Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Rappresentante massimo del pensiero del secolo dei Lumi, di cui incarna la nuova figura [...] e della nuova scienza di Newton. Nella sua opera di filosofo e di polemista egli sottopone agli strumenti della ragione ogni ambito conoscitivo e, all’interno di un universo ordinato da leggi generali, sottrae l’uomo e la sua storia a ogni concezione ...
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Espressione con la quale Kant intende riferirsi alla realtà così come essa è in sé, indipendentemente non solo dallo stato attuale delle conoscenze, ma anche da ogni possibile conoscenza. È una tesi fondamentale [...] – che spazio e tempo sono forme a priori della sensibilità: non, cioè, proprietà delle cose in sé stesse, ma modalità del rapporto conoscitivo, e che dunque tutto ciò che intuiamo nello spazio e nel tempo ha statuto soltanto fenomenico. La c. in sé s ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] )
A tale rifiuto di ogni trascendenza e insieme di ogni restrizione etica si accompagna una drastica riduzione delle ambizioni conoscitive dell'uomo. Se l'unica fonte di conoscenza è la diretta percezione, cade ogni progettualità umana e insieme ogni ...
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abito/abitudine
I due termini abito e abitudine sono concettualmente distinti, ma spesso, nella sfera pratica, sono stati messi in stretta relazione. Abito deriva dal latino habĭtus, che si riconnette [...] il quale l’abito (gr. ἕξις «attitudine», da ἔχω «ho») è una disposizione consapevolmente adottata dal soggetto, in ambito sia conoscitivo sia pratico. Nel primo caso l’abito si apprende attraverso l’insegnamento e richiede tempo ed esperienza (per es ...
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Pirandello, Luigi
Arnaldo Colasanti
Commediografo e scrittore, nato a Girgenti (od. Agrigento) il 28 giugno 1867 e morto a Roma il 10 dicembre 1936. È considerato uno dei protagonisti del Novecento [...] un rapporto contraddittorio, di attrazione e rifiuto: di accettazione sul piano del guadagno pratico, di contestazione sul piano conoscitivo. Non credette mai a pieno nel senso espressivo del cinema. L'identità di Serafino Gubbio (il protagonista del ...
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POMPEI
Fausto Zevi
(XXVII, p. 823; App. II, II, p. 584; IV, III, p. 28)
Dato l'avanzato degrado monumentale di P., negli ultimi anni Settanta, la Soprintendenza ha operato una recisa inversione di tendenza [...] murario, sulle coperture delle case, onde proteggerne dalle intemperie le strutture e le decorazioni, e sul recupero almeno conoscitivo di quanto già in luce. In pari tempo, si è rivolta maggior attenzione alla tutela del territorio, pesantemente ...
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Kumarila Bhatta
Kumārila Bhaṭṭa
Filosofo indiano (7° sec. ca.). Aderente alla scuola Mīmāṃsā, fu fondatore al suo interno della corrente Bhāṭṭa. Con i suoi commenti (Ślokavārttika, Tantravārttika, Tupṭīkā [...] fonte (ossia nel parlante o nel testo da cui proviene) o qualora il suo contenuto venga contraddetto da un altro strumento conoscitivo. Entrambe le possibilità sono però escluse a priori nel caso del Veda. Questo è infatti senza autore (e quindi non ...
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Adamo Wodeham (o Woodham; anche Godham, Goddam) Teologo e filosofo (n. presso Southampton, 1298 ca
m. 1358). Francescano, studiò a Londra (1320-24) e a Oxford (1325-29), dove fu allievo di Guglielmo [...] l’ontologia nominalista con la concezione, poi ripresa da Gregorio da Rimini, del complexe significabile, secondo la quale l’atto conoscitivo non ha per oggetto la semplice proposizione ma il suo «significato totale», ossia lo stato di cose in essa ...
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NICHILISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
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. Termine derivato dal latino nihil, e già adoperato da Sant'Agostino, per cui nihilista è colui che non crede a nulla. In generale, il termine serve per [...] sotto l'aspetto della negazione della realtà esterna il "solipsismo", o "idealismo soggettivo", asserente che ogni dato conoscitivo non sussiste affatto al di fuori del senziente. Di "nullismo" il Gioberti accusava la filosofia rosminiana. In ...
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Filosofo, nato a Francavilla Fontana (Lecce) il 24 dicembre 1882, dal 1911 professore di pedagogia nell'università di Firenze; deputato al parlamento (1919-24) e sottosegretario alle Belle Arti nel primo [...] o disapprovazione, suscita il giudizio valutativo che è altro da quello di chi constata e formula il giudizio conoscitivo. Al giudizio valutativo il C. riconosce una portata reale, alla Herbart, contro quella puramente formale che è tipica ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...