente verso il passato. È in ...
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COSTA, Alessandro
Maria Grazia Prestini
Nacque a Roma il 19 marzo 1857 da Giovan Battista e da Luisa Fenzi. Avviato dalla madre, (valentissima musicista anch'essa) allo studio della musica fin dall'infanzia, [...] , sotto la direzione di E. Pinelli; l'arditezza di concezione di questo lavoro non poteva non contrariare il conservatorismo musicale dell'autorevole critico, che i due compositori giovani, polemici, accesi wagneriani e in quanto tali progressisti ...
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Swift, Jonathan
Margherita d’Amico
La satira spietata dell’umanità
Jonathan Swift è uno dei massimi scrittori di lingua inglese: la sua opera più celebre è il romanzo I viaggi di Gulliver, pubblicato [...] negli ambienti liberali whigs (liberalismo) poi se ne distacca per passare fra i sostenitori del governo conservatore tory (conservatorismo), di cui è consigliere dal 1710 al 1713. Sostiene il governo anche con interventi sulle pagine del quotidiano ...
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Scrittore statunitense, nato a New York il 20 novembre 1936. Figlio di italiani immigrati nel Bronx, è cresciuto nel settore italiano di questo quartiere, Fordham, e ha studiato alla Fordham University. [...] della possibilità di costruire una società basata sulla verità e sulla giustizia, subisce ad opera del conservatorismo reazionario nascosto dietro alle luccicanti fantasmagorie della società dell'immagine; nemmeno l'artista più rivoluzionario può ...
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BIGGINI, Carlo Alberto
Danilo Veneruso
Nato a Sarzana il 9 dic. 1902 da Ugo e da Maria Accorsi, iniziò gli studi liceali presso il liceo Doria a Genova, interrompendoli per obblighi militari (1922-1924). [...] , un ruolo eminentemente tecnico, che ben si congiungeva con la sua formazione ideologica e politica improntata a un moderato conservatorismo.
Dopo aver partecipato alla campagna d'Africa e a quella di Grecia (per cui dopo la morte gli fu ...
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CHIESA, Francesco
Paolo Petroni
Discendente di una famiglia di artisti, nacque a Sagno, presso Chiasso, nel Mendrisiotto (Canton Ticino), il 5 luglio 1871 da Innocente e da Maddalena Bagutti.
Il nonno, [...] liberalismo giovanile, mutuato dalle tradizioni intellettuali familiari, si assisterà a un cammino a ritroso verso un conservatorismo tipicamente elvetico, come sottolineerà Prezzolini (Corriere del Ticino, 26 giugno 1971, suppl.), cioè legato ai ...
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COLANGELO, Francesco
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 26 nov. 1769 da Michele, avvocato fiscale del tribunale della Regia Camera della Sommaria, e da Maria Giovanna Federici, di famiglia napoletana. [...] ove si formò negli anni decisivi delle sue scelte, il C. si attestò presto su posizioni di rigido conservatorismo e di difesa intransigente dei valori della tradizione: la Congregazione dell'Oratorio era infatti sede delle sedute settimanali della ...
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GUGLIELMI, Filippo
Rossella Pelagalli
Nacque a Ceprano, nel Frusinate, il 30 giugno 1859 da Filippo e Giselda De Rossi. Rimasto orfano di entrambi i genitori, fu educato in un collegio religioso romano, [...] alla sua concezione in campo creativo.
Fu senza dubbio da tale incontro che scaturì la decisione del G. di lasciare il conservatorio partenopeo e proseguire gli studi a Roma con E. Terziani presso il liceo musicale di S. Cecilia, al fine di seguire ...
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conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.