CACCAVELLO, Salvatore
Oreste Ferrari
Non è noto quale sia stato il suo reale rapporto di parentela con Annibale Caccavello, del quale questo scultore fu discepolo e collaboratore - come lo stesso Annibale [...] impossibile individuare la parte avuta dal C. nei lavori condotti nell'ambito della bottega di Annibale, la conoscenza della sua fisionomia artistica è pure compromessa dalla perdita delle altre opere sopra ricordate, con la sola eccezione ...
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PETERZANO, Simone
Maria Cristina Terzaghi
PETERZANO, Simone. – Figlio di Francesco di Maffeo (Petrò, I Peterzani tra Bergamo…, in corso di stampa), nacque a Bergamo molto probabilmente nel 1535, come [...] come quelle qui sopra elencate. A ogni modo, nella già ricordata Venere, Cupido e due satiri l’artista dimostra la fresca conoscenza della Venere del Pardo (Parigi, Louvre) di Tiziano, spedita a Filippo II nel 1564 (Gregori, 1991b), e dunque fino a ...
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PIRANESI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
PIRANESI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque il 4 ottobre 1720 a Venezia da Angelo e da Laura Lucchesi. Venne battezzato l’8 novembre nella parrocchia [...] questo Dizionario).
Intorno al 1742 frequentò, forse solo brevemente, lo studio di Giuseppe Vasi, approfondendo la conoscenza delle tecniche dell’acquaforte; la sua eventuale collaborazione alle piccole tavole della raccolta intitolata Vedute di Roma ...
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GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] tratti dal Primo navigatore, l'idillio di S. Gessner: Faldi mise in relazione il soggetto dipinto nel palazzo romano con la conoscenza della Lettera sulla pittura di paesaggio di Gessner, che potrebbe avere suggerito al G. più di un'idea per le ...
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CRESPI, Daniele
Giulio Bora
Figlio di Gaspare, discendente da una famiglia di pittori originaria di Busto Arsizio e imparentato con il Cerano (Milani, 1970, pp. 37 ss.), nacque probabilmente a Milano [...] degli effetti sia su una ben dosata retorica dei gesti e delle pose. Tale linguaggio denuncia in parte la conoscenza dell'arte bolognese, in particolare, come ha individuato la critica (Neilson, 1969; Gregori, 1973), di Tiarini e Lanfranco: è ...
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GADDI, Taddeo
Ada Labriola
Figlio del pittore Gaddo di Zanobi, nacque probabilmente tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Fu operoso come pittore a Firenze e in Toscana tra [...] , consistenti soprattutto a partire dal quinto decennio, si affianca il supporto delle fonti, utili in particolare per la conoscenza della giovinezza e della prima maturità del G., legate al problema centrale del rapporto con Giotto, il suo maestro ...
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GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] . La Descrizione… della basilica assisiate scritta da Ludovico da Pietralunga (1575 circa) è un'altra importante fonte per la conoscenza di G., ma ha avuto scarsa eco: il manoscritto è stato consultato all'inizio del Novecento e pubblicato nel 1982 ...
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GIOVANNI di Piermatteo, detto Giovanni Boccati
Cecilia Prete
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, figlio di Piermatteo, vissuto nel XV secolo e originario di Camerino, nelle Marche.
Il [...] pp. 53 s.).
Tuttavia non si può trascurare il peso degli stimoli raccolti anche in patria e del profitto nato dalla conoscenza diretta delle opere eseguite da artisti corregionali, come Gentile da Fabriano, e dal contatto avvenuto nelle Marche tra i ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] sacra, V (1974), pp. 101 s.; Acquisizioni 1960-75 (catal.), Napoli 1975, pp. 20 s.; M. Novelli Radice, Contributi alla conoscenza di Andrea e Onofrio de Lione, in Napoli nobiliss., XV (1976), pp. 165, 168; E. Brunetti, Scritti d'arte…, Urbino 1976 ...
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FONTANA, Annibale
Andrea Spiriti
Nacque a Milano nel 1540 da famiglia di origine ticinese, come attesta la lapide funebre nella chiesa milanese di S. Maria dei Miracoli, redatta dall'amico Giacomo Resta [...] dell'altare.
A fianco del F. spicca il ruolo del toscano Stoldo Lorenzi, attivo per la fabbrica dal 1572 al 1583, e sarebbe suggestivo anticipare la conoscenza dei due ad un passaggio a Firenze del F. di ritorno da Palermo, il che spiegherebbe la ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...