Insonnia
Salvatore Mazza
Il termine insonnia (derivato dal latino insomnis, "inabile a dormire"), qualora venisse inteso nel significato letterale di mancanza di sonno, dovrebbe essere giudicato improprio, [...] di metodiche di valutazione della qualità del sonno e dell'analisi della microstruttura ipnica ha permesso una migliore conoscenza del disturbo.
Anche il sonno normale è caratterizzato dalla comparsa di sporadici microrisvegli, non coscienti, e da ...
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LARBER, Giovanni
Luca Ciancio
Nacque nel 1703 a Crespano del Grappa dal medico e chirurgo Giacomo Antonio (1667-1737) e da Angela Bosa di Borso, che il padre aveva sposato l'anno precedente in seconde [...] . Toaldo. Appena diciannovenne si laureò in filosofia e medicina, trattenendosi altri tre anni a Padova per migliorare la conoscenza della pratica medica. Il particolare favore di cui godette presso l'anziano e autorevolissimo Morgagni gli permise di ...
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PELACANI, Antonio
Dragos Calma
PELACANI, Antonio. – Medico e filosofo, nacque probabilmente a Parma, nella seconda metà del Duecento.
È probabile che Biagio Pelacani da Parma appartenesse alla sua medesima [...] ’après le ms. Barb. lat. 3185, Città del Vaticano 1943, p. 34).
Nei testi filosofici, Pelacani mostra una conoscenza eccellente delle discussioni parigine sull’intelletto umano: si riferisce esplicitamente ai testi di Sigieri di Brabante (il De anima ...
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FALCUCCI, Niccolò (de Falcuciis, de Falconibus, de Falconiis, Falcutius, Falconius, Niccolò Fiorentino, Nicolaus de Florentia)
Maria Muccillo
Nacque a Borgo San Lorenzo, presso Firenze, anche se appare [...] un elogio, spiegando il significato del nome, mostrandone l'aderenza al concetto di "scienza" intesa appunto come conoscenza di "cause", la dignità ed eccellenza rispetto alle altre discipline, riposta da lui nella superiorità del suo oggetto ...
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DI CRISTINA, Giovanni
Giuseppe Armocida
Nacque il 12 sett. 1875, da Pietro e da Maria Antonia Pincitore, a Palermo, ove nel 1902 si laureò in medicina e chirurgia. Si dedicò già da studente a studi [...] scientifica, anche nella clinica, toccò molti campi di ricerca. Studiò diverse emopatie e diede contributi alla conoscenza delle pseudoleucemie, della linfogranulomatosi e del cloroma. Si occupò dei disturbi della nutrizione e del ricambio azotato ...
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LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] contributi, basati essenzialmente sulla propria esperienza di alienista e sulla quotidiana osservazione dei malati, alla conoscenza dei rapporti tra malattie mentali e comportamenti criminali: buon conoscitore degli autori francesi la cui influenza ...
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Vaiolo
Riccardo de Sanctis
Il vaiolo (dal tardo latino variola, derivato di varius, "vario, chiazzato") è una malattia infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, di natura virale, caratterizzata da un [...] a Costantinopoli. Donna intelligente e curiosa, la Montagu aveva imparato un po' il turco ed era venuta a conoscenza della pratica dell'inoculazione. Particolarmente sensibile al problema, essendo stata in parte sfigurata dalla malattia pochi anni ...
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FUSARI, Romeo
Alessandro Porro
Nato a Castiglione d'Adda, presso Milano, il 1° marzo 1857 da Alberto, maestro elementare, e da Maria Gazzani, compì i primi studi a Lodi: terminato nel 1873 il ginnasio, [...] tale settore egli si impose all'attenzione del mondo scientifico. Di notevole valore fu il suo contributo alla conoscenza dello sviluppo da due primitivi abbozzi delle ghiandole surrenali - illustrato in una memoria, presentata all'Istituto lombardo ...
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LANFRANCO da Milano
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Nacque presumibilmente a Milano intorno al 1245; secondo la maggioranza della letteratura, fu di famiglia pisana.
Le poche notizie certe sulla sua vita si ricavano dalle sue opere: [...] persone che esercitavano la chirurgia, ma ignoravano il latino ed erano quindi sostanzialmente prive di quella approfondita conoscenza della medicina che L. riteneva indispensabile per l'esercizio della chirurgia, che egli intende come scienza (ars ...
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DE FILIPPI, Filippo
Francesco Surdich
Nacque a Torino il 6 apr. 1869 da Giuseppe, avvocato, a da Olimpia Sella, della stessa famiglia biellese cui apparteneva il grande statista Quintino. Era nipote [...] sanitarie della Croce rossa mobilitate al fronte. In seguito venne inviato in missione in Inghilterra per la sua larga conoscenza di quel mondo, dove, fra l'altro, ebbe occasione di tenere numerose conferenze, come quella sulla geografia del fronte ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...