DORDI, Marcantonio
Giovanna Baldissin Molli
Nacque a Bassano del Grappa (prov. Vicenza) nel 1598 (Brentari, 1884). La prima notizia pervenutaci si trova nel testamento di Gerolamo Dal Ponte, ultimo [...] mortaretti per la fine della peste (Bassano, Museo civico) e La messa solenne di ringraziamento in duomo (ibid.). La conoscenza del pittore resta perciò affidata a questi due ultimi quadri, opere di livello quasi artigianale, ma di notevole interesse ...
Leggi Tutto
peccato
Emanuela Prinzivalli
La violazione delle norme divine
Il termine peccato, rispetto ad altre parole di significato analogo – quali colpa, delitto, trasgressione, errore –, ha un’accezione religiosa [...] proposito del peccato di Adamo, che trasgredisce con Eva l’ordine di Dio di non mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. L’interpretazione di Paolo considera il peccato una forza negativa entrata nel mondo, che schiavizza ...
Leggi Tutto
ALASIA, Gregorio (Gregorius de Summaripa)
Domenico Caccamo
Al secolo Alessandro, nacque nel 1578 a Sommariva del Bosco (Cuneo), e il 28 apr. 1596 prese l'abito dei serviti. Il conte Raimondo della Torre [...] in Convivium, IX (1931), pp. 706-734; M. Rupel, in Zgodovina Slovenskega Slovstva, I (a cura di L. Legisa), Ljubljana 1956, p. 277; A. Cronia, La conoscenza del mondo slavo in Italia, Padova 1958, p. 198; Slovenski Biografski Lexikon, I, 1, pp. 4 s. ...
Leggi Tutto
Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali [...] parti che non potevano essere consumate subito, sono state soppiantate dai moderni procedimenti industriali. Basati sulla conoscenza dei processi di conservazione e maturazione, questi consentono di ottenere un prodotto di gusto più uniforme, e ...
Leggi Tutto
Diritto
Nell’ambito del processo civile, dichiarazione che una parte fa all’altra della verità dei fatti a essa sfavorevoli e favorevoli (art. 2730, co. 1, c.c.). È una prova costituenda e legale, la cui [...] fatti, «è necessario che dai penitenti vengano passati in rassegna nella c. tutti i peccati mortali, di cui abbiano conoscenza dopo un diligente esame di sé». C. di fede Dichiarazione, in genere compendiosa, delle credenze religiose del cristiano ...
Leggi Tutto
Filosofia
L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel [...] valore 1; quindi, per definire En, si suppongono noti gli Ek per k = 1, 2,..., n - 1 e in base alla loro conoscenza si definisce En: per il principio di induzione completa, rimangono così definiti gli En per ogni n.
Religione
D. dogmatica Giudizio ...
Leggi Tutto
Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] ammettere che la fede presuppone certe nozioni; ma sostiene che queste non vanno considerate credenze o perché sono considerate come conoscenze certe, o perché non sono conscie. La prima tesi vale solo se si condivide con Platone (Repubblica, libri V ...
Leggi Tutto
Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] di Peterson26: dall’esperienza della conversione alla fede nel 1910 che lo porterà a un avvicinamento al pietismo, alla conoscenza di Søren Kierkegaard e di Max Scheler, alla critica della teologia liberale e di quello che egli considerava il puro ...
Leggi Tutto
BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] o "vezzi" dei copisti e l'individuazione dei codici migliori e delle lezioni autentiche, che comporta in primo luogo una conoscenza sicura e profonda dell'usus dell'autore e del suo tempo: mentre manca un'idea precisa della recensio, è invece ...
Leggi Tutto
GIOVANNI Bosco, santo
Pietro Stella
Stando ai propri ricordi personali G. nacque il 15 ag. 1815, festa religiosa dell'Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri [...] contrastavano con il suo temperamento portato alla libertà espansiva e all'inventiva in campo operativo. Poté contare tuttavia sulla conoscenza di don Giuseppe Cafasso, nativo anch'egli di Castelnuovo e collaboratore del teologo G. Guala a Torino nel ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...