LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] essenziali per la critica, ibid., LXVI (1966), pp. 5-40; Plessio(, III, Considerazioni sullo sviluppo storico delle conoscenze nel campo delle cardiopatie dolorose(, ibid., pp. 133-153; Plessio( Considerazioni(, IV, L'evoluzione del pensiero medico ...
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Ventriloquia
Vincenzo Mastrangeli
La ventriloquia (da ventriloquo, derivato, per la mediazione del francese ventriloque, del latino tardo ventriloquus, composto di venter, "ventre", e del tema di loqui, [...] al soprannaturale per darsi una spiegazione dei tanti misteri che l'avvolgono. I popoli primitivi, non possedendo le conoscenze e le certezze in base alle quali moltissimi fenomeni apparentemente straordinari e misteriosi sono ormai spiegabili come ...
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DA FANO, Corrado (Donato)
Giuseppina Bock Berti
Nato a Urbino il 1° giugno 1879, da Alessandro e da Adele Maroni, trovò la sua patria adottiva in Lombardia, ove il padre, chiamato nel 1892 a ricoprire [...] tema dibattuto da autorevoli scienziati (C. Golgi, C. Weigert, S. Ramón y Cajal), e portò originali contributi alla conoscenza del tessuto nervoso di supporto. Il premio Fossati (1906) gli venne infatti assegnato per i risultati ottenuti attraverso l ...
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FEBO da Pergola
Raffaella Zaccaria
Le notizie su F., medico e professore di medicina, sono piuttosto limitate e circoscritte ad alcuni momenti della sua vita. Dovette nascere a Pergola (od. prov. di [...] che lo tenne occupato "die noctuque" per far fronte alla emergenza. In tale situazione - dichiara - poté unire le conoscenze mediche, frutto di una lunga tradizione, a nuove forme di terapia, fondate su più moderne sperimentazioni, specialmente nell ...
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GAZOLA (Gazzola), Giuseppe
Raffaella De Rosa
Nacque a Verona nel 1661. Con passione e profitto si dedicò allo studio della medicina e della matematica all'Università di Padova ottenendo il 17 maggio [...] parte gli aletofili G. Allegri e il G., al fine di riorganizzarne le funzioni.
Desideroso di viaggiare per acquisire nuove conoscenze, nel 1688 colse al volo l'occasione di trasferirsi a Madrid come medico ufficiale al seguito di Giovanni Pesaro ...
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tumore solido
Stefania Azzolini
Massa compatta di tessuto che cresce differenziandosi dal tumore liquido costituito da cellule in sospensione. I tumori solidi hanno una struttura specifica che ricorda [...] , soprattutto tumori del mesenchima. Molti dei geni coinvolti sono stati clonati e analizzati, anche se le nostre conoscenze sono ancora limitate. Le cellule neoplastiche vengono divise in benigne e maligne; entrambe le tipologie di cellule vengono ...
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Vaccino
Stefano Vella
Marina Giuliano
(App. V, v, p. 719)
La necessità di sviluppare nuovi v. efficaci contro patogeni virali, batterici e parassitari costituisce uno tra i principali obiettivi della [...] virus HIV (l'agente responsabile dell'AIDS) in un tempo relativamente breve, non si posseggono ancora tutte le necessarie conoscenze sulla patogenesi dell'HIV e su quali siano i meccanismi immunitari in grado di proteggere dall'infezione. I problemi ...
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Contraccezione
Carlo Flamigni
Marina Mengarelli
I primi accenni all'uso dei mezzi contraccettivi sono molto antichi: si citano due papiri egiziani (papiro Petri, ca. 1850 a.C., e papiro Ebers, ca. [...] è ripresa solo recentemente con l'arrivo di nuovi modelli e l'impiego di maggiori precauzioni.
Il perfezionamento delle conoscenze ha reso inoltre possibile la messa a punto di metodi contraccettivi basati sul 'ritmo' sessuale, capaci cioè di evitare ...
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Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] campo, è quella di W. J. Shull e J. V. Neel (1965) sui bambini giapponesi di Hiroshima.
i) Conclusioni
La conoscenza dei fenomeni ereditari nell'uomo è lungi dall'essere completa; tuttavia i progressi compiuti nel corso del sec. XX hanno consentito ...
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Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] (si pensi a innumerevoli parassitosi, come la trichinosi, i vermi intestinali, la cisti da echinococco, ecc.).
La migliore conoscenza delle forme di contagio non spiega però, riprendendo la vecchia logica ippocratica, perché, nel corso di un'epidemia ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...