Filosofo (Napoli 1887 - Firenze 1952), fratello di Vincenzo; professore e vicedirettore della Scuola normale superiore di Pisa, e (dal 1940) prof. di storia della filosofia all'univ. di Firenze. Assertore [...] dall'attualismo di G. Gentile, ma anche da particolari temi del pensiero di C. Michelstaedter. Scritti principali: Conoscenza e moralità (1922); Arte e filosofia (1935); Dialettica delle distinzioni e dialettica delle opposizioni (1941); Umanità dell ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] . Abbracciato poi il marxismo, S. volle integrarlo con le scienze umane, al fine di fondare un metodo di conoscenza "progressivo-regressivo", capace di ricostruire la formazione globale degli individui. Egli cercò altresì di cogliere le condizioni e ...
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Mitico autore della letteratura ermetica della tarda età ellenistica. Per letteratura ermetica si intende un gruppo di scritti di argomento filosofico-religioso che circolarono nel mondo greco-romano nei [...] a una cosmogonia incentrata sulla creazione dell'uomo e sulle condizioni della sua liberazione spirituale attraverso la conoscenza. Gli scrittori che si definirono 'ermetici' vollero attribuire le dottrine dei filosofi classici a quelli che pensavano ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] un diveniente. Cadute le illusioni dell'età aurea di Laplace, questa è la filosofia della previsione in tutti i domini della conoscenza: diversa, da dominio a dominio, è la metrica temporale, è la sfasatura fra i tempi dell'attesa umana e i tempi ...
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algoritmizzazione
algoritmizzazióne [Der. di algoritmizzare "tradurre in algoritmi"] [FAF] [INF] Processo di traduzione in algoritmi di un fenomeno naturale o artificiale, a scopo conoscitivo o normativo. [...] in discipline nuove, prive di un linguaggio formale proprio, che adottano gli algoritmi come strumento di ricerca e di conoscenza, come nel caso della psicologia cognitiva, della linguistica computazionale, ecc.; in realtà v'è un interesse generale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] e Geymonat sono accomunati, tra l’altro, dalla tendenza a negare il confine tra momento teoretico e momento pratico. La conoscenza è legata all’azione non solo nel senso che quest’ultima costituisce l’elemento di controllo e di validazione finale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Capra
Può apparire arbitrario riunire in un unico saggio i profili dei due fratelli Verri che, soprattutto nell’età matura, si distinsero nettamente l’uno dall’altro [...] per interessi culturali, orientamenti ideologici e atteggiamenti mentali. Ma in primo luogo, di fondamentale importanza per la conoscenza delle loro personalità è la loro opera comune, il carteggio che intrattennero bisettimanalmente (pur con una ...
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BARTOLOMEI, Alfredo
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Nacque il 10 marzo 1874 a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), da Luigi e da Rosa Lembo. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, si laureò a Bologna nel 1896. Il suo primo lavoro, [...] quei valori universali che stanno alla base di ogni ordine giuridico normale". Mancava tuttavia al B. una chiara conoscenza teoretica di questi presupposti, che lo portava a perseguire, pur da un mutato angolo di impostazione metodologica, ancora ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] ci piaccia o no, non può non entrare a far parte della nostra storia. Allo stesso modo, non trascureremo le conoscenze tecniche e gli studiosi che vi si sono applicati ‒ una categoria che ha indubbiamente meritato di essere presa in esame attraverso ...
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Espressione coniata dal teologo agostiniano A. Steuco (De perenni philosophia, 1540), che riprendendo motivi di M. Ficino e G. Pico della Mirandola (soprattutto quello relativo all’accordo tra la prisca [...] alla presenza di un nucleo comune di verità – consistente nella ricerca del principio delle cose e nel conseguente anelito alla conoscenza di Dio – in tutta la storia della filosofia e in tutte le religioni, dai testi della tradizione ermetica fino a ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...