Fisico olandese (Maastricht 1884 - Ithaca 1966). Professore di fisica teorica nelle univ. di Monaco, Zurigo, Utrecht, poi direttore dell'Istituto fisico in quella di Lipsia e infine direttore (1935) del [...] Berlino. Ottenne il premio Nobel per la chimica nel 1936 per il fondamentale contributo apportato dalle sue ricerche alle conoscenze sulla struttura molecolare. Dal 1936 accademico pontificio. Negli Stati Uniti dal 1940, fu da quell'anno capo della ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica francese di inizio secolo
Bruno Belhoste
La fisica francese di inizio secolo
Nella storia della scienza, come del resto in altri campi, la ricerca delle origini è un'impresa [...] nessuno è in grado di fissare una data di nascita per la fisica moderna, esistono comunque periodi fondanti nei quali le conoscenze prendono una forma nuova. È quanto accade in Francia dopo il 1800, quando entra in scena una generazione di uomini di ...
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La grande scienza: introduzione
Enrico Alleva
Sergio Carrà
Gilberto Corbellini
Giorgio Parisi
La grande scienza
Le attività di ricerca scientifica abbracciano oggi un enorme numero di settori e di [...] ricercatori in attività dal 1950 a oggi è superiore al numero totale di quanti hanno fornito contributi alla crescita della conoscenza della Natura dagli albori dell'umanità al 1950.
Nel corso del Novecento, la scienza è stata investita da una serie ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Completare un vecchio lavoro
Helge Kragh
Completare un vecchio lavoro
La teoria della relatività di Einstein e la teoria dei quanti di Planck, Sommerfeld [...] modo olistico. Ne segue che il fisico non può affatto sperare di penetrare oltre l'apparato sperimentale e ottenere la conoscenza di cosa sia in sé un oggetto quantistico.
D'altro canto, sebbene Bohr sottolineasse che la fisica quantistica attribuiva ...
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tecnologia
tecnologìa [Comp. di tecno- e logia, (riecheggiante il gr. technolog✄ía "trattato sistematico"); nelle accezioni più ampie e più recenti, ricalca l'ingl. technology] [LSF] [FTC] Vasto settore [...] l'applicazione e l'uso degli strumenti tecnici in senso lato, ossia di tutto ciò (ivi comprese le conoscenze matematiche, informatiche, scient.) che può essere applicato alla soluzione di problemi pratici e all'ottimizzazione delle procedure per ...
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Magnetofluidodinamica
Roberto Pozzoli
(App. III, ii, p.10; IV, ii, p. 372; V, iii, p. 287)
Magnetofluidodinamica dei plasmi
Gli sviluppi più significativi della m. dei plasmi, detta anche magnetoidrodinamica [...] plasmi astrofisici è enorme: da 108 all'interno del Sole a 1021 nel mezzo galattico interstellare. Sulla base delle attuali conoscenze si ipotizza che a numeri di Reynolds così elevati la riconnessione avvenga in due parti: si creano dapprima forti ...
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Mendel Gregor
Mendel 〈mèndël〉 Gregor [STF] (Heinzendorf, in polacco Hyncice, Slesia, 1822 - Brma 1884) Biologo boemo, abate del convento agostiniano di Brma. ◆ [BFS] Leggi di M.: sono le leggi sull'ereditarietà [...] sulla base di lunghe e accurate osservazioni sull'ibridazione di piselli; esse possono essere così riassunte alla luce delle conoscenze attuali: (a) in un organismo a riproduzione sessuale, ciascuna coppia di cromosomi omologhi (con i relativi geni e ...
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Magnetismo
Pietro Dominici
(XXI, p. 922; App. II, ii, p. 243; III, ii, p. 7)
Magnetismo terrestre
Attualmente questo settore della geofisica è chiamato anche, e spesso a preferenza, geomagnetismo. La [...] .
Variazioni temporali del campo magnetico terrestre
Le variazioni temporali del c.m.t., alla luce della conoscenze attuali, possono essere classificate in tre gruppi principali, regolari, intermedie e irregolari, le cui caratteristiche morfologiche ...
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La grande scienza. Semiconduttori
Franco Bassani
Semiconduttori
Il modo di comunicare e produrre nella società di oggi è stato a tal punto influenzato dalle tecnologie informatiche da indurre conseguenze [...] Esaki scoprì, nel 1958, che è possibile ottenere correnti per 'effetto tunnel'.
Era naturale aspettarsi che da queste conoscenze scaturisse la possibilità di produrre un dispositivo simile al triodo per amplificazione di corrente o di tensione. Tale ...
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MODELLI, Teoria dei (App. III, 11, p. 139)
Giulio Supino
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
In questi ultimi 15 anni (1960-75) la t. dei m. si è sviluppata secondo due ordini di idee del tutto opposti. [...] ϕ è conosciuta in molti casi (sia in base a ricerche sperimentali sia in base a deduzioni teoriche) e di questa conoscenza ci si serve per impostare e risolvere il problema pratico.
Consideriamo, per es., un tratto piano (ma inclinato all'orizzontale ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...