FAÀ DI BRUNO, Antonino (talvolta Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alessandria il 10 nov. 1762 da Carlo, marchese di Bruno e conte di Carentino, e da Angiola (o Angelica) Beccaria Incisa Grattarola [...] che venivano preparati alle maggiori cariche ecclesiastiche e diplomatiche. A Superga rimase per cinque anni, distinguendosi per "conoscenza d'uomini, pietà e rettitudine di giudizio", anche se motivi di salute lo costrinsero ad interrompere i corsi ...
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CARDOINI, Andrea
Valerio Marchetti
Nato a Ginevra presumibilmente dopo il 1590, da Camillo di Cesare, proveniva da una nobile famiglia napoletana, i baroni di Parete, ascritta al "seggio" di Nido, esulata [...] . Anche se l'autore mistifica la propria decisione di produrre un testo scritto come il risultato di una esigenza di conoscenza: "Accade per lo più che huomini segnalati, ancorché professori et intendenti de cose di stato, ne faccino varii e poco ...
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CARRADORI, Arcangelo (Arcangelo da Pistoia)
Luigi Cajani
Per quanto riguarda la prima parte della sua vita sappiamo soltanto che nacque a Pistoia e che entrò nella provincia toscana dell'Ordine dei frati [...] nominato un altro francescano, Paolo da Lodi, cui venne dato come unico compagno il C., scelto per la sua buona conoscenza della lingua araba (che aveva probabilmente imparato in uno degli Studi già ricordati). I due giunsero al Cairo il 24 settembre ...
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BOMBOLOGNO da Bologna
Francesco Lazzari
Nacque a Bologna all'inizio del sec. XIII.
Benché nessun autore parli della famiglia cui egli apparteneva, essa è indicata con sicurezza in un documento che si [...] anzi che un fatto del genere sia totalmente da escludersi. È possibile invece che ci sia stato un rapporto di conoscenza personale. Secondo un'ipotesi del D'Amato, B. potrebbe avere incontrato S. Tommaso a Bologna, quando questi partecipò al capitolo ...
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BIANDRATA, Alfonso
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Nacque a Saluzzo, in anno imprecisato, primogenito della nobile famiglia. Uomo d'affari, viaggiava sovente anche al di là delle Alpi. Quasi contemporaneamente a suo fratello Giorgio [...] chiese" e di affrontare con molta cautela la situazione in via di sviluppo. Il governatore Ludovico Birago, venuto a conoscenza delle loro riunioni, decise, sulla base di una erronea valutazione delle informazioni ricevute, di arrestarli. Il B. venne ...
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GALIANI, Celestino
Eugenio Di Rienzo
Nacque l'8 ott. 1681 a San Giovanni Rotondo presso Foggia da Domenico, commerciante di lana, e da Gaetana Tortorelli. Venne chiamato Nicola Simone Agostino, nome [...] a Roma, durò dal dicembre 1728 all'aprile del 1730, conobbe alcune tappe importanti: Firenze, dove il G. rinnovò la conoscenza con Giovanni Bottari, che diverrà uno dei suoi più attivi corrispondenti; ma soprattutto Napoli dove, nel febbraio del 1729 ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] e di una Grammatica linguae Copticae (Torino 1835, 1841), opere – queste ultime – tese a mostrare l’apporto del copto alla conoscenza dell’antica lingua egiziana.
In copto Peyròn compose un carme per le nozze del futuro re Vittorio Emanuele II con ...
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GIORDANO da Giano
Luigi Canetti
Nacque intorno al 1195 nel piccolo centro di Giano (attuale Giano dell'Umbria), una cinquantina di chilometri a sud di Perugia.
La sua data di nascita si deduce sulla [...] per l'Oriente (giugno 1219), viaggio delle cui circostanze G. si mostra singolarmente edotto; lo stesso dicasi della sua conoscenza della missione dei frati in Spagna, martirizzati in Marocco nel gennaio 1220, e di quella, meno tragica ma altrettanto ...
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GIOVANNI da Celano (Iohannes de Celano)
Marco Arosio
Nacque nella città abruzzese di Celano presumibilmente nella prima metà del XIII secolo. Fu contemporaneo e confratello del più celebre francescano [...] consentire una più precisa ricostruzione cronologica: occorre stabilire modalità e circostanze secondo le quali il maestro parigino venne a conoscenza del sermone di Giovanni da Celano.
G. è citato da Angelo Clareno in una lettera scritta nel periodo ...
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BOTTURNIO (Bochturnius), Anselmo
Adriano Prosperi
Nacque nella seconda metà del sec. XV da Giacomo "de Buttaris" (cognome che egli più tardi latinizzò in "Bochturnius") di Castel Goffredo; le fonti [...] le dottrine del Pomponazzi, e il B. (che più tardi avrebbe scritto polemicamente contro di esse) ne venne probabilmente a conoscenza in questi anni. A Padova il B. fu in stretto rapporto con una singolare figura di mistico, l'eremita Bernardino ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...