Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] fondamento oggettivo dei processi astrattivi), né le scotistiche formalitates; l'universale è quindi solo nel soggetto conoscente, operazione di classificazione degli individuali. Nella realtà individuale non v'è distinzione di essenza ed esistenza ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] (1898) col nome di pragmatismo. Le indagini nel campo della logica e le ricerche di un'adeguata teoria della conoscenza indussero infine P. alla costruzione di una semiotica o teoria dei segni, in cui convergono molteplici aspetti delle sue indagini ...
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Filosofo e patriota, nato a Milano il 22 aprile 1909, colpito a morte a Roma da un sicario della banda Koch il 28 maggio 1944 e morto all'ospedale il 30 maggio. Professore di filosofia all'Istituto magistrale [...] dei popoli europei. Fra i suoi scritti si ricordano: L'estetica di B. Croce, Milano 1932; Di alcune relazioni fra conoscenza e volontà, in Rivista di filosofia, luglio-settembre 1932. Critica filosofica e fisica teorica, in Sigma, n. 4-5 (postumo ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] implicati epistole e parole che il Fubini (F. e i Medici, p. 48) ha interpretato come rivelatrici di una consapevole conoscenza dell'approssimarsi di quell'evento. Per tutto il tempo della guerra il suo epistolario non reca traccia di suoi rapporti ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] A supporto di tale rifiuto, Kant opera una netta distinzione fra la speculazione e la scienza, e fra la conoscenza e le presupposizioni metodologiche, ovvero l'euristica. Benché fosse stato egli stesso entusiasta fautore di ipotesi speculative circa ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] non tutti si limitano a pensare.
La filosofia di fronte al bene e al male
Tutti gli uomini tendono per natura alla conoscenza e quindi amano il sapere. Ma essi tendono anche all'azione, anzi spesso sono 'costretti' ad agire. E agire significa quasi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] delle cose che precede e sorregge il diritto: quello dell’animo umano e della storia filosofica dei costumi. A tale conoscenza, Beccaria dà il nome di filosofia o scienza dell’uomo. Ora, secondo uno dei suoi principali insegnamenti, il criminale non ...
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CITTADINI, Antonio
Cesare Vasoli
Nacque a Faenza da Girolamo; le prime notizie documentate su di lui risalgono probabilmente all'anno 1465-66, se è esatta l'indicazione del Sorbelli che segnala nei [...] sviluppi della tradizione "nominalistica" e per alcuni suoi classici rappresentanti. Ed è certo da rimpiangere la perdita o la mancata conoscenza di alcuni scritti del C. (come il De maximo et minimo, il De velocitate motuum o la Paraphrasis in ...
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GALIANI, Celestino
Eugenio Di Rienzo
Nacque l'8 ott. 1681 a San Giovanni Rotondo presso Foggia da Domenico, commerciante di lana, e da Gaetana Tortorelli. Venne chiamato Nicola Simone Agostino, nome [...] a Roma, durò dal dicembre 1728 all'aprile del 1730, conobbe alcune tappe importanti: Firenze, dove il G. rinnovò la conoscenza con Giovanni Bottari, che diverrà uno dei suoi più attivi corrispondenti; ma soprattutto Napoli dove, nel febbraio del 1729 ...
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confucianésimo Complesso delle dottrine di Confucio e dei suoi successori, che costituiscono il fondamento del pensiero cinese classico. Il c. consiste in una riflessione morale, sociale e politica; è [...] pubbliche solo a coloro i quali avessero superato gli esami di Stato, esami che richiedevano lo studio e un'approfondita conoscenza dei testi classici. I principali testi del c. sono fissati dalla tradizione in cinque classici (Wujing) e in quattro ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...