praticante [part. pres. di praticare]. - ■ agg. (relig.) [che segue con grande scrupolo e rigore una religione: cattolico p.] ≈ osservante, (non com.) professante. ↑ devoto, fervente. ■ s. m. e f. 1. [chi [...] , stagiaire, tirocinante. ‖ assistente. ↔ esperto, maestro. 2. (estens.) [chi sa fare qualcosa solo in base alla pratica, senza avere una conoscenza teorica nel relativo settore] ≈ empirico, pragmatico, (spreg.) praticone. ↑ dilettante. ↔ teorico. ...
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pratico /'pratiko/ agg. [dal lat. tardo practĭcus, gr. praktikós "attivo, pratico"] (pl. m. -ci). - 1. [fondato sulla pratica, rivolto alla pratica: esperimento p.; insegnamento p.] ≈ concreto, effettivo, [...] : il progetto era interessante, ma all'atto p. si è rivelato irrealizzabile] ≈ e ↔ [→ PRATICAMENTE (1)]. 2. a. [che ha acquistato conoscenza di una disciplina, di un'attività, anche con la prep. di: essere p. di un mestiere; lascia fare a chi è più p ...
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maliziosità /malitsjosi'ta/ s. f. [dal lat. tardo malitiosĭtas -atis, der. di malitiosus "malizioso"], non com. - 1. [disposizione al male] ≈ e ↔ [→ MALIGNITÀ (1. a)]. 2. [conoscenza delle tecniche di [...] seduzione erotica] ≈ [→ MALIZIA (1. b)] ...
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malpratico /mal'pratiko/ (o mal pratico) agg. [grafia unita di mal pratico] (pl. m. -ci), non com. - [che non ha piena conoscenza di qualcosa: un operaio m.] ≈ imperito, inesperto. ↑ incompetente. ↔ competente, [...] esperto, perito, pratico ...
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verniciatura s. f. [der. di verniciare]. - 1. a. [azione e operazione di verniciare] ≈ (non com.) dipintura, (non com.) inverniciatura, [spec. a pennello] pittura, [spec. di pareti o infissi] tinteggiatura. [...] vernice che copre una superficie: la v. si è rovinata] ≈ (fam.) colore, vernice. ‖ tinta, pittura. 2. (fig.) a. [conoscenza superficiale, anche con la prep. di: avere una v. di filosofia] ≈ infarinatura, (non com.) inverniciatura. b. [veste esteriore ...
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precognizione /prekoɲi'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo praecognitio -onis, der. di praecognoscĕre "preconoscere"]. - 1. [conoscenza anticipata di fatti prima del loro accadere] ≈ chiaroveggenza, (lett.) [...] preconoscenza, prescienza, (lett.) preveggenza. 2. (psicol.) [il fatto di avvertire un evento futuro per via paranormale] ≈ premonizione, presagio ...
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pregiudicare v. tr. [dal lat. praeiudicare, der. di iudicare "giudicare", col pref. prae- "pre-"] (io pregiùdico, tu pregiùdichi, ecc.). - 1. (non com.) [esprimere un giudizio prima di avere acquisito [...] piena conoscenza degli elementi necessari]. 2. (giur.) [di decisione, formula, ecc., influenzare inopportunamente il verdetto del giudice competente] ≈ Ⓖ compromettere, Ⓖ inficiare. 3. [porre un ostacolo allo svolgimento regolare di qualcosa: è un ...
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addetto /a'd:et:o/ [dal lat. addictus, part. pass. di addicĕre "assegnare"]. - ■ agg. [applicato a un determinato ufficio o uso, con la prep. a o assol.: rivolgersi al personale a. (alle pulizie)] ≈ assegnato, [...] . al plur., preposto a una determinata attività: ingresso vietato ai non a. ai lavori] ≈ addetto, incaricato. 2. (estens.) [spec. al plur., persona che ha particolare conoscenza in un certo ambito: è un libro per a. ai lavori] ≈ esperto, intenditore. ...
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pregiudizio /predʒu'ditsjo/ s. m. [dal lat. praeiudicium, der. di iudicium "giudizio", col pref. prae- "pre-"]. - 1. [opinione concepita sulla base di convinzioni personali e generali, senza conoscenza [...] diretta dei fatti, delle persone, delle cose, spesso superstiziosa o senza fondamento: avere pregiudizi nei riguardi di qualcuno; essere pieno di pregiudizi; p. popolari] ≈ preclusione, preconcetto, pregiudiziale, ...
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maniglia /ma'niʎa/ s. f. [dallo sp. manilla, attrav. il fr. manille, lat. manicŭla "manina" e "manico dell'aratro"]. - 1. [elemento di metallo, legno o altro materiale, fatto in modo da poter essere preso [...] pomello, presa. 2. (fig., fam.) [spec. al plur., persona che si sfrutta per fare affari o procurarsi vantaggi] ≈ aggancio, amicizia, appoggio, (pop.) calcio in culo, conoscenza, contatto, entratura, raccomandazione, (pop.) spinta, (pop.) spintarella. ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...