Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] letteraria di D. si svolse dopo la seconda crisi dell'Encyclopédie, senza che il grande pubblico ne venisse a conoscenza. Circolarono tra pochi lettori sia La religieuse (1760), sia i resoconti critici delle esposizioni di pittura, i nove Salons ...
Leggi Tutto
Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] di per sé. Nel periodo tra il 1918 e il 1925 R. svolse una serie di ricerche sul problema della conoscenza e sulla filosofia del linguaggio, delineando le tesi principali dell'atomismo logico (Philosophical essays, 1910; The problems of philosophy ...
Leggi Tutto
Illuminismo
Edoardo Tortarolo
Italo Pantani
di Edoardo Tortarolo
Nella voce dell'Enciclopedia Italiana dedicata all'I. (18° vol., 1933) F. Chabod combinava sapientemente un nitido quadro del contenuto [...] di una positiva e umanista tradizione politico-intellettuale della storia europea a dare il contributo più solido e duraturo alla conoscenza della cultura del 18° sec. a partire dagli anni Cinquanta. Si tratta, come è facile immaginare, di un ampio e ...
Leggi Tutto
WITTGENSTEIN, Ludwig Josef
Vito A. BELLEZZA
Logico e filosofo del linguaggio, nato a Vienna il 26 aprile 1889, morto a Cambridge il 29 aprile 1951. Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'università [...] .
L'influenza del W. è stata profonda. L'affermazione, contenuta nel Tractatus, dell'empirismo radicale (l'unica fonte di conoscenza è il dato empirico e le asserzioni logiche sono pure tautologie) influenzò decisamente gl'iniziatori del "Circolo di ...
Leggi Tutto
La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] , come gli apparecchi per la respirazione artificiale e le tecniche di rianimazione cardiopolmonare, unitamente a una migliore conoscenza delle funzioni neurologiche, hanno creato il bisogno di criteri diversi e di una nuova terminologia, sia per ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] massimo numero ordinale e Cantor aveva scritto a Dedekind nel 1899 sul paradosso del massimo numero cardinale. Russell era a conoscenza di entrambi, e proprio durante il processo di analisi del paradosso di Cantor al fine di isolarne la difficoltà ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] del trattato, era l'aristotelismo, l'ortodossia scientifica imperante e predominante all'epoca. Per distruggere ogni fiducia nella conoscenza umana e persuadere i suoi lettori a una religione fideistica, Pico utilizzò a favore del cristianesimo gli ...
Leggi Tutto
Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] in virtù delle esplorazioni oceaniche, della scoperta del Nuovo Mondo, dei nuovi rapporti con l'Oriente, e quindi la conoscenza di società e culture estranee a quella europea.
E proprio dalla consapevolezza che queste società sono passate attraverso ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] alla contemplazione né per acquisire la sapienza, ma per diventare buoni. Dunque il fine cui tende la scienza morale, non è la conoscenza del suo agire, ma il prodotto di esso, né è la verità, ma il bene» (p. 3), la terza è molto interessante ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] , che ha il valore assoluto (La persuasione e la rettorica, cit., pp. 53-54).
Questo ingannevole «valore assoluto» è la «conoscenza finita», il «sapere». Come scrive in modo estremamente efficace Michelstaedter, «l’uomo si ferma e dice: io so» (p. 54 ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...