FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] nell'ambito di un'esclusiva causalità naturale.
Nella trilogia dei dialoghi filosofici centrale è l'analisi del processo conoscitivo, che inizia dalle percezioni particolari, collegate tramite la subnotio (termine ed elemento intermedio fra senso e ...
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BRUNORI, Camillo
Amedeo Quondam
Nacque il 7 febbr. 1681 a Meldola (ma secondo altri a Bagnacavallo o a Terni). Dall'età di diciassette anni fu allievo di Giovanni Girolamo Sbaraglia, insigne medico [...] La poesia è quindi strumento di comunicazione, con una forte prevalenza dell'intento didascalico e morale su quello conoscitivo: il B. attribuisce infatti esplicitamente alle sue rime il compito di "descrivere" i "principali documenti" della medicina ...
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CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] 'intelletto, più volte allude). In opposizione alla tradizione manieristica, il C. considera la poesia come strumento conoscitivo della realtà e teorizza la fondazione scientifica dell'espressione poetica. I difetti che "sconciano l'elocuzione" - "l ...
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CORRADI, Sebastiano
Francesca Romana De Angelis
Nacque ad Arceto (Reggio Emilia) intorno al 1510 da Giacomo e Caterina del Pireo. Molto giovane, egli si trasferì a Venezia, dove, nel libero e stimolante [...] materia permette al C. di muoversi agevolmente in una interpretazione libera del testo dove riaffiorano la totalità dello sforzo conoscitivo e il piacere di un possesso autentico.
Durante la seconda riconferma a Bologna il C. si dedicò allo studio ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] R. si colloca da un lato in una posizione eccentrica rispetto all'idea illuministica di progresso, sia in senso conoscitivo sia in senso morale, mentre recupera dall'altro alcuni temi politici fondamentalmente illuministici. Sin dal Discours sur les ...
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SONTAG, Susan
Marina Camboni
Scrittrice statunitense, nata a New York il 16 gennaio 1933. Compiuti gli studi di filosofia nelle università di Berkeley e Chicago, laureatasi in letteratura inglese alla [...] 1994), romanzo nel quale si ritrovano gli stilemi, le tecniche narrative, le tensioni politiche e morali, l'impegno conoscitivo presenti nell'intera sua produzione, finalmente integrati in una storia costruita con abilità ed effetto che avvince e fa ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] inadeguata; la sua competenza nel settore non diverrà mai specialistica, restando quella d'un lettore onnivoro, sensibile all'impatto conoscitivo di concetti e metodi e informato sulla varietà di sviluppi e posizioni. Basterà questo a fare di lui uno ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] -critici del 20° secolo. I suoi primi assertori (H. von Marées, A. von Hildebrand, K. Fiedler) affermano il valore conoscitivo e intuitivo della visione; in seguito A. Riegl e H. Wölfflin elaborano teorie e schemi di visione della forma (ottici ...
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CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] Cancogni, e devo dire che era azzeccato […]. Il sublimine è l’oggetto spogliato di ogni attributo ideologico, conoscitivo, etico, psicologico: ridotto quindi a simbolo esistenziale. L’emozione esistenziale era la sola cosa che ci premesse esprimere ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] all’artificio dell’allegoria: attraverso una data immagine è possibile sviluppare un intero circuito significativo a fini conoscitivi e didattici. Ad es., l’Ars poetriae di Gervasio di Melkley distinguerà tra translatio e transumptio, indicando ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...