Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Cultura visiva e illustrazione anatomica nel Rinascimento
Andrea Carlino
La storia dell’anatomia, tra la fine del Medioevo e l’età moderna, s’iscrive in modo perfettamente coerente nella più vasta storia [...] . In tal modo, l’uso delle immagini accanto al testo si spiega non soltanto come strumento di trasmissione di conoscenze difficilmente traducibili in parole, né a esse è assegnata unicamente una funzione mnemonica o sintetica come si farebbe in un ...
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GIANNUZZI, Giuseppe Oronzio
Francesca Vannozzi
Nato ad Altamura, presso Bari, il 16 marzo 1838 da Ottavio e da Vitanicola Simone, dopo aver concluso gli studi liceali entrò in seminario, che lasciò, [...] Ricerche scientifiche eseguite nel gabinetto di fisiologia della R. Università di Siena, 1867-68, pp. 5-20; Contribuzione alla conoscenza del tono muscolare, ibid., pp. 31-48; Della tonicità degli sfinteri dell'ano e della vescica urinaria e delmodo ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] , come altre malattie, alcuni t. possono essere indicati con il nome dello studioso che più ha contribuito alla loro conoscenza, come nel caso del t. ovarico, detto t. di Brenner.
I t. epiteliali maligni vengono denominati epiteliomi se derivano ...
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Medico e naturalista (Siena 1500 - Trento 1577). Esercitò la medicina a Siena, a Roma, a Trento e a Gorizia e fu medico cesareo di Ferdinando e di Massimiliano II. Raggiunta l'agiatezza con la professione [...] medica, si dedicò agli studî di botanica, nel cui campo acquistò una notevole fama. Riunì e coordinò tutte le conoscenze di botanica medica del suo tempo nell'opera Pedanii Dioscoridis de materia medica libri sex (1544), che ebbe presto molte ...
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MEDICINA NUCLEARE
Antonio Centi Colella
(v. nucleare, medicina, App. IV, II, p. 610)
L'impiego clinico dei traccianti radioattivi, che è alla base della m. n., ha registrato consistenti progressi sia [...] e più specifici radiocomposti utilizzabili in diagnostica e in terapia, e infine da una migliore e più approfondita conoscenza dei processi metabolici di vari organi e delle alterazioni funzionali che in essi si producono in condizioni patologiche ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] speculazione da parte di medici e di filosofi. Tuttavia è solamente nel XVII sec. che si giunge a una discreta conoscenza anatomica dell'occhio, si arriva a comprendere il ruolo di recettore sensitivo della retina e si cominciano a seguire i percorsi ...
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BENEVOLI, Antonio
Domenico Celestino
Nato nel 1685 a Castel delle Preci, presso Spoleto, da famiglia originaria di Norcia, apprese i primi rudimenti dell'arte chirurgica nella terra natale; successivamente, [...] chirurgia sotto la guida, rispettivamente, di T. Pacci e di A. Querci. In tal modo completò con la formazione teorica la conoscenza empirica dell'arte chirurgica e nel 1706, a soli ventun anni, vinse il concorso per la nomina a chirurgo litotomo e ...
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Neurogenesi
Rita Levi-Montalcini
di Rita Levi-Montalcini
Neurogenesi
sommario: 1. Introduzione. 2. Piano strutturale del sistema nervoso dei Vertebrati. a) Tecniche e metodi di analisi: la tecnica di [...] del secolo, pone come base indispensabile allo studio delle funzioni di reti neuronali, dalle più semplici alle più complesse, la conoscenza di queste reti in tutti i loro più minuti particolari, e dei loro rapporti con altri sistemi. A questo fine ...
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GUERRINI, Guido
Stefano Arieti
Dal poeta Olindo e da Maria Nigrisoli, nacque a Bologna il 15 genn. 1878 e, conseguita con un anno di anticipo la maturità classica, nel 1896 si iscrisse alla facoltà [...] superiori, in Giornale della R. Accademia di medicina di Torino, s. 4, IV [1898], pp. 33-53; Contributo alla conoscenza dell'anatomia minuta dei nervi, in Anatomischer Anzeiger, XV [1898], pp. 17-30; Delle minute modificazioni di struttura delle ...
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GALLENGA, Riccardo
Giuseppe Armocida-Pier Enrico Gallenga
Nato a Parma il 30 ag. 1904 da Camillo, clinico oculista dell'Ateneo parmense, e da Erminia Bazzi, si iscrisse al corso di laurea in medicina [...] patogenesi di molte affezioni oculari a punto di partenza individuabile nella mucosa delle cavità nasali e paranasali: Contributo alla conoscenza delle vene del canale naso-lacrimale, in Boll. di oculistica, VIII (1929), pp. 761-772. In una serie di ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...