GHILARDUCCI, Francesco
Salvatore Vicario
Nacque a Viareggio da Raffaello e da Chiara Di Francesco il 21 dic. 1857. Dopo avere studiato lontano da casa, in collegio, a causa di precoci dissapori familiari [...] studi superiori di Firenze.
Esercitata per sette anni la professione in una condotta della Lunigiana, desiderando approfondire le proprie conoscenze di neuropatologia al cui studio si era dedicato da autodidatta, nel 1888 si recò a Parigi, presso la ...
Leggi Tutto
Questa scienza ha compiuto imponenti progressi nell'ultimo ventennio. Se nuovi farmaci chemioterapici hanno arricchito, in modo sensibile, i mezzi già efficaci e numerosi contro le malattie protozoarie, [...] di mezzi chemioterapici per combattere le malattie da virus va messa in rapporto con la incompiutezza delle conoscenze e delle possibilità sperimentali su tali agenti infettivi.
I principali risultati ottenuti dalla chemioterapia nell'ultimo ...
Leggi Tutto
Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] delle parole e dei concetti della medicina si produsse a cavallo fra il XIX e il XX secolo, quando la conoscenza del mondo microbico rese desueti molti nomi generici di malattie, come per esempio le innumerevoli febbri di incerta natura. Chi ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] fu scientifico e, al tempo stesso, filosofico-culturale e politico. Moleschott aspirò a una sistematizzazione delle conoscenze fisiologiche raggiunte; nondimeno si propose la «fondazione di una Weltanschauung materialistica con ambizione di verità ...
Leggi Tutto
Cognizione
Claudio de' Sperati
Massimo Piattelli Palmarini
Antonio Semerari
Il termine indica sia l'atto del conoscere e la facoltà stessa che consente di conoscere (la facoltà di apprendere e di [...] possibili organizzazioni figurali fra le stelle: l'informazione periferica viene integrata con un modello interno basato su conoscenze implicite precedenti. La peculiare sintonia del sistema visivo con il moto biologico si estende probabilmente a ...
Leggi Tutto
La sperimentazione animale
Bruno Silvestrini
(Istituto di Farmacologia, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio discuteremo la sperimentazione sugli animali nel contesto [...] un ricercatore, egli crede in ciò che fa, anche perché la sua non è solo come disse D. Bovet "ansia astratta di conoscenza, ma anche bisogno di metterla al servizio dell'uomo". Fatica a comprendere "i diritti dell'animale", così come li ha chiamati P ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Frederic L. Holmes
Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Si è spesso ritenuto che la fisiologia del XVIII [...] è spesso apparso come un momento di stasi, durante il quale gli studiosi dedicarono maggior impegno a sistemare le conoscenze esistenti che ad acquisirne delle nuove.
Come si è detto nella sezione precedente, questi sistematizzatori si occuparono di ...
Leggi Tutto
Disciplina medico-biologica che studia la struttura, le funzioni e le malattie della pelle e dei suoi annessi (peli, unghie, ghiandole sebacee e sudoripare) sia dell’uomo sia degli animali. L’iniziale [...] d. funzionale che riguarda sia la cute sana sia quella ammalata. Questo approccio polivalente, che si avvale delle conoscenze acquisite nei campi della fisiologia, della patologia generale e della clinica medica, caratterizza la d. odierna, le cui ...
Leggi Tutto
Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] . Sebbene non si abbiano ancora elementi validi per attuare una terapia genica per questo difetto immunitario, la conoscenza del gene responsabile della XLA e delle alterazioni conseguenti ha offerto concrete possibilità di futuri progressi in questo ...
Leggi Tutto
D'APOLITO, Nicola
Vincenzo Busacchi
Nacque a Cagnano Varano (Foggia) il 19 marzo 1815 da Francescantonio, medico, e da Bartolomea Curatolo, ultimo di nove figli. Alla sua nascita, i genitori, secondi [...] della Pietà, mons. F. Antonio Caputo, fu il suo primo maestro e lo iniziò allo studio, trasmettendogli profonde conoscenze umanistiche e plasmandone il carattere.
Ventenne, all'inizio dell'anno accademico 1835-36 si iscrisse alla facoltà di medicina ...
Leggi Tutto
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...