Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] dall'astronomia e dall'aritmetica, scienze che la purificano dal suo amore per le cose sensibili e la guidano alla conoscenza delle realtà intelligibili; tuttavia, la scienza che è superiore alle scienze matematiche e che ne è il coronamento, cioè la ...
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tecnologia
tecnologìa [Comp. di tecno- e logia, (riecheggiante il gr. technolog✄ía "trattato sistematico"); nelle accezioni più ampie e più recenti, ricalca l'ingl. technology] [LSF] [FTC] Vasto settore [...] l'applicazione e l'uso degli strumenti tecnici in senso lato, ossia di tutto ciò (ivi comprese le conoscenze matematiche, informatiche, scient.) che può essere applicato alla soluzione di problemi pratici e all'ottimizzazione delle procedure per ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La matematica e l'astronomia nei testi vedici
Takao Hayashi
David Pingree
La matematica e l'astronomia nei testi vedici
Espressioni numeriche nei testi vedici
di Takao [...] , compare nella Chāndogyopaniṣad (Upaniṣad dei cantori in versi; 7); essa comprende, tra l'altro, i termini nakṣatravidyā ('conoscenza delle stelle') e rāśi, termine che in genere significa 'quantità', 'numero' e che secondo alcuni qui indicherebbe l ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] comuni o mutuate potrebbe continuare, ma sarebbe cosa lunga e noiosa; è praticamente impossibile affermare con certezza che tale conoscenza sia stata mutuata e talaltra no, ed è certamente più utile cercare di indicare i limiti di questi prestiti ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle probabilita e statistica
Ivo Schneider
Calcolo delle probabilità e statistica
Il ruolo di Laplace nella stocastica del XIX secolo
Numerosi autori hanno contribuito [...] caso hanno solamente un valore relativo, ma precisa che piccolo e complesso sono relativi non in rapporto allo stato delle conoscenze del soggetto umano, bensì in rapporto allo stato del Cosmo in un determinato istante, e pertanto sono, dal punto di ...
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Titolo con cui sono note due opere scientifiche.
Ars compendiosa inveniendi veritatem Trattato (1277 circa) del filosofo, teologo, mistico e missionario catalano R. Lullo (1233/1235-1315), che svolge uno [...] , fino all'Ars generalis ultima, 1305-1308): l'arte per Lullo è una "scienza generale applicabile a tutte le conoscenze con dei principi generalissimi in cui è contenuto il principio delle scienze particolari, come il particolare nell'universale". L ...
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stazionarietà economia Ipotesi di s. La supposizione (di cui spesso si avvale l’analisi economica e soprattutto macroeconomica) che le diverse quantità economiche considerate, pur incessantemente rinnovandosi [...] di un sistema economico in cui rimangano costanti nel tempo il numero, la composizione della popolazione, le risorse, le conoscenze tecniche e la loro effettiva applicazione, e non mutino quindi neppure le quantità complessive domandate e offerte di ...
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Studio dei fenomeni che si riferiscono alla popolazione e in particolare alla sua determinazione statica e all’analisi della sua evoluzione (v. fig.).
Cenni storici
Il termine d. fu introdotto nell’uso [...] di molti campi di studio, che ne hanno tratto lo spunto per approfondire particolari argomenti demografici alla luce delle conoscenze specifiche che erano venuti accumulando.
La d., per la sua collocazione particolare tra le scienze dell’uomo, per ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
Pier Daniele Napolitani
Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
L'eredità [...] abbiamo visto finora non sarebbe particolarmente significativo. Da un lato, infatti, non avrebbe aggiunto alcunché di nuovo alle conoscenze matematiche esistenti; dall'altro, dato che i membri delle sue classi di figure digradanti che erano noti all ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. La natura della conoscenza e delle pratiche scientifiche nella civilta inca
Gary Urton
Jean-François Genotte
La natura della conoscenza e delle pratiche [...] sta per zero (o la totale mancanza di nodi indica lo zero in quanto tale), non possiamo non riconoscere agli Inca la conoscenza dell'insieme vuoto.
Come si è già detto, yupay (-y è la desinenza dell'infinito) è il principale verbo quechua per ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...