In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] , libertà); -itudine (grato, gratitudine; negro, negritudine); i deverbali -anza, -enza (abbondare, abbondanza; conoscere, conoscenza); -ato, -ito, -uto (tenere, tenuta).
Aikhenvald, Alexandra Y. (20062), Classifiers and noun classes: semantics ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] di turni, in quanto parlante e interlocutore si avvicendano nello sviluppo conversazionale;
(d) l’attribuzione vicendevole di conoscenze e credenze da parte degli interlocutori;
(e) la ‘negoziazione’, intesa non solo come un tipo dialogico specifico ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] volgarizzamenti dipende in primo luogo dalla capacità e dalla cultura del volgarizzatore: in genere, una minor conoscenza della lingua di partenza comporta una più pedissequa riproduzione dell’originale, mentre un più spiccato intento attualizzante ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] 1931) e di H. Schuchardt (1842-1927), in base al quale lo studio della parola non deve essere disgiunto dalla conoscenza precisa e diretta del referente da essa designato e dalla sua diffusione areale. Infatti, uno stesso termine può essere associato ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] per caratteri quali: la maggiore densità dei punti d’inchiesta, individuati sulla scorta di una dettagliata conoscenza delle situazioni linguistiche e dei problemi locali; la specificità del questionario, tagliato sulla realtà storica, geografica ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] "traffico delle lingue" e "de' libri scritti in quelle". Si sbaglierebbe dunque a considerarlo un erudito lontano dalle conoscenze e dalla sensibilità del suo tempo. Malgrado i limiti di una cultura relativamente provinciale, il M. fu un interprete ...
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IVE, Antonio
Domenico Proietti
Nacque a Rovigno, in Istria, il 13 ag. 1851 da Pietro ed Eufemia Ruffini, in una famiglia originaria di Spalato (il cognome Ive è la forma croata corrispondente all'italiano [...] ] e ben più penetrante studio di M.G. Bartoli, pp. 40-48), resta una fonte documentaria imprescindibile per la conoscenza di una lingua estintasi con il suo ultimo parlante. Alla documentazione qui raccolta lo stesso I. aggiunse in seguito diversi ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] e di conseguenza servirsene con larghezza.
Occorre comunque considerare il tipo di rapporto fra le due lingue, l’atteggiamento e le conoscenze di chi compie l’interferenza, le modalità e le circostanze in cui essa avviene. In genere si può dire che l ...
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PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] – a trasferirsi alla corte franca attraverso un elogio oltremodo esagerato della sua erudizione e, in particolare, della sua conoscenza dell’ebraico e del greco (fatto che conferma forse l’interesse alla presenza, a corte, di un maestro capace ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] dov’è importante che il lessico abbia una struttura abbastanza chiara e una fisionomia semantica precisa; qui la conoscenza dell’onomaturgo consente di attribuire alle parole un’ulteriore valenza che ne determina meglio la particolare accezione e il ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...