Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] mossa da intelligente mecenatismo, si circonda dei più eminenti dotti del tempo, da R. Cartesio a U. Grozio. Anche se la conoscenza del pensiero rinascimentale italiano passa per la Germania, l’Olanda, la Francia, se ne avverte comunque l’influsso in ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] periodo s’interessarono quasi esclusivamente delle lingue classiche e in particolare della lingua latina. La conoscenza di sempre più numerose lingue con strutture sintattiche peculiari portò successivamente alla detronizzazione delle categorie ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] astrazione, rappresentano le caratteristiche formali, sia a livello dei sensi sia a livello dell’intelletto, colte dal soggetto conoscente; rappresentano dunque l’o. in quanto presente al soggetto. Per G. Duns Scoto le species sono considerate come ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] alle glosse, commenti, traduzioni e repertori biblici e in genere religiosi, lo y. veniva impiegato per agevolare la conoscenza della tradizione, la cui effettiva padronanza restava, tuttavia, ancorata alla "lingua sacra". Ma accanto a questa esile ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] l'imitazione e l'apprendere dagli altri, anche se alcuni principi fondamentali che governano la natura di queste conoscenze appaiono universali e aventi una base innata. La trasmissione culturale del linguaggio da una generazione alla successiva e ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] alla cerimonia di investitura della cordicella sacra. In seguito, a questi brahmani, che avevano ormai acquisito dal vyākaraṇa una conoscenza dei punti di articolazione dei suoni, dei tipi di suoni prodotti e dei modi di articolazione esterni, erano ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] nella storia [...] non è derivabile in modo regolare come per ogni frase normalmente prodotta e comprensibile in base alla conoscenza del lessico e della grammatica della lingua» (Casadei 1994: 62).
Dati gli esempi seguenti:
(1) tagliare la corda ...
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HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] in Delle cose di Sicilia. Testi inediti o rari, a cura di L. Sciascia, III, Palermo 1984, pp. 280-311). La sua conoscenza dell'arabo, secondo Scinà non profonda, fu sufficiente a svelare l'inganno, anche se furono altri a portare a termine il lavoro ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] ecclesiastico (archimandrita, eretico, gerarchia, salmo, salmodia), storico-mitologico (ambrosia, musa, ninfa), arrivate a conoscenza di Dante soprattutto attraverso compilazioni enciclopediche e repertori lessicali mediolatini.
Questi grecismi di ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] frequenti arcaismi ‘inerziali’ (per es., bambolo «bambino», abituro «casuccia», adusto «bruno», antivenire «prevenire», contezza «conoscenza», sembiante «volto», ecc.), ancora presenti nei romanzieri della prima metà del secolo (Guerrazzi, D’Azeglio ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...