BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] Bari 1969, pp. 93 s., 99-101, 116, 267 (a cui rimandiamo per una più completa bibliografia sull'argomento).
Per la conoscenza dell'attività erudita del B., si vedano: M. Barbi, La nuova filologia e l'edizione dei nostri scrittori da Dante al Manzoni ...
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Confucianesimo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Si designa come confucianesimo l'ideologia, ovvero la filosofia e la teoria politico-sociale del ceto colto dell'Impero cinese. Fondato sui valori [...] testo canonico, e che si sentivano impegnati nella pratica politica e nella conservazione dell'ordine costituito e aspiravano alla conoscenza del 'grande significato', si oppose un gruppo di dotti. La maggior parte di questi eruditi si basava su una ...
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I cristiani immigrati: fratelli stranieri
Nicla Buonasorte
I ‘nuovi’ cristiani in Italia: una geografia in divenire
Ormai da tempo è evidente che anche in Italia, storicamente la nazione cattolica per [...] (la diffidenza verso un prete di colore, il clima, la lingua), mentre sembra che con il passare del tempo la reciproca conoscenza possa aiutare a incontrare e a mettere in luce più le somiglianze che le differenze, tanto più quando la somiglianza è ...
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Shintoismo
Silvio Vita
Introduzione
Il termine 'shintoismo' è stato diffuso nel secolo scorso dai primi interpreti moderni della cultura giapponese che lo utilizzarono per indicare il complesso delle [...] , che appariva in contrasto con la tradizione più antica. Scomparve così, in breve tempo, l'eredità delle conoscenze tecniche dell'ufficio rituale, e ciò causò spesso anche la scomparsa della prassi religiosa tradizionale, sostituita da elaborazioni ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] spirituale. Al principio della formazione di ogni civiltà vi sarebbe, secondo Jensen, un Ausdruck, "espressione" o forma spontanea di conoscenza mitica e affettiva della realtà, cui segue, in un decadimento dei valori primari, una fase di Anwendung o ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] che, a nome dell’Episcopato Veneto, ho l’onore di impartirLe e tale certezza è confortata dal fatto che è a mia conoscenza l’affetto che Ella porta alla Banca e gli sforzi da Lei fatti per migliorarne e potenziarne la compagine»157. L’anno successivo ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] fino a toccare il cielo del sogno del re Nabucodonosor (Dn. 4, 8-17), l'albero della vita e l'albero della conoscenza del giardino edenico (Gn. 2, 9), nonché la 'gloria del Libano' - l'albero di cedro - che insieme a cipressi, olmi, abeti, sorgerà ...
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Catechesi e catechismo nell'Italia unita
Giuseppe Biancardi
Ermanno Genre
Il catechismo nel cattolicesimo italiano tra Otto e Novecento
Nel quadro dell’azione pastorale che la Chiesa cattolica rilancia [...] a fare catechismo per ‘istruire’ e ‘insegnare’ una dottrina da sapere, peraltro senza significativi guadagni né in termini di ‘conoscenza’ della fede, né, ancor più, di superamento dell’estraneità tra fede e vita.
Lasciando da parte i risultati della ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] di Kastoria (Archaeological Coll.), del sec. 12°, non lenisce il dolore della Madre, in quanto M. è già a conoscenza degli eventi che devono accadere: questa raffigurazione può quindi essere rapportabile con l'immagine di Cristo morto, posta sull ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] . Nel secondo viene invece collocato al di sopra del concetto - il quale, si sottolinea, non si applica validamente se non alla conoscenza del mondo dei fenomeni - e lo si accosta, con Jung e Kerènyi, con van der Leeuw, Otto ed Eliade, allo sforzo ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...