Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] )
A tale rifiuto di ogni trascendenza e insieme di ogni restrizione etica si accompagna una drastica riduzione delle ambizioni conoscitive dell'uomo. Se l'unica fonte di conoscenza è la diretta percezione, cade ogni progettualità umana e insieme ogni ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] chiaro con T. Reid, dalla sensazione: se quest’ultima è un dato semplice e soggettivo, la p. è un atto conoscitivo complesso che unifica attivamente un insieme di sensazioni ascrivendole a un oggetto effettivamente presente.
Psicologia
Al fine di ...
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Filosofo, nato a Francavilla Fontana (Lecce) il 24 dicembre 1882, dal 1911 professore di pedagogia nell'università di Firenze; deputato al parlamento (1919-24) e sottosegretario alle Belle Arti nel primo [...] o disapprovazione, suscita il giudizio valutativo che è altro da quello di chi constata e formula il giudizio conoscitivo. Al giudizio valutativo il C. riconosce una portata reale, alla Herbart, contro quella puramente formale che è tipica ...
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NEOPOSITIVISMO
Paolo FILIASI CARCANO
. Movimento contemporaneo (detto anche positivismo logico o empirismo logico) di metodologia della scienza e di critica della conoscenza, esplicantesi attraverso [...] o confuta sul piano dei fatti le loro asserzioni, e da cui dipende - in definitiva - il loro valore conoscitivo e la loro incorporabilità nell'organismo delle scienze reali (distinte dalle scienze formali, contenenti solo proposizioni analitiche). L ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] di derivazione aristotelica e alla logica induttiva di J. S. Mill, nel tentativo di delineare un'interpretazione del processo conoscitivo per la quale l'elemento primario non era il dato particolare, ma piuttosto la idea universale che guida e regola ...
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Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] scritti di estetica (1954) ove, esaminando la questione dell'intellettualità dell'arte ovvero del suo valore conoscitivo, semanticamente differenziato dal valore conoscitivo della storia e della scienza in genere, D. V. si riferisce all'opera d'arte ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] , l’empirismo inglese, innanzitutto con J. Locke, indicò nella conoscenza sensibile la fonte di ogni conoscenza. Questa funzione conoscitiva della s. raggiunse esiti radicali in G. Berkeley, per il quale l’esistenza stessa di ogni realtà si riduce ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] per spiegare la conoscenza.
Al platonismo si ricollegò modernamente l'innatismo: l'anima contiene in sé alcune conoscenze o principi conoscitivi che precedono l'esperienza sensibile, non ne dipendono e anzi la fondano. Tale è per es. l'idea di ...
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Ideologia
Kurt Lenk
Introduzione
Il termine 'ideologia' è usato oggi in una varietà di accezioni: da quella di autoillusione collettiva e di espressione di determinati interessi a quella di organizzazione [...] a chiarirne le cause e le conseguenze? Ciò può accadere solo se la teoria in questione non è selettiva né monocausale (valore conoscitivo di una teoria; sintesi dei fatti sociali); b) fino a che punto una teoria può fare previsioni corrette in base a ...
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verità
Stefano De Luca
Un’insopprimibile esigenza dell’uomo
La verità è un concetto assai difficile da definire in modo univoco, ma di cui non possiamo fare a meno. Qualsiasi tipo di discorso – da quello [...] cose in sé stesse, ma soltanto con le rappresentazioni delle cose, cioè con le idee (idealismo gnoseologico o conoscitivo). Questi filosofi non negano l’esistenza di una realtà indipendente dal soggetto, ma sottolineano il ruolo cruciale svolto dal ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...