LORENZO da Brindisi, santo
Dario Busolini
Nacque a Brindisi il 22 luglio 1559 da Guglielmo Russo e da Elisabetta Masella, che lo battezzarono con il nome di Giulio Cesare. Dopo la morte del padre, tra [...] località, L. aveva di sua iniziativa predicato agli ebrei, sfruttando le proprie doti oratorie e, soprattutto, la sua conoscenza della lingua ebraica, della letteratura rabbinica e della Bibbia, tali da indurre spesso gli ascoltatori a scambiarlo per ...
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FERRARI, Bartolomeo
Marina Romanello
Nato a Milano nel 1499 da Luigi e Caterina Castiglioni, di illustre casato milanese. ancora bambino rimase orfano di entrambi i genitori e privato anche del fratello [...] gli infermi e, nelle fasi successive, a sfamare i sopravvissuti nell'inevitabile disordine e carestia.
Data a questi anni la conoscenza di G. A. Morigia, incontrato presso lo stesso oratorio, di cui diventò presto intrinseco e con cui progettò la ...
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ENRICO di Biburg
Irmgard Fees
Originario di Biburg, presso Abensberg (Baviera), discendeva da una famiglia bavarese imparentata con quella dei conti di Scheyern. Era canonico della Chiesa di Augusta [...] primo luogo, che la propria elezione era stata canonicamente regolare e deve aver preteso, inoltre, di non essere stato a conoscenza di un divieto relativo alle investiture da parte di laici; poi giurò fedeltà al papa e, in conseguenza, ricevette da ...
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AVOGADRO della Motta, Emiliano
Guido Verucci
Nacque a Vercelli il 16 ottobre 1798, dal conte Ignazio e da Teresa Avogadro di Casanova. Laureatosi in legge, ricoprì dal 1833 al 1847 la carica di riformatore [...] rivista dei gesuiti La Civiltà Cattolica (III[1852],Vol. VIII, pp. 72-82).
L'A., che possedeva una buona conoscenza della letteratura cattolica conservatrice europea, da Bonald a von Haller, considerava il socialismo come la grande eresia dei tempi ...
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DE ANGELIS, Francesco Antonio
Calogero Piazza
Nacque a Sorrento nell'aprile 1567; nulla di certo sappiamo della famiglia, per quanto un necrologio lo dica "di natione Italiano, di patria Fiorentino". [...] F. Ribeira all'Epistola agli Ebrei, di B. Viegas all'Apocalisse.
Il D. fu il primo italiano ad avere conoscenza della lingua degli Agāu, nella quale tradusse le preghiere del buon cristiano; pertanto viene considerato uno degli iniziatori degli studi ...
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BONINO, Alessandro (Alessandro d'Alessandria)
Raoul Manselli
Nato in Alessandria intorno al 1268, entrò nell'Ordine francescano e fu mandato a Parigi per compiervi gli studi filosofici e teologici; fu [...] suo Tractatus de usuris ciconsente tuttavia di indicare, con sufficiente sicurezza, le sue basi culturali, fondate su di una conoscenza assai buona della filosofia aristotelica e della Sacra Scrittura, mentre, almeno limitatamente a quest'opera, la ...
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BOLOGNESI, Ambrogio
Silvana Menchi
Nacque a Palermo nel 1507 da un Giovanni muratore, originario della regione di San Marino, e da una Caterina, di cui ignoriamo il casato. Nel 1525, quando lasciò la [...] secolare. Il B. rinunciò a ogni apologia. Si autoaccusò di non aver ben compreso S. Agostino, di non aver avuto conoscenza delle decisioni del concilio, attenendosi come linea di difesa alla tesi di aver mancato per ignoranza, non per malizia. Poiché ...
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CANCIANI, Paolo
Raffaele Feola
Nacque nel 1725 ad Udine da Leonardo e da Vittoria Picco, da famiglia nobile e ben vista dal governo veneto, che si mostrò infatti particolarmente prodigo di favori per [...] " (p. 11).
Dopo tre anni di soggiorno in Inghilterra, che indubbiamente dovettero dare al giovane servita un'approfondita conoscenza dei problemi della politica internazionale, il C. ritornò a Venezia nel 1764. Nel 1767 si ritirava nuovamente a Udine ...
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LAURETO, Giovanni
Alida Caramagno
Nacque a Cava de' Tirreni, presso Salerno, intorno al 1518; dei genitori non si conoscono i nomi. Grande parte delle notizie sul L. si ricavano dalla deposizione e [...] come segretario.
Busale sottopose al L. i suoi dubbi sulla divinità di Cristo e lo esortò ad approfondire la conoscenza del greco e dell'ebraico per poter attingere la verità del messaggio evangelico, che egli sosteneva fosse stato alterato e ...
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BECCHI, Ricciardo
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Nacque a Firenze il 4 ott. 1445 da Francesco, secondo una notizia non controllabile del genealogista Passerini, il quale aggiunge, e pure qui non si sa con quale fondamento, che [...] da noi, se non entrano nella Lega" (ibid.). Ma i Fiorentini non si arresero, anzi, proprio perché erano a conoscenza delle trattative avviate dal pontefice con Ludovico Sforza per ristabilire in Firenze Piero de' Medici, mostrarono la loro ferma ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...