Attore (Bourg, Ain, 1851 - Marsiglia 1930); compiuti gli studî al conservatorio, entrò alla Comédie (1878) di cui divenne sociétaire (1883); interprete di opere tragiche e comiche, classiche e moderne, [...] fu eccellente soprattutto nel Misanthrope e nel Tartuffe. Insegnante al conservatorio, tradusse molte tragedie greche. ...
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Musicologo (Palermo 1891 - ivi 1955). Si diplomò in composizione al conservatorio di Palermo nel 1921. Pubblicò numerosi scritti, tra cui La musica bizantina, teoria e storia (1938) e La musica in Grecia [...] e a Roma (1942). Insegnò acustica e organologia al conservatorio di S. Cecilia in Roma (1940-44). ...
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Pianista russo (Mosca 1907 - ivi 1974). Diplomatosi nel 1926 al conservatorio di Mosca, si aggiudicò a soli vent'anni il concorso internazionale Chopin di Varsavia. Docente dal 1928 nel conservatorio moscovita, [...] nel 1943 costituì col violinista D. F. Ojstrach un duo che si esibì in tutto il mondo. Fu anche apprezzato interprete di musica russa contemporanea ...
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Musicologo e compositore (Pietroburgo 1894 - Los Angeles 1995). Studiò al conservatorio di Pietroburgo; dal 1923 visse negli USA, dove ha svolto attività di insegnante (nel conservatorio di Boston, 1925-45) [...] e di direttore d'orchestra. Ha scritto musiche teatrali, sinfoniche e da camera e ha pubblicato varî volumi, tra cui Music since 1900 (1937; 3a ed. ampliata 1949). Ha diretto varie enciclopedie musicali ...
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Musicista (Metz 1811 - Parigi 1896); studiò pianoforte e composizione al conservatorio di Parigi, vincendo (1832) il Prix de Rome; successe (1851) a G. Spontini all'Institut e (1871) a D.-F.-E. Auber nella [...] direzione del conservatorio di Parigi. Dalla sua vasta produzione emergono soprattutto le opere teatrali Mignon (1866) e Hamlet (1868), caratterizzate da un piacevole gusto melodico, ancorché alquanto superficiale. ...
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Attore (Saint-Denis 1793 - Auteuil 1871). Compiuti gli studî al conservatorio nazionale a Parigi, esordì in provincia e nel 1819 entrò al teatro Odéon. Elegante, spiritoso, espressivo, nel 1826 passò alla [...] Comédie-Française, poi (1829), oscurato da Monrose, fu nominato professore supplente al conservatorio. Ma nel 1832 tornò al teatro con vivo successo. Si ritirò nel 1853. Fu anche commediografo. ...
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Musicista (Strakonice, Boemia, 1882 - Milano 1949). Naturalizzato italiano, studiò al conservatorio di Milano con V. Appiani e V. Ferroni. Di quel conservatorio fu poi direttore dal 1936 alla morte. Svolse [...] attività di pianista e di compositore. Tra i suoi lavori, composti sulla scia di quelli di R. Strauss, figurano i balletti Il salice d'oro (1914) e Il carillon magico (1918), l'opera Notturno romantico ...
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Musicista (Parigi 1799 - Nizza 1862). Studiò con L. Cherubini al conservatorio di Parigi e nel 1819 vinse il Prix de Rome. In Italia scrisse le sue prime opere liriche. Tornato in Francia, compose circa [...] Scrisse inoltre cantate, composizioni liturgiche ebraiche, pezzi per pianoforte, liriche e duetti vocali. Professore di composizione al conservatorio di Parigi, ebbe numerosi allievi, fra cui Ch. Gounod e G. Bizet. Pubblicò opere didattiche e libri ...
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Musicista (Sant'Ilario d'Elba 1886 - Milano 1946). Studiò al conservatorio di Milano. Divenne noto soprattutto come autore di operette (Addio giovinezza, 1915; Acqua cheta, 1920, ecc.). ...
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Musicista (Caracas 1875 - Parigi 1947). Venezuelano, naturalizzato francese, studiò al conservatorio di Parigi, dove poi si stabilì. Compose lavori teatrali, riuscendo specialmente nel genere leggero (operette), [...] e musiche vocali e strumentali ...
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conservatorio2
conservatòrio2 s. m. [der. di conservare]. – 1. a. Istituto di istruzione per fanciulle, generalmente tenuto da monache; educandato. b. ant. Luogo di ricovero per poveri, spec. donne e fanciulli. 2. Istituto di istruzione musicale...