Archeologo italiano (Castel Madama 1923 - Roma 2008), socio nazionale dei Lincei dal 1990. Dal 1955 ha avviato le attività archeologiche dell'ISMEO nello Swat (Pakistan), ove ha diretto, fino al 1995, [...] scavi e ricerche per la conoscenza dell'architettura e dell'arte buddhistica del Gandhara. Ha contribuito alla creazione del Museo nazionale d'arte orientale di Roma, che ha diretto sino al 1976. Opere: Sculptures from the Sacred Area of Butkara I, 2 ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio V Picenum
Manlio Lilli
Regio v picenum
La regio V augustea, affacciata sul Mare Adriatico a est e chiusa dall’Appennino centrale a ovest, venne a includere solo [...] tra Oriente e Europa, I, Jesi 1992, pp. 15-35.
P.L. Dall’Aglio - N. Frappicini Alfieri - G. Paci, Contributi alla conoscenza di Ancona romana, in Picus, 12-13 (1992-93), pp. 7-77.
Civitanova Romana. Archeologia e storia della Bassa Valle del Chienti ...
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Vedi MARSIGLIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARSIGLIA (v. vol. iv, p. 880)
F. Benoît
Nuovi scavi sono stati fatti in occasione di varî lavori nella città, che hanno fornito alcuni dati per la conoscenza [...] della topografia e della storia di Marsiglia.
La città focea era circondata dall'acqua su tre lati: civitas paene insula est, scrive Festo Avieno, che aggiunge che l'acqua penetrava al centro delle terre ...
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VISCONTI, Ennio Quirino
F. Zevi
Nato a Roma il 1-11-1751, morto a Parigi il 7-2-1818. Fin dall'infanzia, manifestò eccezionali doti mnemoniche e intellettuali, e assai precocemente giunse ad una perfetta [...] conoscenza delle lingue e dei testi classici. A 13 anni tradusse l'Ecuba euripidea, a 19 si laureò in legge. Nel 1778, il padre Giovanni Battista, che ne aveva amorevolmente curato l'istruzione, lo chiamò alla edizione del Museo Pio-Clementino, i cui ...
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GARRUCCI, Raffaele
Red.
Archeologo (Napoli 23 gennaio 1812 - Roma 5 maggio 1885).
Iniziato agli studi archeologici dal Marchi al Collegio Romano, fu essenzialmente un autodidatta; dotato di acuta intelligenza [...] fu aiutato nelle sue ricerche da profonda conoscenza delle lingue classiche e orientali, dall'erudizione biblica e dallo studio diretto dei Padri della Chiesa e della teologia (apparteneva all'ordine dei Gesuiti). Ebbe interessi molto vasti nei suoi ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] univano Massimiliano all'Impero Romano. In Germania fu senza dubbio A. Dürer (1471-1528) l'artista che acquistò la più vasta conoscenza dell'arte romana, che egli dovette in parte ai contatti avuti con l'umanista Pirckheimer, ma che gli fu trasmessa ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Introduzione
Karine Chemla
Introduzione
L'anno 221 a.C. ha segnato una svolta decisiva nel territorio corrispondente all'attuale Cina, che in questa data ha [...] ci invita a una certa cautela. Quanto abbiamo detto non deve indurre a ipotizzare che la burocrazia detenesse il monopolio della conoscenza o che avesse imposto in ogni campo un sapere ufficiale e uniforme in grado di ostacolare lo sviluppo di altri ...
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Ricerca archeologica. Lo studio degli elevati
Gian Pietro Brogiolo
Archeologia e architettura
L'analisi stratigrafica di un edificio conservato in alzato differisce dallo scavo di un deposito sepolto [...] : da L.B. Alberti ai grandi architetti dell'Ottocento, numerose e importanti sono state le riflessioni sui modi della conoscenza. Ma è soltanto dalla seconda metà di quel secolo che l'archeologo ha iniziato a sviluppare i primi strumenti di ...
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ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] . È ovvio che i contatti che la civiltà greca e romana ebbe con altri paesi rende necessaria all'archeologo classico la conoscenza dell'arte e dell'a. di altre aree di civiltà, in particolar modo di quelle degli Hittiti, dell'Assiria, dell'Armenia ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] la cosa (sicché potrebbe esser letta anche senza la conoscenza della lingua nella quale lo scrittore si espresse). Ma la forma pittografica non è più sufficiente non appena sia raggiunta una organizzazione di civiltà più complessa, che presenti ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...