BARILLARI, Michele
Franco Tamassia
Nato a Reggio di Calabria il 25 ott. 1872 da Bruno e da Mariangela Borruto, si trasferì a Messina ove, dopo aver pubblicato alcuni studi (La satira latina, Messina [...] , in Rivista di filosofia e scienze affini, VIII [1906], p. 8 dell'estratto). Il tema del rapporto fra diritto e conoscenza occupa la parte più significativa della sua opera più ampia, Diritto e filosofia (I-II, Napoli 1910-1912). Il fondamento del ...
Leggi Tutto
Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] . L’ipotesi degli atomi era completata da una cosmologia e da una psicologia meccaniciste, da una teoria della conoscenza che distingueva le qualità oggettive (peso, grandezza, forma) da quelle puramente soggettive (il colore e le altre risultanti ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ernesto De Martino e l’antropologia
Marcello Massenzio
Il doppio sguardo dell’etnologo
L’atto di nascita di Ernesto De Martino (1908-1965) come antropologo e storico della cultura è Naturalismo e storicismo [...] dovuta all’iniziativa congiunta dello stesso De Martino e di Cesare Pavese (1908-1950), impegnati nello sforzo di promuovere la conoscenza delle nuove scienze umane in Italia (cfr. C. Pavese, E. De Martino, La collana viola. Lettere 1945-1950, a cura ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Lombroso
Valeria Babini
Caso eccezionale nella storia culturale italiana per la fama delle sue opere, discusse in tutto il mondo, Cesare Lombroso fu psichiatra, antropologo, sociologo, ma incarnò [...] del vero libera dalla «eunuca cultura del prete» (Castelnuovo Frigessi 2003, p. 55), tanto opprimente quanto infeconda per una conoscenza positiva del mondo e dell’uomo.
Nel 1870, in una lettera scritta a Moleschott proprio alla vigilia di Natale ...
Leggi Tutto
MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] del procedimento noetico, l'orazione entra nel vivo dell'argomento che più stava a cuore al M.: il rapporto fra conoscenza e felicità, che con un'elegante e topica immagine metaforica designa come una navigazione perigliosa. L'idea di una felicità ...
Leggi Tutto
BONO, Pietro (Bono Lombardo)
Cesare Vasoli
Solo scarse notizie si possiedono sulla vita del B., autore di un trattato di alchimia, la Pretiosa margarita novella, a quanto attesta l'explicit dello stesso [...] l'autore della Pretiosa margarita novella dimostra, a sua volta, di attribuire scarsa importanza all'astrologia e alla sua conoscenza per il compiuto possesso dell'arte alchimistica). La concordanza dei nomi e del luogo di origine non ha del resto ...
Leggi Tutto
COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] base dello sperimentalismo baconiano-galileiano. Era infatti convinto che solo per mezzo del senso l'uomo Può giungere alla conoscenza; l'atomismo di Democrito, di Epicuro e di Lucrezio, più che agli insegnamenti della filosofia d'oltralpe, doveva ...
Leggi Tutto
ALMICI, Giovan Battista
Gianni Sofri
Nacque a Coccaglio (Brescia) il 17 genn. 1717 da Ottavio e da Silvia Veneziani e fu fratello di Pietro Camillo. Addottoratosi in legge a Padova, fu nel 1751 vicario [...] umana o sia la Natural legge, in A. Calogerà, Raccolta d'opuscoli scientifici e filologici, XLIV, Venezia 1750; Della conoscenza di se stesso, in A. Calogerà, Nuova raccolta d'opuscoli scientifici e filologici, XV, Venezia 1767; e Institutiones iuris ...
Leggi Tutto
sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] dell’intuizione sensibile. Va notato che per Kant queste s. trascendentali a priori costituiscono la possibilità di qualunque tipo di conoscenza, e che in generale la s. precede (e fonda) l’analisi, poiché è possibile analizzare solo ciò che è stato ...
Leggi Tutto
Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] realtà che è oltre ogni distinzione logica, oltre gli opposti contraddittorî, e di fronte a cui somma conoscenza è la dotta ignoranza, vertice della conoscenza di Dio, "cuius ignorantia vera est sapientia". n Va notato che per S. E. la derivazione ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...