GIOLITO DE' FERRARI, Gabriele
Massimo Ceresa
Nacque, probabilmente nel primo decennio del XVI secolo a Trino, nel Vercellese, da Giovanni senior e Guglielmina Borgominieri. Doveva essere il primogenito, [...] e si stabilì infine con lui nella città lagunare nel 1523. All'inizio degli anni Trenta doveva già avere raggiunto una conoscenza dell'arte tipografica sufficiente, se il Giovanni gli affidò l'officina veneziana prima di recarsi a Torino, dove avviò ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] nel quale F. assimila i cinque biaus (baroni) di Cipro rivali degli Ibelin, coi personaggi del Roman. È evidente che la conoscenza dell'opera non poteva essere limitata a F. dal momento che viene detto come le allusioni furono comprese da tutti e la ...
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FERRUCCI, Francesco
Irene Cotta Stumpo
Nacque il 14 ag. 1489, come risulta dalle Ricordanze del padre, a Firenze nel "popolo" di S. Frediano, da Niccolò di Antonio e da Piera Guiducci.
La famiglia ebbe [...] .
All'abbondanza di notizie sul F. per gli ultimi due anni della sua vita fa riscontro per gli anni precedenti una conoscenza estremamente lacunosa, e comunque non documentata con precisione.
Il primo dato certo di cui disponiamo è che il F. fu ...
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FLORIO, Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine l'8 genn. 1705 dal conte Sebastiano e da Lavinia Antonini dei conti di Saciletto. Compiuti i primi studi nelle scuole dei barnabiti di Udine [...] del F. se ne avvantaggiò, anche se il Montegnacco cercò di attribuirsi il merito del successo.
A Roma il F. fece nuove conoscenze che, come quelle con mons. G. Garampi e con il domenicano G.A. Orsi, entrambi poi cardinali, divennero vere e durature ...
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GIANNUZZI, Giuseppe Oronzio
Francesca Vannozzi
Nato ad Altamura, presso Bari, il 16 marzo 1838 da Ottavio e da Vitanicola Simone, dopo aver concluso gli studi liceali entrò in seminario, che lasciò, [...] Ricerche scientifiche eseguite nel gabinetto di fisiologia della R. Università di Siena, 1867-68, pp. 5-20; Contribuzione alla conoscenza del tono muscolare, ibid., pp. 31-48; Della tonicità degli sfinteri dell'ano e della vescica urinaria e delmodo ...
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D'ANDREA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Napoli il 29 apr. 1776, unico figlio del marchese Francesco Saverio e di Maria Gaetana Ranuzzi dei conti di Porcetta.
Ben presto si dedicò allo studio del [...] della Gran Corte della Vicaria, nella quale si distinse (secondo lo Spada, un suo biografo molto apologetico) per conoscenza e capacità d'interpretazione del diritto, per fermezza e per solerzia. L'avvento del dominio francese rappresentò un fatto ...
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EMANUEL, Luisa
Chiara Boninsegni
Nata a Novara nel 1830, figlia del cavalier Carlo, amministratore dell'ospedale Mauriziano di Torino, e di Giuseppa Carotti, di origine nobiliare, ricevette un'educazione [...] studi adeguati al proprio profondo e istintivo desiderio di scrivere: l'E. dichiarava di aver raggiunto una buona conoscenza della narrativa straniera, senza però averne tratto un concreto vantaggio, mentre una tappa fondamentale della sua formazione ...
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MALANIMA (Magnanima), Luca
Marco Cini
Nacque a Calci, presso Pisa, da Francesco e da Luigina Rossi; fu battezzato nella locale prepositura il 3 marzo 1737. Pur non laureandosi, è certo che frequentò [...] di I. Newton, al centro dell'insegnamento di De Soria, e con le idee riformatrici provenienti dalla Francia, approfondendo la conoscenza degli scritti di Montesquieu, G.-L. Buffon, Voltaire e J.-B. d'Alembert.
Nel 1760, trasferitosi a Livorno e presi ...
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FARULLI, Ugo
Roberta Ascarelli
Nacque a Firenze il 4 apr. 1869 da Demetrio e Emma Bimboni. Destinato dalla famiglia alla carriera militare, egli non volle intraprenderla per l'attrazione provata per [...] compagnia Talli-Gramatica-Calabresi.
Fu l'occasione per il F. di programmare, con gradualità di apprendimento, la conoscenza di tutte quelle componenti dello spettacolo teatrale che gli consentiranno di abbandonare la mediocre condizione di generico ...
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FAITINI, Raffaele
Sara Bizzotto
Nacque a Brescia il 29 ag. 1879 dallo scultore Pietro e da Palmide Anderloni, originaria di Udine.
Fu avviato prestissimo all'arte della scultura, conquistando un'eccezionale [...] di formare tecnici della lavorazione del marmo, padroni delle discipline architettoniche e dell'ornato, forniti di una buona conoscenza della storia dell'arte.
Proprio negli anni della sua giovinezza, in piena epoca zanardelliana, il lavoro degli ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...