Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] , a cui Botero – dopo averne fatto parte – resterà sempre vicino. Tra i difetti di questa cultura vi sono il forte conservatorismo politico e sociale; il rifiuto dell’autonomia dello Stato e delle sue istituzioni; l’ignorare i diritti individuali; l ...
Leggi Tutto
Gentile giornalista
Floriano Martino
Giovanni Gentile iniziò a collaborare con continuità ad alcune testate giornalistiche durante la guerra, quando aveva ormai pubblicato molti dei suoi lavori più [...] non esiste, al di sopra della legge etica che ha valore per queste coscienze». Questo è il difetto di ogni conservatorismo che impedisce anche a Gentile di «scorgere il valore dei profondi moti di rinnovamento», i quali investono «la base stessa ...
Leggi Tutto
ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] di informazione sull'ambiente scolastico di quel periodo.
Le dieci Controversiae presenti nella raccolta danno un'idea del conservatorismo della scuola antica; vi si ritrovano infatti gli identici temi, spesso assurdi, il più delle volte inverosimili ...
Leggi Tutto
SONNINO, Sidney Costantino
Pier Luigi Ballini
– Nacque a Pisa l’11 marzo 1847, terzogenito di Isacco (1803-1878) e di Georgina Sofia Dudley Arnaud Menhennet (1824-1907).
Il padre era un banchiere e [...] Destra toscana i princìpi del liberalismo, la difesa intransigente dello Stato unitario e della monarchia, ma non il loro conservatorismo, la loro concezione della proprietà fondiaria, la pratica dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa, il ridotto ...
Leggi Tutto
MARENCO, Vincenzo
Andrea Merlotti
MARENCO (Marenco di Castellamonte), Vincenzo. – Nacque a Dogliani, nell’Albese, il 23 dic. 1752, dal conte Francesco Amedeo e da Cristina Appiani della Torre.
La sua [...] Lumi del barnabita G.S. Gerdil (potente a corte, dove era precettore del principe ereditario), schierandosi su posizioni di conservatorismo illuminato. Il poema non è di grande valore letterario, ma si segnala soprattutto per le parti dedicate alla ...
Leggi Tutto
MERCATI, Angelo
Paolo Vian
– Nacque a Villa Gaida (Reggio nell’Emilia) il 6 ott. 1870, quarto dei sette figli di Domenico, veterinario, e Giuseppina Montipò, in una famiglia di forte tradizione cattolica.
Compiuti [...] gerarchia, sotto il segno di un «romanesimo assoluto»; egli cercò allora di individuare una via media fra il conservatorismo di quanti negavano le esigenze della storia e il modernismo di quanti non consideravano quelle della rivelazione e della ...
Leggi Tutto
MARTELLI, Alessandro
Alessandra Tarquini
– Nacque a Caltanissetta il 25 nov. 1876, da Federico e da Matilde Negri. La famiglia era originaria di Vinci (Firenze), dove il M. trascorse la giovinezza e [...] ’altro denunciava con forza il potere delle leghe rosse e delle Camere del lavoro. Con questo spirito, improntato a un conservatorismo autoritario non privo della nostalgia per una società premoderna, il M. si avvicinò al fascismo.
Da più parti gli ...
Leggi Tutto
DE DOMINICIS, Carlo
John Varriano
Figlio del capomastro muratore Bartolomeo e di Anna Santa Aldini da Cesena (Gargano, 1971, pp. 85 s.), nacque a Roma il 26 febbr. 1696.
Studiò all'Accademia di S. Luca [...] in certo senso simile a quella spesso attuata dagli architetti dei tardo Cinquecento. D'altra parte il conservatorismo del concetto spaziale è più che spiazzato dalla sensibilità dinamica della struttura tettonica e dalla felicità dell'omamentazione ...
Leggi Tutto
CIAMPOLINI, Luigi
Mario Vitti
Nato a Firenze il 7 ag. 1786 da Giovanni, cancelliere maggiore della corte criminale, e da Laura Bianchi, studiò giurisprudenza, per volontà dei padre, nell'università [...] dal C. e da altri scrittori, fu una nuova disponibilità culturale, una sollecitazione a uscire dal conservatorismo classicista di intellettuali avversi al romanticismo come il C. stesso. Le preoccupazioni patriottiche sono latenti anche negli ...
Leggi Tutto
Metternich-Winneburg, Klemens Wenzel Lothar, conte, poi principe di
Politico austriaco (Coblenza 1773-Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l’università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. [...] e il predominio austriaco in Germania e in Italia. Garanti della quiete europea, nel quadro di un retrivo conservatorismo politico e sociale, dovevano essere le quattro potenze che erano state le artefici della disfatta di Napoleone: Austria ...
Leggi Tutto
conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.