BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] Francia e la Germania; frutto di questi cinque anni, una rinnovata esperienza d'uomini e d'ambienti, una perfetta conoscenza della lingua inglese, e un interessante Journal delle sue peregrinazioni di turista stampato in francese a Londra nel 1796
La ...
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POLI, Umberto
Gianfranca Lavezzi
POLI, Umberto (Umberto Saba). – Nacque il 9 marzo 1883, a Trieste, da Ugo Edoardo (1853-1916) e da Felicita Rachele Coen (1845-1921), di famiglia ebraica benestante.
Trieste [...] Canzoniere, in Tutte le prose, pp. 261 s.). La psicoanalisi fu dunque per lui soprattutto uno strumento straordinario di conoscenza dell’animo umano (e quindi della realtà tutta). Frutto poetico immediato della cura fu Il piccolo Berto (in Solaria ...
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FALLETTI, Gerolamo
Franco Pignatti
Proveniva da un'illustre famiglia di Trino (Vercelli) ma originaria di Villafalletta, nel Monferrato. Il padre Guidone e il fratello Niccolò sono ricordati nel De [...] da Bartolomeo Ricci, istitutore del principe Alfonso e di suo fratello Luigi contenenti per lo più richieste di intercessione per conoscenti fatti prigionieri dall'esercito imperiale. Da una di esse ricaviamo che allora il F. era già sposato a Paola ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] ottenuto fra i contemporanei: l'incomprensione di Newton. Ma si deve aggiungere che del Newton il C. quasi sicuramente non ebbe conoscenza prima del 1718, poiché è del 25 febbraio di quell'anno una lettera da Messina in cui G. Berkeley, di ritorno ...
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BULGARINI, Bellisario
Francesco Agostini
Nacque a Siena nel 1539 (fu battezzato il 1º aprile) da nobile famiglia, figlio di Paris, che figura tra gli ambasciatori inviati dalla Repubblica all'imperatore [...] , il quale, avendo comunicate a voce a Celso Bargagli alcune critiche alle Considerazioni del B., ed essendo venuto a conoscenza che le risposte del B. a tali critiche circolavano manoscritte tra i suoi colleghi maceratesi, dette alle stampe nel 1583 ...
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LALLI, Giovanni Battista
Emilio Russo
Nacque il 1° luglio 1572 a Norcia da illustre famiglia. In quella città dovette svolgere i suoi studi, sembra con esiti lusinghieri, dimostrando una notevole precocità [...] alternarsi di inserti epici, lingua petrarchesca (spesso nelle forme di calchi di interi versi) e di ottave parodiche. Mostrando una conoscenza del paradigma serio del tema (la Syphilis di G. Fracastoro), il L. vi accorpa il racconto della disfida di ...
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GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] , fontane, ville (ibid. 1909), "che rappresenta ancor oggi una delle guide più spigliate e curiose, a carattere divulgativo, per la conoscenza dei monumenti della nostra città" (Orioli, p. 251); La Roma di Leon X: quadri e studi originali, a cura di ...
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DA PONTE, Ludovico (Ponticus Virunius)
Roberto Ricciardi
Nacque poco dopo il 1460 a Belluno da Giorgio, uomo d'arme della Repubblica di Venezia.
La testimonianza più antica della sua origine è fornita [...] commento, rivelano una certa faciloneria che fu già messa in luce dal Sabbadini (Scuola, p. 13),nonostante una conoscenza, apparentemente diretta, dei grammatici bizantini (Pertusi, p. 349).
Il consorzio tipografico non durò a lungo. Infatti un atto ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] corrispondenza, ma soprattutto impegnandosi in un lavoro pubblicistico col quale si riprometteva di ottenere dagli Inglesi una migliore conoscenza e quindi una migliore disponibilità verso le cose italiane, anche a costo di ricorrere a quei generi ...
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IACOPO da Benevento (Iacobus iudex)
Ferruccio Bertini
Alla fine della commedia intitolata De uxore cerdonis si legge il distico "Iacobus istud opus metrice conscripsit ut omnis / qui leget hic, discat [...] accorta nello svolgere ogni suo discorso e rivela di conoscere le più nascoste pieghe dell'animo dei suoi interlocutori, conoscenza che sfrutta a proprio vantaggio: così ella riesce dapprima a ottenere una lauta ricompensa dal prete, assumendo con ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...