DELAYTO (de Delayto, Delaito), Giacomo
Raffaella Comaschi
Figlio di Nascimbene, nacque a Rovigo probabilmente nella seconda metà del sec. XIV. Conseguì il notariato e si trasferì successivamente a Ferrara, [...] cenno al fattore generale, che viene però sempre ricordato solo con il cognome: Delayto. Allo stato attuale delle nostre conoscenze non è possibile identificare questo Delayto fattore generale con il D., perché tra i notai camerali di quel principe ...
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BERNABUCCIO (Barnabuccio, Butio) di Cecco
Eugenio Ragni
Nato a Orvieto nel sec. XIV, fu canonico della cattedrale, prevosto di S. Cristina in Bolsena e notaio.
Poiché nel novembre del 1374 B. si iscrisse [...] si accenna neppure lontanamente a una qualsiasi attività teatrale di B.; e sembra pertanto azzardato, allo stato attuale delle conoscenze, parlare di lui come di "uomo portato… alla ingegnosità degli spettacoli" (Lazzarini, Il codice…, p. 560).
Dell ...
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BACCA, Giacomo
Carlo Francovich
Nato a Trento nel 1756, studiò medicina, prima a Graz e poi a Strasburgo, dove si laureò nel 1783. Nel frattempo si era affiliato alla massoneria, entrando a far parte [...] fu capo-comune di Montevaccino, dove morì nel 1835. Pare inoltre che nel campo della medicina non acquisisse le stesse conoscenze che nell'arte muratoria, a giudicare almeno dall'epigramma di un contemporaneo, che cominciava con questo distico: Ho ...
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FERRARI, Domenico Antonio
Gabriella Romani
Nacque a Napoli probabilmente nel 1685; si sa molto poco della giovinezza e dei suoi studi nella città d'origine. Pare che avesse esercitato l'attività forense [...] tra i riformatori dei Cinquecento e tanto presa di mira dall'Inquisizione da diventare rarissima.
Il F. aveva anche notevoli conoscenze di filologia classica tanto che un'edizione del Lessico d'Esichio d'Alessandria con suoi emendamenti filologici fu ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] . Non c'è ragione sufficiente per pensare che, a parte riassunti e frammenti citati da altri autori, B. avesse diretta conoscenza di opere aristoteliche oltre a quelle che, assieme all'Isagoge di Porfirio, costituirono almeno dal sec. V il corpus a ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] 1952, musicista allieva di P. Mascagni, compositrice di opere liriche e fiabe musicali). Dal matrimonio venne al B. una conoscenza di inglese e di cultura anglo-americana allora poco comune.
Il giovane professore importò a Roma i metodi del seminario ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] scuola bolognese, nel momento della sua massima ed eccezionale fioritura, il G. ebbe l'opportunità di allargare le sue conoscenze e competenze artistiche e di dare slancio alla sua vena di collezionista e committente.
L'elenco contenuto nell'Entrata ...
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DELLA VIGNA (de Vinea; la forma de Vineis o Delle Vigne non è attestata nelle fonti coeve), Pietro
Hans Martin Schaller
L'anno di nascita del D. non è noto; probabilmente è anteriore al 1200, poiché [...] . Solo Guido Bonatti riferisce che il D. avrebbe studiato a Bologna, in grande povertà. Se però consideriamo le sue conoscenze nel diritto romano e canonico, la sua formazione letteraria e la corrispondenza intrattenuta più tardi con giuristi dell ...
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BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] i Bonaparte. Si aprivano, per lui, più ampi orizzonti scientifici, ma si approfondivano anche l'interesse politico e la conoscenza, in un ampio quadro europeo, della società e dei suoi problemi di rinnovamento e di sviluppo. Apparentemente, interesse ...
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MALATESTA (de Malatestis), Sigismondo Pandolfo
Anna Falcioni
Figlio naturale di Pandolfo (III) e di Antonia di Giacomino dei Barignano, nobildonna lombarda, nacque a Brescia il 19 giugno 1417.
Morto [...] riminese vide il fiorire della trattatistica di settore, soprattutto con Roberto Valturio, alla cui opera di sintesi delle conoscenze belliche certamente partecipò lo stesso M. con l'esperienza pratica maturata sul campo di battaglia e che ora si ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...