Due teorie per spiegare l’esistenza umana, ai confini della fisica e della filosofia
Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, in un orizzonte culturale che abbraccia insieme la fisica e la [...] dell'esistenzialismo ed autore dell’opera Aut-Aut.
Il sicuro procedere della scienza e della filosofia sulla via della conoscenza, seppur su strade diverse, ha condotto i due intellettuali ad un connubio di saperi che hanno indirizzato nuovi studi ...
Leggi Tutto
Nell’ambito della cultura rinascimentale, la musica era un’arte che andava formando la propria identità anche storica. I fattori che determinano la presa di coscienza dell’arte musicale fra la fine del [...] fra le discipline e le attività a cui il cortegiano deve sapersi dedicare, dopo l’abilità nell’uso delle armi e la conoscenza delle lettere. Nel I libro, paragrafo XLVII, si legge infatti come il perfetto cortegiano debba essere anche un «musico», in ...
Leggi Tutto
Medea è una figura mitica immortale nella tradizione letteraria antica e moderna. Si tratta dell’eroina della Colchide che, innamoratasi di Giasone, tradisce la propria patria e il re Eeta, suo padre, [...] alla filosofia? A sé stesso.
La filosofia antica in tutte le sue branche ha una profonda portata morale, ma la conoscenza più fondante resta il rapporto con se stesso, la comprensione di sé, la presa in carico della propria esistenza, il passaggio ...
Leggi Tutto
Qual è il ruolo della filosofia trascendentale kantiana oggi, a più di duecento anni dalla pubblicazione della Critica della ragion pura? A rispondere sono alcuni studi neurocognitivi i cui risultati ci [...] e tempo una natura trascendentale secondo cui essi sono, in linea con la tesi di Kant, condizione di possibilità della conoscenza. Lo confermano alcuni studi su pazienti con lesioni cerebrali dell’emisfero destro – area in cui l’ippocampo svolge ...
Leggi Tutto
Il 1999 segna un momento di svolta nell’analisi del lavoro artistico di Jackson Pollock: il fisico Richard Taylor applica con due colleghi tecniche di analisi dei frattali ad alcuni quadri dell’artista, [...] «una geometria differenziale possa diventare teoria della gravitazione», questione per lui centrale in quanto la struttura della conoscenza e della realtà matematica risultava un problema che la visione standard del Circolo di Vienna relegava nell ...
Leggi Tutto
L’esistenza di una connessione tra l’identità di un popolo e le regole che ne governano la vita è molto difficile da mettere in discussione.
Anche in una società che non si dà regole proprie, ma a cui [...] , infatti, troppo spesso e a torto confusa con una forma mascherata di indottrinamento, è quella di trasmettere la conoscenza, tra le altre cose, dei principi supremi dell’ordinamento giuridico in modo che ogni nuova generazione abbia la possibilità ...
Leggi Tutto
Siamo nella sala d’aspetto di uno studio medico, è fine giugno ed entrambe le finestre sono chiuse. Una signora in abito accollato sospira e dice ad alta voce, guardando le finestre: «Fa davvero caldo, [...] reale di una frase non risulta esplicitamente espresso dal parlante, ma dev’essere inferito dall’interlocutore, sulla base della sua conoscenza del mondo e del contesto in cui quella frase è pronunciata (le inferenze che così deriviamo sono dette, in ...
Leggi Tutto
Un'utopia neoplatonica
Vi sono molte espressioni, nel nostro parlato quotidiano, inerenti alla memoria e alla sua visibilità: quando si vuole, ad esempio, spingere qualcuno a ricordarsi qualcosa lo si [...] ad onori ben maggiori di quelli che gli si riconoscono attualmente come mero sapere empirico e utile solo a memorizzare conoscenze inerenti ai più diversi ambiti. Uno dei più celebri esempi di questo utilizzo, quasi iniziatico, della memoria, è l ...
Leggi Tutto
Il sogno, un'esperienza centrale per l'uomo di ogni civiltà, è stato ritenuto di volta in volta una pre-rappresentazione di eventi futuri, un modo per entrare in contatto con la divinità, una mera menzogna [...] o, come l'ha definito Freud nell'Interpretazione dei sogni, «la via regia che porta alla conoscenza dell'inconscio». ...
Leggi Tutto
Bolaño nacque a Santiago del Cile nel 1953. L’identità sudamericana di questo scrittore è non solo un dato biografico ma pure culturale, riscontrabile innanzitutto nelle sue maggiori e dichiarate influenze [...] un intimo coinvolgimento dell’autore nella propria opera di finzione e un’indipendenza almeno teorica di quest’ultima dalla conoscenza dei trascorsi dell’autore, a motivare l’osservazione di Nicola Lagioia sul fatto che «alcuni libri di Bolaño ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...