soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] vede il s. come coscienza o autocoscienza, come attività di sintesi, spontaneità, principio fondante di tutta la conoscenza. Questa concezione è stata ulteriormente elaborata e sviluppata nella speculazione postkantiana, in particolare da J.G. Fichte ...
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Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno.
Filosofia
La definizione più antica di d. è quella di Aristotele, secondo cui è da intendersi con [...] un certo valore. È uno dei valori-indici del regime fluviale. Per i corsi d’acqua che alimentano un bacino idroelettrico, la conoscenza delle d. dei deflussi per un conveniente periodo di tempo e i diagrammi di d., che se ne deducono, sono elementi ...
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Erudito gesuita (Geisa, Fulda, 1602 - Roma 1680). Eminente rappresentante dell'enciclopedismo seicentesco, i suoi eclettici interessi spaziarono dal campo degli studi linguistici alla geologia, dalla [...] ). Sotto l'influenza dell'arte combinatoria lulliana K. si misurò anche nel progetto di definire un metodo di conoscenza universale basato su un "nuovo alfabeto" (Ars magna Sciendi, 1669). Raccoglitore di antichità classiche, cristiane, orientali e ...
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Filosofo (Düsseldorf 1743 - Monaco 1819). Studioso non accademico, strinse rapporti con i maggiori esponenti della cultura tedesca dell'epoca (J.W. von Goethe, J.G. Herder, J.G. Hamann, 1730-1788, G.E. [...] , secondo J., a un formalismo vuoto. Egli rivendica perciò la facoltà originaria del sentire, sia come fondamento primo della conoscenza e del suo contatto con la realtà, sia come principio necessario per fornire alla volontà morale un suo contenuto ...
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L'Ottocento: matematica. Meccanica analitica
Helmut Pulte
Meccanica analitica
La meccanica analitica è una branca della meccanica razionale la quale, dopo i primi passi compiuti nel XVII sec., ebbe [...] dell'analisi per la meccanica: quest'ultima non doveva soltanto fornire affermazioni matematiche vere sulla Natura, ma anche "una conoscenza chiara e ben definita della stessa" (Euler 1741, pp. 30-47). Il primo dei principali lavori di matematica di ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] comunque di difficile risoluzione. Tutto il Liber Introductorius è fortemente influenzato dagli studi teologici; per ciò M. avverte che la conoscenza della natura e delle creature è uno dei mezzi per conoscere il Creatore e che è con l'astronomia che ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] era stato eletto nel Consiglio municipale di Agen, carica in cui fu riconfermato per diversi anni: nel '33 fece la conoscenza di un Dolet ancora studente in occasione di una controversia nata presso l'università di Tolosa. Le rivalità tra le varie ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] ha indagato con maggior profondità il modo in cui si forma e si esercita il gusto: D. Hume. La conoscenza umana, egli sostiene, viene generata dalle impressioni, dalla loro diversa vivacità e intensità, che suscitano immaginazioni e passioni. Esse ...
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FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] di Roma.
Mosso da tali sollecitazioni, il F., nella prima metà degli anni Venti, approfondì ulteriormente la propria conoscenza delle scritture cuneiformi, avviandosi così a essere, di lì a qualche anno, uno dei più grandi assiriologi della sua ...
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PERTICONE, Giacomo
Mario Di Napoli
PERTICONE, Giacomo. – Nacque a Catania il 2 gennaio 1892 da Pietro e da Maria Marino, in una famiglia che vantava ascendenze fondiarie, ma si era inserita nella borghesia [...] come coscienza filosofica (Milano 1943) a Due tempi. Note e ricordi di un contemporaneo, pubblicato da Einaudi nel 1944.
La conoscenza con Pietro Nenni gli diede modo di collaborare con il ministero per la Costituente, dirigendo la collana di testi e ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...