Economia
In economia aziendale, processo di concentrazione tra più imprese, le quali, pur conservando una propria fisionomia individuale, concordano, attraverso contratti di varia natura, una comune politica [...] sulle dottrine filosofiche e psicologiche vicine al positivismo (Bain, Spencer). Gli associazionisti, riconducendo ogni contenuto della conoscenza al processo di associazione, si proposero di mostrare la genesi empirica non solo dei principi logici e ...
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GOODMAN, Nelson
Antonio Rainone
Filosofo della scienza e logico statunitense, nato a Somerville (Massachusetts) il 7 agosto 1906. Dopo aver conseguito il Ph.D. alla Harvard University nel 1941, ha insegnato [...] , G. dedica la sua tesi di dottorato (A study of qualities, 1940) ai metodi costruzionalisti nella teoria della conoscenza; la successiva rielaborazione di questo primo lavoro darà origine all'importante The structure of appearance (1951, 19773; trad ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] madre, entra a 12 anni nel convento agostiniano di Steyn, dove acquista una precoce erudizione classica e approfondisce la conoscenza del grande umanista Lorenzo Valla. Ordinato sacerdote nel 1492 da Enrico di Bergen, vescovo di Cambrai, diventa suo ...
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Obbligo morale di fare determinate cose o concretamente ciò che l’uomo è obbligato a fare, dalla religione, dalla morale, dalle leggi, dalla ragione, dallo stato sociale ecc.
Nella storia della filosofia [...] di d. diviene il fondamento non solo dello sviluppo pratico ma anche di quello teoretico dello spirito, per cui la conoscenza del mondo sensibile e il mondo sensibile stesso trovano un senso solo in vista della realizzazione di uno scopo morale. Nell ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] fenomeni sono spiegati in ragione di forze astratte) e s. industriale (considerata ottimale e corrispondente allo stadio positivo, di conoscenza scientifica dei fenomeni). Per K. Marx, alla base della s. e del mutamento sociale vi sono i rapporti di ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] può parlare di ‘atmosfera positivistica’ (antimetafisica, attenzione rivolta ai risultati delle scienze, problema dei limiti della conoscenza scientifica, problema dei rapporti tra scienza e filosofia). Si possono ricondurre al p., in particolare al ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] . L’ordine mentale e l’ordine vocale sono coordinati, ma entrambi rinviano all’ordine reale significandolo. Se oggetto della conoscenza umana sono, come insegna Occam, le proposizioni, è bene sottolineare che le proposizioni sono composte di termini ...
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Filosofo (Bergerac 1766 - Grateloup 1824). Dopo una fase di vicinanza al movimento dell'"ideologia", approdò a posizioni spiritualistiche, affidando al "senso intimo" (cioè all'introspezione) la ricerca [...] celebre formula cartesiana del cogito ergo sum quella del volo ergo sum, conduce M. de B. a una dottrina della conoscenza in cui le classiche categorie di sostanza, causalità, unità, ecc. sono ricavate e analizzate sulla base del fatto primitivo di ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1899 - New York 1959). Dopo aver studiato giurisprudenza a Vienna, dove ebbe come maestri Mises, Spann e Kelsen, fu allievo di Husserl a Friburgo. Nel 1939 si trasferì negli [...] ) che portano l'individuo ad agire, sulle sue modalità di relazione, sui suoi aspetti sociali come possibilità di conoscenza di sé stesso attraverso gli altri, proponendo schematizzazioni delle forme di vita quotidiana in termini di "tipi ideali ...
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Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] l'azione dell'intelletto attivo, passa a intelletto in atto, il terzo elabora in nozioni più generali le forme concettuali conosciute dal secondo), sì che l'attività della conoscenza umana deriverebbe dall'azione dell'intelletto attivo e creatore. ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...