Filosofo, nato a Palermo il 18 gennaio 1881. Nel 1905 libero docente in psicologia sperimentale; dal 1919 ordinario di filosofia all'Università di Napoli.
Di fronte all'idealismo di B. Croce e di G. Gentile, [...] "centri di esperienza" tendenti, attraverso azioni e reazioni reciproche, a costituire accordi sempre più vasti. Nel campo conoscitivo, ha sostenuto la necessità di un metodo critico, che proponendosi il superamento delle complementari esigenze dell ...
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GEYMONAT, Ludovico
Livio Sichirollo
Filosofo e matematico, nato a Torino l'11 maggio 1908; professore ordinario di storia della filosofia a Pavia dal 1952, di filosofia della scienza dal 1956 a Milano. [...] . La scienza contemporanea e la "crisi dei fondamenti" insegnano a tener conto della dimensione storica del processo conoscitivo, dei pericoli metafisici (chiusure sistematiche) ai quali le scienze umane e la stessa scienza sono continuamente esposte ...
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SPAZIO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
. La questione della natura dello spazio è una tra le più dibattute attraverso tutto lo sviluppo della speculazione umana, cosicché la storia [...] , cioè dal punto di vista di chi si proponga d'intendere che posto occupi la nozione dello spazio in seno al mondo conoscitivo del soggetto, il problema si presenta anzitutto in forma psicologica, in quanto s'indaga per qual motivo il soggetto stesso ...
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causalita, dottrine indiane della
causalità, dottrine indiane della
Tema centrale per la riflessione filosofica indiana, che si concentra soprattutto sulla causa materiale, al contrario della filosofia [...] pensatori materialisti che, in quanto rigidamente empiristi, riconoscono solo la percezione diretta (pratyakṣa) come strumento conoscitivo. Tramite percezione diretta, continuano, osserviamo solo concomitanze di eventi, ma non relazioni causali. Il ...
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riconoscimento
riconosciménto [Atto ed effetto del riconoscere, dal lat. recognoscere, comp. di re- e cognoscere "conoscere"] [OTT] R. di caratteri: tecnica, basata sulle trasformazioni bidimensionali [...] ◆ [BFS] R. olfattivo: v. organi di senso: IV 316 e. ◆ [INF] Teoria del r. delle forme: sottoprocesso conoscitivo riguardante la descrizione, l'analisi strutturale e la classificazione delle caratteristiche delle forme della realtà esterna: v. forme ...
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Ibn Ṭufayl, Abū Bakr Muḥammad ibn ̔Abd al-Malik ibn Muḥammad (noto nel mondo occidentale come Abubacer) Medico, scienziato, poeta e filosofo arabo di Spagna (Guadix, Granada, 1100 ca
Marrakesh 1185). [...] Yaqẓān («Il Vivente figlio del Desto») che riprende nel titolo uno scritto di Avicenna. In esso è descritto il percorso conoscitivo dell’uomo attraverso la metafora di Ḥayy ibn Yaqẓān che, cresciuto sin da fanciullo in un’isola deserta (e nato forse ...
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Filosofo e pedagogista statunitense (Burlington, Vermont, 1859 - New York 1952). Studiò all'univ. del Vermont e alla "Johns Hopkins" di Baltimora. Dal 1884 al 1894 insegnò in varie università del Middle [...] di Chicago, 1903) e How we think (1901; trad. it. 1961), D. formula il suo modello del processo conoscitivo. La conoscenza non è altro che la forma più complessa ed efficace di risoluzione delle situazioni problematiche che caratterizzano l'esistenza ...
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Definizione e limiti. - È la scienza che si dedica allo studio dei problemi dell'udito. Solo in tempo relativamente recente, essa si è andata affermando sotto un profilo unitario e autonomo, anche se i [...] e problemi che concernono il senso dell'udito in condizioni di normalità e lo studio, sotto il profilo conoscitivo, semeiotico terapeutico, di alcuni eventi inquadrabili nella fisiopatologia e nella patologia dell'udito, che si concretano in una ...
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RUDIGER, Andreas
Guido Calogero
Pensatore e scienziato tedesco, nato a Rochlitz il 1° novembre 1673, morto a Lipsia il 6 giugno 1731. Fu medico e professore di filosofia a Halle e a Lipsia.
Avversario [...] a demolire l'innatismo del Leibniz e il razionalismo del Wolff con la dimostrazione della dipendenza del contenuto conoscitivo dai dati sensibili e della fecondità dei metodi inventivi e ipotetici contro la sterilità delle deduzioni rigorosamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Galileo Galilei
Mariano Giaquinta
Galileo Galilei è una delle figure fondamentali della rivoluzione scientifica del 17° secolo. I suoi contributi in matematica, fisica e astronomia, la sua opera in [...] in Italia: l’autonomia della scienza da ogni autorità, in particolare dalla religione e dalle ideologie, e il valore conoscitivo delle scienze.
La vita
Galileo Galilei nasce il 15 febbraio 1564 a Pisa, da Vincenzio, liutista, compositore, ma ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...