(Bălgarija; A. T., 16 bis, 81).
Sommario. - Geografia: Il nome, i confini (p. 66); Storia della conoscenza del paese (p. 66); Geologia (p. 66); Morfologia (p. 67); Clima (p. 69); Acque continentali (p. [...] Slavi della Slesia e dellaDacia, spinse l'imperatore, subito dopo la liberazione della , Turskoto zavladěvane na Bălgarija i sădbata na poslědnitě Šišamnovci (La conquistadella Bulgaria da parte dei Turchi e la sorte degli ultimi Šišmanidi), ...
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Attività economica diretta a trasferire i beni dal produttore al consumatore o da un produttore all'altro. Si esplica generalmente con atti di compravendita e con trasporto dei beni nel tempo e nello spazio.
Il [...] . Con la conquistadelle Gallie, dei paesi sulla riva destra del Danubio sino al Mar Nero, l'annessione più tardi di gran parte della Britannia, degli Agri decumati, della riva sinistra del Reno, e della destra dell'alto Danubio, dellaDacia, della ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] del centro dell'Europa, i commercianti siriani le avevano seguite: in Gallia, in Germania, in Dacia.
Questi ad-dīn (v. saladino) compie a suo profitto quella conquistadell'Egitto ai Fātimidi in estinzione, che i Franchi avevano tentato inutilmente ...
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PUNICHE, GUERRE
Arnaldo Momigliano
. Si designano con tal nome tre guerre fra Roma e Cartagine avvenute rispettivamente tra gli anni 264 e 241 a. C. (con una ripresa nel 238 a. C.); 219 e 201; 151 e [...] . für aegypt. Sprache und Altert., LX, 1925, p. 90, e S. Lambrino, in Dacia, III-IV, 1927-32, p. 401). La trasformazione della politica romana dalla egemonia alla conquista coincide anche con la definitiva soppressione di Cartagine: non per caso essa ...
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MARCO AURELIO
Roberto PARIBENI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Roberto PARIBENI
. Imperatore romano dal 7 marzo 161 al 17 marzo 180. Era nato a Roma da M. Annio Vero e da Domizia Lucilla il 26 [...] sistemazione, sorgevano però già e con eccezionale gravità pericoli sulla frontiera danubiana. La conquista e la sistemazione dellaDacia avevano dato a quella frontiera un periodo di notevole tranquillità, continuatosi durante gl'imperi ...
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Importante punto d'incrocio fra la vallata media del Danubio e la via maestra che quasi in linea retta procede dall'Italia, attraverso Lubiana (Emona), Cilli (Celeia), Ptuj (Petovio), Szombathely (Savaria), [...] a riconoscere le tracce dellaconquista romana. Presso Stupava e Stillfried nella vallata della Morava, presso Oberleis e questa, in seguito alla guerra dellaDacia e a nuove larghe modifiche di raggruppamento dell'esercito romano, cedette il posto ...
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Storico greco, nato in Alessandria sotto l'impero di Traiano, se non prima, giacché ricorda la distruzione del tempio di Nemesi eretto da Cesare ad Alessandria per l'uccisione di Pompeo, demolito dai Giudei [...] dell'Impero, vanno aggiunti altri scritti minori. L' ‛Εκατονταετεία (il Centennio) comprendeva tutte le conquiste fatte nella regione danubiana dagl'imperatori fino a Traiano; la Δακική, più particolareggiatamente, le gesta di Traiano nella Dacia ...
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Scienza greco-romana. Geografia
Germaine Aujac
Geografia
Probabilmente fu Eratostene di Cirene (276/272-196/192), terzo direttore della Biblioteca di Alessandria, a coniare il termine 'geografia' per [...] Claudio, la conquistadella Bretagna, che, cominciata nel 43, fu completata nel 46-47.
Se ignoriamo quasi tutto della vita di Pomponio in parte possedimenti romani, come pure la Germania e la Dacia. Era giunto il momento di rivedere la carta del mondo ...
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Il patriziato
Giuseppe Cullino
Senza più mito
A quanto mi risulta, l'ultimo convincente sostenitore della bontà del patriziato veneziano quattrocentesco è stato Fernando Fagiani, autore di una fulminea [...] continuato a dilatare i confini dell'Impero sino alla Britannia, alla Dacia, alla Mesopotamia...
In altri a meno di Padova, ma non dell'Istria.
Pertanto - e torniamo al Quattrocento - la conquistadella Terraferma non fece dimenticare il mare ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] idiomi originari (l’etrusco o le parlate della Spagna o dellaDacia preromane) scomparvero o divennero marginali, lasciando cui la città, fino ad allora colonia genovese, fu conquistata dall’ammiraglio Bernat de Cabrera e, dopo l’espulsione degli ...
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