Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] di un fenomeno. Analoga concezione ritorna in Spinoza, per il quale il c. è il risultato di una carenza della nostra conoscenza, e in Leibniz che, distinguendo fra contingenza del sapere umano e necessità di quello divino, fa del c. una espressione ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] Aristippo, sia per essere egli traduttore dal greco; ma i recenti lavori del Minio-Paluello, rivelando la sua limitata conoscenza della lingua greca, e comunque non certamente tale da farlo ritenere di origine greca, hanno tolto ogni valore anche a ...
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BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] lingue semitiche tenute da I. Guidi alla Scuola orientale di Roma: negli anni del liceo poté così impadronirsi delle prime conoscenze di ebraico, gè'ez e amarico. Nel 1898, ottenuta la licenza liceale, si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia ...
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Diritto
R. delle imprese Strumento previsto dal c.c. del 1942 per consentire a chiunque di ottenere delle informazioni veritiere sugli imprenditori operanti nel mercato. Entrato in funzione nel 1997, è [...] terzi. In assenza di iscrizione di un atto, imposta dalla legge, si incorre in una sanzione pecuniaria amministrativa, e la conoscenza dello stesso da parte di terzi può essere ancora provata, purché con altri mezzi.
Per le società in nome collettivo ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] l'alfabetizzazione non può essere presa senz'altro come parametro di uso effettivo della lingua, ma certamente come indice di conoscenza di essa, magari piuttosto approssimativa. E l'estensione della scuola dell'obbligo a otto anni, per cui dall'anno ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] prime sistemazioni concettuali e descrittive di Berruto (1974) e la panoramica aggiornata di D’Agostino (2007) la quantità di conoscenze si è moltiplicata e la consapevolezza delle interrelazioni fra lingua e società si è precisata, dando corpo a una ...
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Botanica
Proiezione grafica schematica orizzontale dei tratti d’inserzione di fillomi (foglie, brattee, parti del fiore) su un asse (fusto, asse fiorale) immaginato di forma conica. Nel d. il centro corrisponde [...] dei dati raccolti. Tuttavia, è possibile ricavare i campi di stabilità delle diverse fasi anche partendo dalla conoscenza delle proprietà termodinamiche del sistema quali l’energia libera della miscela che in condizioni di equilibrio, a temperatura ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] , anche l’area italiana presenta un numero non irrilevante di scritti sull’argomento, da cui deriva una conoscenza delle diverse situazioni storico-culturali da considerare nel complesso soddisfacente, pur se inegualmente distribuita sul territorio ...
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CALLERI (Callery), Giuseppe Gaetano Pietro Massimo Maria
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Torino il 25 giugno 1810 da Gaetano e da Maria Gazzola. Dopo aver compiuto gli studi classici nella città natale [...] (Ch'ou-pan-i-wu shih-mo, c.LXXIII, f. 4ª, riga 8) che il C., per essere vissuto a lungo in Cina, aveva una conoscenza discreta delle leggi e dei costumi cinesi. In effetti si può dire che se la missione Lagrené fu coronata da successo ciò si dovette ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] o un prestito: molto dipende dall’atteggiamento individuale e dal grado di affinità fra le due lingue. Se non si ha piena conoscenza della lingua straniera, per lo più si tende a ricorrere ai prestiti; se le due lingue presentano omonimie e moduli ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...