Distrofia muscolare
Giovanni Salviati
Romeo Betto
Le distrofie muscolari sono un complesso eterogeneo di malattie geneticamente determinate, il cui difetto primario è localizzato nel muscolo scheletrico; [...] , la distrofina. Grazie a questa scoperta e all’identificazione di altri geni sono stati fatti enormi progressi nella conoscenza degli eventi molecolari alla base della degenerazione della fibra muscolare, che hanno facilitato la comprensione e la ...
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EUSTACHI (Eustachio, Eustachius), Bartolomeo
Maria Muccillo
Nacque a San Severino Marche (prov. di Macerata), secondo alcuni storici nel 1510, secondo altri nel 1500 o nel 1507, da Mariano, esponente [...] minori progressi egli aveva fatto nello studio non solo del latino. ma anche del greco e dell'arabo, lingue la cui conoscenza gli era indispensabile per la lettura dei testi originali dei maggiori medici del passato. Anzi, di alcuni di questi, come ...
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GALEANO, Giuseppe
Rosario Contarino
Nacque a Palermo nel 1605 da una famiglia che l'Oldoini dice originaria di Ventimiglia.
Dei suoi studi, culminati nel conseguimento della laurea in teologia, filosofia [...] e artistico, rivendicando per la sua opera la serietà di una studiosa applicazione. Abbastanza articolata è infatti la sua conoscenza della letteratura moderna e disposta alle più varie sperimentazioni la sua musa. Ben curiosa è, ad esempio, la sua ...
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LONGO, Vito
Massimo Aliverti
Nacque a Catania il 24 ott. 1902 da Edoardo e da Santa Giuffrida. Studiò medicina e chirurgia presso l'Università di Messina dove, nel luglio 1927, si laureò discutendo [...] con le tecniche convulsivanti, in Acta neurologica, VI [1951], pp. 751-758, in collab. con A. Uras; Contributo alla conoscenza dell'azione degli antibiotici sul sistema nervoso. Nota I: penicillina, ibid., pp. 759-779, in collab. con F. D'Andrea ...
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BOSELLINI, Pier Ludovico
Mario Crespi
Nato a Modena il 10 luglio 1873 da Augusto e da Marianna Zerbini, dopo aver compiuto gli studi classici, si laureò in medicina nella sua città il 1º luglio 1896. [...] tutti i suoi lavori su una salda base anatomopatologica. Meritano in particolare di essere ricordati i contributi alla conoscenza della tubercolosi cutanea, che gli consentirono una messa a punto dell'argomento nella monografia La tubercolosi cutanea ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] e la sifilide sembra in via di estinzione (0,5%).
Le autopsie sono un mezzo prezioso per accedere a una conoscenza approfondita della morbilità dovuta a neoplasie. Durante il nostro secolo i tassi bruti sono cresciuti fortemente. Se il riferimento a ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] problema più interessante e tuttavia più complicato, perché si deve tener conto del diverso linguaggio e delle conoscenze di base che ciascuna disciplina possiede. Un'opportuna interdisciplinarità appare quindi necessaria (Hameroff et al., 1996). Lo ...
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Procreazione assistita
Jacques Testart
Paola Meli
Francesco D'Agostino
Per procreazione assistita si intende qualsiasi procedura messa in atto per facilitare l'incontro dello spermatozoo con l'ovulo, [...] , non possiede mai un carattere logico-deduttivo, in quanto esso è reso possibile unicamente a partire dalla precisa conoscenza di un contesto esistenziale, che è evidentemente preclusa a chiunque operi riflessioni generali e/o di principio, come ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] A supporto di tale rifiuto, Kant opera una netta distinzione fra la speculazione e la scienza, e fra la conoscenza e le presupposizioni metodologiche, ovvero l'euristica. Benché fosse stato egli stesso entusiasta fautore di ipotesi speculative circa ...
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BONFIGLIO, Francesco
Giuseppe Armocida
Nacque a Lentini (Siracusa) il 19 genn. 1883 da Giovanni e da Concetta Incontro. Studiò medicina e chirurgia all'università di Roma ove si laureò a pieni voti [...] originale posizione aveva stimolato un ampio dibattito scientifico al quale partecipò anche il B., che aveva potuto prendere conoscenza diretta di quell'esperienza. Egli aderì ad alcuni dei principi che Simon sosteneva; concordava con il giudizio che ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...