verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] deduttiva) possa costituire la garanzia di un’autentica conoscenza. Di là dal più generale problema gnoseologico, sua utilità pratica, sia sul piano dell’organizzazione delle conoscenze sia su quello della convivenza sociale. Anche per questa ...
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In filosofia, per ricostruire l’analisi della nozione di f. nella storia del pensiero filosofico, si deve risalire al 17° sec., alla distinzione tra ‘verità di ragione’ e ‘verità di f.’. T. Hobbes distingue [...] della conseguenza di un’affermazione dall’altra. La prima non è altro che senso e memoria ed è conoscenza assoluta; l’altra è chiamata scienza ed è condizionale. Come Hobbes, anche G. Leibniz e D. Hume individuano la sfera delle verità di f ...
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Filosofo e teologo italiano (Urbino 1925 - ivi 1993); sacerdote dal 1949, insegnò filosofia della religione all'univ. Cattolica e in quella di Urbino. A lui si deve la conoscenza in Italia di alcuni importanti [...] esponenti della teologia protestante contemporanea (K. Barth, R. Bultmann e D. Bonhoeffer). Il suo pensiero cristiano fu aperto al dialogo con la ragione, con la storia, con gli sviluppi sociali e politici. ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] sé stessi o per un giudizio tratto da un sillogismo, si dispone al primo posto quello che è primo in assoluto per conoscenza, al secondo il secondo, al terzo il terzo e così di seguito; e così si passa senza interruzione dagli universali ai singolari ...
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estrapolazione
estrapolazióne (o extrapolazióne) [Tratto da interpolazione, con sostituzione del pref. estra- (o extra-) a inter-] [FAF] L'estensione di concetti o problemi da un campo di conoscenza [...] a un altro. ◆ Procedimento, simile all'interpolazione, che permette di estendere i valori di una funzione al di là dei limiti nei quali la funzione stessa è conosciuta, facendo uso di opportune funzioni ...
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Pensatore e scrittore francese (Parigi 1889 - ivi 1973). Influenzato dal pensiero di H. Bergson e dei neoidealisti inglesi, M. sviluppò una sorta di 'esistenzialismo cristiano', il cui esito è il recupero [...] d'un arbitrario fideismo. Lo sbocco della sua riflessione, che ha conosciuto diverse fasi, è un recupero della conoscenza metafisica, in cui è centrale l'opposizione tra "problema" e "mistero". Riconoscere il "mistero", senza pretendere di risolverlo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] trionfante, cit., p. 778). Il mago è cooperatore della natura, perché grazie a «l’intelletto e le mani» (grazie alla magia, conoscenza/azione) ha la facoltà non solo di «poter operar secondo la natura ed ordinario, ma, ed oltre, fuor le leggi di ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] : ‟La filosofia contempla la ragione, onde viene la scienza del vero; la filologia osserva l'autorità dell'umano arbitrio, onde viene la conoscenza del certo" (Scienza nuova seconda, I 2 x). Come è noto, l'opera di Vico non ha assunto il posto che le ...
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Pensatore e letterato italiano (Palermo 1895 - Milano 1937). Fondò e diresse a Palermo La tradizione, battagliera rivista di filosofia e letteratura, che aveva intenti fondamentalmente cattolici e riconduceva [...] poesia, a un principio religioso. La sua copiosa produzione comprende opere di filosofia (Critica dell'identità, 1926; Conoscenza e trascendenza, 1927; Ragione e rivelazione, 1930; ecc.), di critica letteraria (L'eredità dell'Ottocento, 1925; La ...
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Filosofo (Nehren, Württemberg, 1852 - Halle 1933), prof. di filosofia nell'univ. di Strasburgo (1877), poi di Halle (1884-1906). Notissima la tesi sostenuta da V. secondo la quale la conoscenza è sostanzialmente [...] finzione (donde l'appellativo attribuito alla sua teoria di filosofia del "come se"). Nella sua impostazione concetti scientifici e categorie gnoseologiche risultano quindi puri strumenti per fornire organizzazione ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...