GHISLANZONI, Antonio (Giacomo Antonio)
Giuseppe Zaccaria
Terzo di sei figli, nacque a Lecco il 25 nov. 1824 da Giovanni Battista, già soldato napoleonico, medico e direttore dell'ospedale cittadino, [...] mazzinianesimo lasciava gradualmente il posto a una crescente sfiducia nelle concezioni liberali e a una professione di conservatorismo che non era tanto adesione a un programma politico, quanto conclamata insofferenza nei confronti di ogni soluzione ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Piceni
Giulia Rocco
I piceni
Con il nome di Piceni si designano le popolazioni di lingua umbro- sabellica abitanti la fascia medio-adriatica convenzionalmente compresa [...] , di cui rielabora in maniera autonoma alcuni spunti.
Le tipologie vascolari indicano per alcuni aspetti un notevole conservatorismo, con il perdurare dalla fase precedente di vasi di tipo biconico deposti nelle inumazioni insieme al kothon e ...
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Vedi SELE, Heraion del dell'anno: 1966 - 1997
SELE, Heraion del (v. vol. VII, p. 157)
G. Greco
Sono tre gli edifici scavati dopo gli anni '50 che vanno ad aggiungersi alla pianta del santuario edita [...] V e ricostruito sulla stessa pianta in due fasi successive, fa pensare a un preciso significato dell'impianto per il conservatorismo della pianta e l'insistenza nello stesso punto; viene avanzata, molto prudentemente, l'ipotesi che possa trattarsi di ...
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CRESPI, Mario
Roberto Romano
Nato a Nembro (prov. di Bergamo) il 3 sett. 1879 da Benigno e da Giulia Morbio, a diciotto anni iniziò a collaborare col padre nella gestione della azienda di filatura Crespi [...] questo cambiamento generazionale si accompagnò la chiara volontà, espressa soprattutto da Giulia Maria, di superare il tradizionale conservatorismo del quotidiano milanese.
A spiegare il "progressismo" di Giulia Maria, G. Licata ha avanzato l'ipotesi ...
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Critici e storici della poesia e delle arti nel secondo Settecento. Dal Muratori al Cesarotti. Tomo IV - Introduzione
Emilio Bigi
Il panorama che risulta dagli scrittori compresi in questo volume [...] e il Rubbi), non ci si può sottrarre ad una impressione di ristrettezza ed aridità, di retrivo e ottuso conservatorismo; la stessa impressione che si prova leggendo gli scritti più tardi del Bettinelli, dai quali soprattutto gli scrittori ricordati ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] Il Secolo e il Corriere della sera, nel confronto coi quali la sua linea appariva invecchiata e appesantita da un conservatorismo che dal campo della politica, ove aveva assunto tinte municipalistiche, si era esteso anche alla critica letteraria e ...
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FAVA, Angelo
Nicola Raponi
Nato a Chioggia (prov. di Venezia) l'8 apr. 1808 da Gian Giacomo e da Teresa Meneghini. Trascorse gli anni giovanili a Verona, ove il padre era funzionario di polizia. Iscrittosi [...] i principi moderati cui si ispirava ma anche una posizione equidistante fra le inclinazioni laicizzatrici di taluni politici e il conservatorismo d'altri. A Torino ebbe contatti con M. d'Azeglio, C. Balbo, S. Pellico, A. Rosmini (anche a motivo dell ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] , sloveni, istriani), le cui parlate, caratterizzate da una marcata influenza lessicale slava, presentano, accanto a un conservatorismo morfologico per le declinazioni (forse per influenza del sistema slavo), evidenti innovazioni nel verbo (uso dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il Seicento il sistema corporativo, forma organizzativa fondamentale sia economica [...] le corporazioni urbane tradizionali abbiano dimostrato una maggiore resistenza. La storiografia ha anzi spesso individuato nel conservatorismo tecnologico e nel protezionismo corporativo una delle cause del declino economico di queste regioni. È una ...
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CASTROMEDIANO, Sigismondo
Luigi Agnello
Nato a Cavallino (Lecce) il 20 genn. 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo, discendeva da un'antica e illustre famiglia di origine [...] epistolari.
Il 18 apr. 1859 il C.giunse con altri esuli a Torino e anche qui frequentò esponenti del conservatorismo liberale, soprattutto nel salotto della baronessa Olimpia Savio di Bernstiel, luogo di convegno dei personaggi più in vista della ...
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conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.