ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] 1986; Rilievi storici capitolini, a cura di E. La Rocca, cat. (Roma 1986-1987), Venezia 1986; S. Settis, Continuità, distanza, conoscenza. Tre usi dell'antico, in Memoria dell'antico nell'arte italiana, a cura di S. Settis, III, Dalla tradizione all ...
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GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] il compito di ammodernare le fortificazioni esistenti a Mola e a Gaeta (Fontana, 1988, pp. 30 s., 34) utilizzando le sue conoscenze che nel corso del 1492 si erano accresciute anche in questo campo dell'architettura. Ai primi di giugno di quell'anno ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] a.]: così ordinò che venissero convocati alcuni filosofi greci che vivevano nella città di Miṣr [Il Cairo] e che avevano una buona conoscenza dell'arabo e li incaricò di tradurre in arabo libri sull'Arte dalla lingua greca e copta. Questa fu la prima ...
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BARCELO (Barcels, Barsalo), Giovanni
Anna Dessy Deliperi
Nacque a Tortosa in Catalogna e la sua personalità, dapprima erroneamente confusa con quella del pittore barcellonese J. Figuera, fu, in un secondo [...] figura in altro atto notarile, qualificatovi come cittadino sassarese; nel 1516 è ancora ricordato in altro atto notarile. La conoscenza dello stile del B. è unicamente affidata al "retablo" della Visitazione, proveniente dalla distrutta chiesa di S ...
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HYBRISSTAS (῾Υβρίσστας)
G. A. Mansuelli
Scultore greco della fine dell'età arcaica.
La sua firma si trova sulla base di una statuetta bronzea proveniente forse da Epidauro, rappresentante un uomo ignudo [...] primi decennî del sec. V (W. H. Poulsen, Neugebauer). Ultimamente lo stesso Lippold presuppone per la statuetta di H. la conoscenza delle opere di Hageladas.
Bibl.: A. Furtwängler, Kleine Schriften, Monaco 1912, II, p. 467, 1; W. Deonna, Les Apollons ...
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Architetto (Torino 1702 - ivi 1770). Tra i più originali architetti del tardo barocco ed esponente di primo piano dell'architettura piemontese, realizzò, secondo criteri di leggerezza di gusto rococò, [...] a Torino, su incarico dei Teatini curò la pubblicazione dell'Architettura civile di G. Guarini (1737): la profonda conoscenza di Guarini, accanto alle premesse di Iuvara, furono elementi fondamentali nell'opera di V., che ne realizzò una sintesi ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] tipici del canto conservato in uso a Milano, che non nei monumenti musicali di esso, il più antico dei quali, a nostra conoscenza, non risale più indietro del sec. XII. Ad assicurare poi l'integrità delle forme locali nei tempi in cui le melodie ...
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RODI (XXIX, p. 547)
Luciano Laurinsisch
Negli anni precedenti la seconda Guerra mondiale, furono compiute a Rodi molte opere pubbliche fra cui un nuovo acquedotto, strade, edifizî pubblici e privati; [...] nell'isola di Rodi dal 1934 all'inizio della seconda Guerra mondiale hanno portato a risultati molto notevoli per la conoscenza storica e topografica. Nel capoluogo un rinvenimento di alta importanza fu quello di una grande via porticata di età ...
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DE LIONE (De Leone, Di Lione), Andrea
Adriana Compagnone
Nato a Napoli nel 1610, svolse il suo apprendistato presso il pittore tardomanierista Belisario Corenzio, questi gli insegnò la tecnica della [...] , duca di Medina de las Torres, che le ordinò per conto del re di Spagna tra il 1637 e il 1644. L'esigua conoscenza dell'attività del D. è senz'altro legata ai problemi in buona parte insoluti della committenza napoletana nel XVII secolo.
Tra i più ...
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DOSSENA, Alceo
Giuseppe Cellini
Figlio di Giovanni e Regina Melgari, nacque a Cremona il 9 ott. 1878 da modesta famiglia. Sin da ragazzo manifestò attitudine per l'arte, specie per il disegno; dopo [...] il gusto del tempo. A quegli anni risale il breve apprendistato a Milano presso A. Monti, importante per la sua conoscenza della scultura quattrocentesca dell'Italia settentrionale (Pope Hennessy, 1974, p. 256). Il 22 maggio 1900 sposò Emilia Maria ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...