I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] affondata si qualifica non ambiguamente come passivo rispetto a la nave è affondata, in cui, fatte salve ovviamente conoscenze di altra natura, la morfologia di per sé non permette di discernere la diatesi.
Alla segnalazione specifica della diatesi ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
archi-addicted
s. m. o f. inv. (scherz.) Chi non può fare a meno di ammirare e visitare le grandi opere architettoniche.
• Sono in progress il [...] del 2 novembre 1995, p. 2 (Fausto Bertinotti).
mobilitazione cognitiva
loc. s.le f. Ricerca e aggregazione di conoscenze, competenze e capacità diffuse sul territorio, tra i rappresentanti delle amministrazioni, dell’impresa, del lavoro e delle ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] tra due persone è impossibile se esse non hanno almeno, oltreché una lingua in comune, anche un capitale di conoscenze condiviso. La disponibilità di frames ha una straordinaria funzione: permette all'emittente di dire molte cose con poche parole ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] i volgari locali.
Nell’ambito cancelleresco, amministrativo, giuridico, ecc., l’uso dell’italiano-fiorentino restava basato su conoscenze approssimative e condizionato dal volgare locale più a lungo di quanto accada nella lingua letteraria. Così, per ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] il corrispondente linguistico di un evento (processo o azione) o di una serie di eventi tra loro collegati, la cui conoscenza si vuole trasmettere a un destinatario. Un esempio di testo narrativo è il seguente apologo di Italo Calvino:
(1) Tra ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] quello concessivo è il fatto che quest’ultimo esprime un contenuto proposizionale che appartiene al discorso altrui o a conoscenze enciclopediche e di cui dunque il parlante non si assume in prima persona la responsabilità (Rocci 2005: 288).
Questo ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] : 219-220) un «locus communis formulato in una frase che si presenta con la pretesa di valere come norma riconosciuta della conoscenza del mondo e rilevante per la condotta di vita o come norma per la vita stessa». Affini al proverbio sono il motto ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] la funzione di poli attrattivi di una circolazione commerciale. Nuovi approcci di ricerca hanno permesso di accrescere le conoscenze sui centri antichi, dove la continuità di occupazione ha orientato la ricerca allo studio delle planimetrie urbane ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] dell'opera di al-Kwārizmī, la cui diffusione nell'Europa occidentale costituì una delle più significative tappe nel progresso della conoscenza matematica. La traduzione del Liber de algebra è stata edita da G. Libri, che però non ne ha riconosciuto ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] la scelta della lingua. Destinatari del testo scritto erano infatti ormai sempre più spesso laici con nessuna conoscenza del latino, i quali (e questo rappresenta una novità importante) anche se illitterati erano considerati potenziali fruitori ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...