Naturalista e filosofo (Cosenza 1509 - ivi 1588). Figura di rilievo nel quadro del pensiero filosofico del suo tempo, T. elaborò un naturalismo ilozoistico (cioè una concezione della natura come un tutto [...] , costruita su ragionamenti arbitrari, T. rivendica l'importanza della sensibilità quale fonte primaria ed esclusiva di ogni conoscenza: di qui il programma di costruire una fisica "iuxta propria principia", secondo quei principi, cioè, che operano ...
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Letterato (Lecce 1531 - Firenze 1601), studiò legge a Napoli, poi fu a Roma, Venezia, Lecce, dove fondò l'Accademia dei Trasformati, di nuovo Napoli; stabilitosi infine a Firenze (1569), per incarico del [...] granduca Cosimo de' Medici scrisse, con dignità di stile e larga conoscenza delle fonti ma con ingenuità critica, una storia di Firenze dalle origini al 1574 (morte di Cosimo I), compiuta (1641) da Scipione A. il Giovane. Fra gli altri suoi scritti: ...
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Pittore austriaco (St. Martin in Lofer, presso Salisburgo, 1887 - Vienna 1930). Studiò all'accademia di Vienna, dalla quale si ritirò per protesta contro l'insegnamento nel 1909, fondando con altri studenti [...] la Neukunst-Gruppe, che organizzò due famose esposizioni viennesi (1909 e 1911). La conoscenza della pittura europea, dai Veneziani a Cézanne, rafforzò la sua personalità di colorista. Nel 1919 si stabilì presso Salisburgo e si dedicò anche alla ...
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Storico della Chiesa (Wassertrüdingen, Franconia, 1845 - Lipsia 1918); prof. a Erlangen (1878) e poi a Lipsia (1889), fino alla morte. La sua Kirchengeschichte Deutschlands (5 voll., pubbl. 1887-1920) [...] che arriva fino a Ludovico il Bavaro (1437), per la monumentale struttura, per la vastissima conoscenza delle fonti e la complessità dei problemi affrontati, può considerarsi il suo capolavoro. Grande merito ebbe anche come editore (dal 1881) della ...
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Lessicografo di Alessandria (principio del 1º sec. d. C.), autore di un lessico dei 10 oratori attici, a noi giunto in doppia redazione, una più ampia e un'epitome, con glosse estetico-linguistiche, prezioso [...] per la comprensione di espressioni particolari degli oratori e per la conoscenza del dialetto attico. ...
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Scrittore russo (Mosca 1877 - Parigi 1957). Tra le figure più caratteristiche della letteratura russa della prima metà del sec. 20°, seppe fondere nella sua opera la tradizione realistica con le correnti [...] simboliste e decadenti, ispirandosi alla poesia popolare di cui ebbe una profonda conoscenza.
Vita
Formatosi presso l'univ. di Mosca dove studiò fisica, matematica e diritto, ventenne, venne arrestato durante una manifestazione studentesca, e ...
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Filosofo statunitense (n. New York 1938), prof. presso la Rutgers University del New Jersey. Precedentemente ha insegnato presso la University of Michigan e la University of Arizona. Esponente della filosofia [...] ha condotto G. allo studio dei modelli elaborati nella scienza cognitiva. Sempre nell'ambito della teoria della conoscenza ha preso posizione contro le tendenze postmoderniste, cercando di dimostrare come il riconoscimento dei fattori sociali nell ...
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Famiglia di artisti, originaria della Val d'Intelvi, della quale fanno parte i fratelli Michele (scultore) e Giovanni (impegnato prevalentemente in opere architettoniche), attivi a Genova e Savona tra [...] il 1466 e il 1520. Di Michele, che mostra accanto alla formazione tardo gotica la conoscenza della cultura toscana e dell'arte di G. Gaggini, si ricordano in particolare le quattro statue di cittadini benemeriti del Banco di S. Giorgio a Genova, l' ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] il mago) non i filosofi, e hanno ottenuto scarni risultati perché lo hanno fatto per scopi pratici e non in vista della conoscenza. Il senso è per sua natura aberrans, cioè da solo porta agli errori; le scienze non hanno prodotto opere e le scoperte ...
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Pittore e incisore (Feldkirch, Vorarlberg, 1485 circa - Passavia 1553). Dal 1515 risulta a Passavia, come pittore della corte vescovile e architetto della città. Insieme a A. Altdorfer è il più significativo [...] rappresentante della cosiddetta scuola danubiana: la sua arte, alla cui formazione contribuì la conoscenza della grafica di Dürer e dell'arte di M. Pacher, si distingue per una nota profondamente fantastica e soggettiva, risolta in motivi drammatici, ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...