Filosofo statunitense (n. Newark, NJ, 1924 - m. 2021), professore alla Temple University di Filadelfia. Pur formatosi nella tradizione analitica, M. se ne è progressivamente allontanato sotto l'influenza [...] . Interessato soprattutto a questioni di estetica, ha dedicato la sua riflessione anche alla filosofia della mente, alla teoria della conoscenza e al relativismo. Di rilievo è la sua nozione di embodiment ("incarnazione"). L'opera d'arte è per M ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] comparata, ma una vera e propria fisiologia. Anche lo studio degli animali, infatti, è una vera e propria scienza, cioè una conoscenza delle cause, le quali sono ‒ come è precisato all'inizio del De partibus animalium ‒ tutti e quattro i tipi di ...
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Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo [...] ) e nella Rei publicae christianopolitanae descriptio (1619). L’ideale di una grande riforma del sapere, al fine di promuovere la conoscenza della natura e, con essa, il miglioramento della condizione umana, è alla base dell’u. descritta da F. Bacone ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] che è bene da ciò che è male, ciò che è giusto da ciò che è ingiusto; ma essi sono indispensabili per la stessa conoscenza della natura: come in tutte le azioni virtuose si riconosce la presenza di ciò che si chiama virtù, così in una molteplicità di ...
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Filosofo e teologo (n. Autrecourt 1300 circa - m. Metz dopo 1350), studiò e insegnò a Parigi. Occamista conseguente, critica a fondo l'aristotelismo, negandone i principî fondamentali: le idee di sostanza [...] di ciò che si riduce al principio d'identità o si manifesta evidente alla diretta esperienza, N. ritiene che la conoscenza non può superare gli accidenti per attingere una presunta sostanza, come dalla constatazione empirica della successione di due ...
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Pensatore russo (n. 1828 - m. Mosca 1903). Visse modestamente e asceticamente, tutto dedito alle sue meditazioni, le quali suscitarono l'interesse e l'ammirazione di altissimi spiriti, come V. Solov´ëv, [...] cessare di essere oggettiva e intellettualistica e diventare attiva e "proiettiva", deve cioè tendere a trasformare la conoscenza in "progetto d'un mondo migliore" - superatore di ingiustizia, violenza, paura, egoismo e mancanza di fraternità - da ...
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Filosofo inglese, nato a Lancaster il 26 marzo 1911, morto a Oxford l'8 febbraio 1960, uno tra i maggiori esponenti di quella corrente contemporanea della filosofia analitica comunemente nota sotto il [...] ordinario''. Studioso della filosofia greca, e in particolare dell'etica aristotelica, si distinse anche per la profonda conoscenza delle opere di Leibniz, Frege, Wittgenstein. Dal 1952 sino alla morte ricoprì la cattedra di filosofia morale ...
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RESCHER, Nicholas
Antonio Rainone
Storico della logica e filosofo della scienza tedesco naturalizzato statunitense, nato a Hagen (Renania Settentrionale-Vestfalia) il 15 luglio 1928. Negli Stati Uniti [...] anche direttore del Center for Philosophy of Science.
Filosofo dai vasti interessi, R. ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza della logica araba e ha fornito inoltre importanti contributi tecnici allo sviluppo della logica modale e alla sua ...
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VANNI ROVIGHI, Sofia
Livio Sichirollo
Filosofo e storico della filosofia, nata il 28 settembre 1908 a S. Lazzaro di Savena (Bologna), professore ordinario presso l'università Cattolica di Milano (1951-78), [...] filosofia teoretica. Si è impegnata in vari ambiti della storia della filosofia in particolare sui temi del problema della conoscenza, dell'epistemologia e dell'etica in un confronto costante fra le posizioni della filosofia classica e quelle della ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] sempre più strategica e la loro influenza - o meglio il loro dominio - è destinata a crescere. Secondo Bell la conoscenza diventa il 'principio assiale' dell'era postindustriale, ponendo in una posizione di dominio i suoi operatori, ossia coloro che ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...