CARDARELLI, Antonio
Guido Bossa
Nacque a Civitanova del Sannio (Campobasso) il 29 marzo 1831 da Urbano, medico stimatissimo di quella terra molisana, e da Clementina Lemme; compì gli studi secondari [...] meglio del Lanza, aveva indicato nello studio semeiotico del malato il metodo più valido per far progredire le conoscenze ai fini della diagnosi e della interpretazione patogenetica dei fenomeni morbosi; egli pertanto considerava il Ramaglia come il ...
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Branca della medicina che studia lo sviluppo fisiologico e la cura delle malattie dei soggetti in età evolutiva.
Cenni storici
La moderna p. è stata preceduta da un lungo periodo storico contraddistinto [...] l’ottavo anno, soprattutto a causa delle malattie nutrizionali e infettive.
L’avvio a una più completa conoscenza delle peculiarità fisiologiche del bambino, i tentativi di una corretta interpretazione delle sue manifestazioni patologiche e una più ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] di L. derivano e si ricollegano a quelle della dinamica greca, anche se, attraverso gli scritti di Alberto di Sassonia, L. è a conoscenza delle teorie di G. Buridano e Nicola d'Oresme e di quelle della scuola inglese di Oxford. Compaiono in L. alcune ...
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Scienza dell'alimentazione. - Dallo studio - sempre più vasto e approfondito - dei problemi alimentari che riguardano l'uomo e gli animali, in condizioni normali, patologiche e sperimentali, in questo [...] alimentari totali e parziali (v. anche malnutrizione, in questa App.). Anche in Italia sono state approfondite le conoscenze sulle deficienze alimentari riguardanti varie regioni (tra cui alcune plaghe del Veneto e della provincia di Salerno: S ...
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Medico, nato a Milano l'8 dicembre 1813, morto a Cassano Magnago il 28 marzo 1902. Si laureò in medicina a Pavia, e fu primario del reparto dermatici all'ospedale maggiore di Milano. A Milano nel 1848, [...] 'apicoltura.
La sua prima ricerca fu rivolta alla conoscenza della causa parassitaria del favus, di cui stabilì .D., Milano 1902; L. Castaldi, Il contributo di A.D. alle conoscenze causali della scabbia e l'import. della sua "Entozoografia" per la st. ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienze della vita e medicina
Berenice Cavarra
Scienze della vita e medicina
Scienze della vita e medicina nell'Europa latina
Gli [...] fine la produzione della salute, mentre la seconda ha come oggetto lo studio dei corpi celesti e come fine la conoscenza del loro movimento. In quanto arte, la medicina, secondo la concezione platonico-aristotelica, implica infatti l'azione, il fare ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] antichi (De naturalibus facultatibus, III, 10, in: K II 179) e c'è da credergli, vista non soltanto la profonda conoscenza della tradizione (che lo accompagnò per tutta la vita), ma anche il grande talento prognostico che, a suo stesso dire, si ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Un nuovo modo di fare la diagnosi
Joel D. Howell
Jacalyn Duffin
Un nuovo modo di fare la diagnosi
Una nuova concezione della malattia
di Joel D. Howell
Nel corso dell'Ottocento, [...] elenco abbastanza ampio di malattie per le quali era stata descritta una causa microbiologica. Da un lato, le conoscenze della microbiologia avevano fortemente scosso i precedenti approcci clinici alla malattia e al malato; dall'altro, le effettive ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] classificatorio delle malattie. Se la malattia era un fenomeno naturale dotato di intrinseca regolarità e se la conoscenza scientifica della Natura raggiungeva il suo culmine con l'ordinamento sistematico degli esseri individuali, il patologo doveva ...
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Sanitarie, istituzioni
Maurizio Ferrera
La sanità come sfera istituzionale
All'interno di ogni collettività umana (dalle tribù primitive ai moderni Welfare States) è sempre rilevabile un insieme di [...] e politica sanitaria. Grazie al contributo di questi filoni di studio ha potuto cumularsi negli ultimi decenni una massa di conoscenze sulle dinamiche micro- e macro-istituzionali della sanità, sulla loro evoluzione nel corso del tempo e nei diversi ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...