È possibile sistematizzare le riflessioni narrativiste sulla dimensione relazionale del Sé individuando tre diverse funzioni che l’Altro svolge nella creazione narrativa dell’identità personale: l’Altro [...] maggiore nel giudicare quale narrazione che la riguarda sia quella corretta, poiché riconosce che questa ha un accesso conoscitivo privilegiato alla propria identità personale. Questo primato è motivato dal fatto che alcuni tratti di questa identità ...
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Nonostante Calvino sia stato spesso definito uno scrittore «razionalista» che tiene la sessualità «sempre in sordina», Gli amori difficili sono popolati da amanti e innamorati e dai loro corpi: sono corpi [...] e il ruolo che essi hanno nell’incontro con l’altro e nella relazione amorosa. Involucro dell’anima, mezzo conoscitivo, ostacolo all’incontro, oggetto di desiderio, fonte di imbarazzo e vergogna: l’indagine sul corpo proseguirà allargando lo sguardo ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] viene celebrata in un’epoca in cui la razionalità sembra essere predominante in ogni ambito della vita umana. Péladan rivendica il ruolo conoscitivo dell’arte e amplia l’Ordine da lui fondato con un nuovo ramo, chiamato Rosa-croce estetica, che ha il ...
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Qual è il ruolo della filosofia trascendentale kantiana oggi, a più di duecento anni dalla pubblicazione della Critica della ragion pura? A rispondere sono alcuni studi neurocognitivi i cui risultati ci [...] e di conoscerlo. I neuroscienziati sottolineano il carattere necessario di tali strutture di base per ogni possibile approccio conoscitivo con il mondo.
È chiaro quindi che non sia affatto difficile porre in relazione tali ricerche neurocognitive ...
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«Di che colore è il vestito? Bianco e oro o nero e blu?»
Chi ha una minima familiarità con i social network e la realtà di internet in generale probabilmente ricorderà queste domande, che assillarono [...] angosciante, non bisogna intendere il carattere soggettivo della percezione come ingannevole, anzi esso ha un notevole valore conoscitivo sui processi fisiologici che stanno alla base degli organi di senso. Nel caso della vista, in particolare ...
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«Di che colore è il vestito? Bianco e oro o nero e blu?» Chi ha una minima familiarità con i social network e la realtà di internet in generale probabilmente ricorderà queste domande che assillarono mezzo [...] angosciante, non bisogna intendere il carattere soggettivo della percezione come ingannevole, anzi esso ha un notevole valore conoscitivo sui processi fisiologici che stanno alla base degli organi di senso. Nel caso della vista, in particolare ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...
pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati dalla radice pra-mā- («misurare») come...
jnana
jñāna
Nell’epistemologia indiana, indica un singolo episodio conoscitivo, una cognizione, a prescindere dal suo essere corretta o no. In tal senso, si differenzia da pramāṇa, che indica invece la conoscenza valida. J. può perciò includere...