CAPEI, Pietro
PP. Treves
Nacque di antica e doviziosa famiglia, da Giovanni e Francesca Alberti, il 29 ott. 1796, a Lucignano in Val di Chiana. Da Lucignano passò ragazzo al seminario di Arezzo per [...] Roma di Pio VII dal cardinale Consalvi; e in Roma, difatti, s'impratichì, o cominciò ad impratichirsi, nella conoscenza delle lingue straniere (fu esperto ugualmente di francese, di tedesco e d'inglese: cosa rarissima fra gli intellettuali italiani ...
Leggi Tutto
JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] e alla sfera spirituale. In questo lo J. da una parte valorizza l'importanza dello studio scientifico dei modi in cui la conoscenza sorge e ha luogo, ma dall'altra mette in luce l'inadeguatezza di un punto di vista esclusivamente empirico. Tornato su ...
Leggi Tutto
FIUMI, Lionello
Riccardo D'Anna
Nacque il 12 apr. 1894 a Rovereto da Giovanni, professore di chimica, e da Cristina Peratoner, milanese. Nel 1908 la famiglia si trasferì a Verona. Al periodo che corre [...] nervoso, il F. riparò in Germania - a Monaco e quindi a Berlino - dove ebbe modo di avvicinarsi più da presso alla conoscenza della lirica europea e dove cominciò a imbastire quella che nel 1914 vide la luce a Milano come la sua prima fondamentale ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Galeazzo
E. William Monter
Nacque a Napoli, unico figlio maschio di Colantonio, marchese di Vico dal 1531, e di Giulia della Lagonessa nel gennaio del 1517.
Il C. venne perciò educato con [...] alla volta di Augusta, fuggì all'improvviso a Ginevra da Calvino; proprio allora infatti Carlo V era venuto a conoscenza delle sue discussioni con il cortigiano napoletano Cesare Carafa, il quale trattava i problemi religiosi "più liberamente che non ...
Leggi Tutto
FAGGI (de Faggis, Faggio), Angelo, detto il Sangrino
Floriana Calitti
Nacque nel 1500, a Castel di Sangro (Aquila), da cui il soprannome il Sangrino, con il quale spesso lo troviamo nominato nelle fonti [...] giovane tradusse e parafrasò da salmi e canti biblici, dimostrando una spiccata attitudine per la poesia latina e anche una precisa conoscenza delle lingue greca ed ebraica. Tra il 1516 e il 1518 entrò monaco a Montecassino e il 16 apr. 1519 professò ...
Leggi Tutto
MANTELLINI, Giuseppe
Antonio Chiavistelli
Nacque a Firenze il 22 giugno 1816 da Gaetano e da Teresa Catani.
Iscritto all'Università di Pisa, vi seguì, tra gli altri, i corsi di F. Del Rosso e nel 1836 [...] presso lo studio dell'avvocato fiorentino G. Capei, noto per le sue posizioni liberali, e subito si segnalò per la grande conoscenza della disciplina giuridica e per l'ingegno con cui ne applicava i principî. Non fu però un avvocato "improvvisatore o ...
Leggi Tutto
BERNARDINO da Reggio (Bernardino "Giorgio")
Francesco Cagnetti
Della nobile famiglia dei Molizzi, nacque a Reggio Calabria intorno al 1476. Entrò nell'Ordine dei minori osservanti insieme col concittadino [...] suoi studi all'università di Parigi, dove conseguì il dottorato in teologia. La sua dottrina, in particolare la sua conoscenza del greco e della teologia scotista, e la sua valentia nelle pubbliche dispute gli valsero il soprannome di "Giorgio", con ...
Leggi Tutto
GENTILINI, Francesco (Franco)
Rosanna Ruscio
, Francesco Nacque a Faenza il 4 ag. 1909 da Luigi, di professione calzolaio, e da Annunziata Cenni. Compiuta la scuola elementare frequentò una locale bottega [...] .
Nonostante le difficoltà economiche, intorno al 1925 si recò a Bologna dove, sotto la guida di G. Romagnoli, approfondì la conoscenza della pittura moderna e strinse rapporti con N. Bertocchi, G. Morandi e L. Longanesi. Sempre nel 1925 dipinse, in ...
Leggi Tutto
BARBARO, Niccolò
**
Figlio di Marco, nato presumibilmente a Venezia all'inizio del sec. XV, si trovava nel 1451-1453 a Costantinopoli in qualità di medico delle galere venete. Fu perciò testimone dell'assedio [...] . Di lui rimane un'ampia e circostanziata relazione dell'assedio, che costituisce una delle fonti più preziose per la conoscenza del contributo degli Italiani, e in particolare dei Veneziani, alla difesa della città.
La relazione del B. si presenta ...
Leggi Tutto
CANOSSA, Lodovico
Cecil H. Clough
Nacque a Verona verso il maggio dell'anno 1475, figlio, molto probabilmente terzogenito, del conte Bartolomeo e di Elisabetta degli Uberti; era imparentato, per parte [...] 1523, un Bréviaire, un Manuel de Bayeux, un Rituel ed un libro dei Catéchismes.
Nel Settecento il Maffei era a conoscenza di libri, probabilmente manoscritti latini e greci, recanti la firma del C., ma attualmente l'unica traccia della biblioteca del ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...