La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] , tali potenzialità non si realizzano neppure quando il destinatario, pur giudicando pertinente l’atto comunicativo, non possiede le conoscenze che gli permettono di trarne un vantaggio cognitivo.
Come la coerenza non assicura il successo di un atto ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] dell’intuizione sensibile. Va notato che per Kant queste s. trascendentali a priori costituiscono la possibilità di qualunque tipo di conoscenza, e che in generale la s. precede (e fonda) l’analisi, poiché è possibile analizzare solo ciò che è stato ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] in più che permette di integrare le diverse competenze aziendali a profitto dell’impresa e dei clienti, conciliando conoscenze di tipo tecnico-scientifico (modellistica, statistica, tecniche per l’assicurazione di q., analisi del valore e gestione ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] transalpine e transmarine in relazione agevole con lei [...], l’Italia ha potuto ricevere una mole di stimoli e di conoscenze [...] che valgono senz’altro a spiegarne, insieme, il particolare dinamismo storico e lo spessore di civiltà e di cultura ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] la ripetitività sintattica dei periodi, il ricorso ai tecnicismi.
Dai libri di conto – fonte preziosissima per la conoscenza dei volgari antichi – discende direttamente un altro tipo di scrittura elaborato in ambito mercantile, il libro di ricordanze ...
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Linguista, morto a Firenze il 25 dicembre 1974. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1956), è stato rettore dell'università di Firenze nel 1968. Presidente dell'Accademia della Crusca dal 1964, ne [...] Vocabolario illustrato della lingua italiana (1967); nell'Avviamento all'etimologia italiana (1966), D., applicando le sue conoscenze di storia linguistica dell'Italia dalla preistoria a oggi, risale, ove occorra precisare l'etimologia, ben oltre ...
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VITELLI, Girolamo
Giorgio Pasquali
Filologo classico, nato a Santa Croce del Sannio il 27 luglio 1849; morto a Spotorno (Genova) il 2 settembre 1935. Studiò a Pisa nella Scuola normale superiore; dopo [...] su collazioni del V.
Si mostrò anche ottimo maestro e organizzatore. Studiosi usciti dalla sua scuola portano nella sicurezza delle conoscenze di greco le impronte del maestro; anche scrittori quali E. Cecchi e G.A. Borgese hanno lodato del suo ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] "traffico delle lingue" e "de' libri scritti in quelle". Si sbaglierebbe dunque a considerarlo un erudito lontano dalle conoscenze e dalla sensibilità del suo tempo. Malgrado i limiti di una cultura relativamente provinciale, il M. fu un interprete ...
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Biologia
Capacità morfogenetica di un’area o territorio embrionale o campo, di dare origine, in un determinato momento dello sviluppo, a una particolare struttura od organo. Per es. un’area di ectoderma [...] nuove mai prima pronunciate.
Pedagogia
Capacità di combinare, in modo autonomo e in contesti reali, i diversi elementi delle conoscenze e delle abilità acquisiti nel percorso di studio. Il concetto di c. è al centro del dibattito contemporaneo sui ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] (ancora Tertulliano e Agostino la conobbero direttamente); la sua perdita è per noi una delle più gravi per la conoscenza del mondo romano. Tuttavia forti riflessi se ne colgono in tutta la tradizione erudita antica, che largamente ne dipende ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...