Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] di Vico, Ortega y Gasset, Huizinga, Alain, Nietzsche e Ernst Bloch, fino alle concezioni derivanti dall’operato e dalla conoscenza diretta di Piero Gobetti e della sua rivista Giustizia e libertà. Gli autori da cui Levi attinge non si fermano qui ...
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«Chi è il pazzo di noi due? Eh, lo so: io dico: "tu", e tu col dito indichi me. - Va’ là, che così a tu per tu, ci conosciamo bene noi due! - Il guaio è che, come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E [...] stessa ossessione: ciascuno si rintana nel proprio angolino della labirintica scenografia, in preda alla pazzia della non-conoscenza. Viene così amplificata l’umanità dei personaggi, con l’effetto conseguente di una maggiore immedesimazione da parte ...
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Le società democratiche – come sottolineano Miguel Benasayag e Angélique Del Rey nel loro saggio Elogio del conflitto pubblicato nel 2007 – hanno creduto per lungo tempo all’illusione di riuscire ad annullare [...] delle rispettive posizioni. Così facendo «al posto del soggetto isolato […], subentra non soltanto l’idea di una conoscenza mediata dal linguaggio e riferita all’azione, bensì anche il nesso fra prassi quotidiana e la comunicazione quotidiana ...
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Il tema dell’identità del compositore di quelli che chiamiamo poemi e inni omerici interessa gli studiosi sin dall’antichità. La prima attestazione del nome Omero si ha nella prima metà del VII secolo [...] a venti di tempesta che soffiano sull’Egeo verso sud e verso est a partire dalla Tracia e la sua conoscenza delle coste anatoliche, in particolare attorno a Mileto e alla Troade.Come noto, ὅμηρος in greco significa ‘ostaggio’. Nell’onomastica ...
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In modo un po’ suggestivo, si potrebbe etichettare la storia del mondo antico greco-romano come una storia ‘silenziosa’: per noi moderni, è evidente, risulta del tutto impossibile avere accesso a qualsiasi [...] la sproporzione dei discorsi che introducono, ma frustrano anche l'entusiasmo dei lettori che sono desiderosi di acquisire una conoscenza della storia. (Diodoro Siculo Biblioteca storica, 20, 1)Subito dopo, in realtà, Diodoro stesso parla invece dei ...
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Ogni parlante di una determinata lingua può essere considerato, a suo modo, un linguista dilettante: tutti, almeno una volta, ci siamo chiesti l’origine di un nome o il significato di un’espressione proverbiale. [...] di fondare l’ipotesi dell’esistenza di una protolingua comune su basi scientifiche. Fondamentali risultarono due aspetti: la conoscenza da parte di Bopp del sanscrito – la lingua che conserva meglio i tratti fonologici e morfologici dell’originaria ...
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Sul sito web di Terence Tao, celebre matematico australiano, compare l’indovinello che riportiamo nei prossimi paragrafi in una versione edulcorata. Su un’isola lontana abita una tribù dai costumi particolari. [...] che tutti gli isolani osservano è la seguente: è vietato conoscere il colore dei propri occhi, e chiunque ne venga a conoscenza deve abbandonare l’isola non appena ne abbia l’opportunità. Ogni mattina all’alba un traghetto si ferma sull’isola con il ...
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Nella stanza dell’imperatore di Sonia Aggio, edito da Fazi, è uno dei romanzi entrati nella dozzina del Premio Strega di quest’anno.Simona Cives, presentandolo alla giuria, lo ha descritto così: «Il libro, [...] che mi ha offerto importanti spunti sulla personalità dei protagonisti. Da lì sono partita, ampliando la mia conoscenza attingendo dalle bibliografie dei libri che andavo consultando.Non conoscendo il greco medievale, ho cercato di tracciare un ...
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Il popolo etrusco si distinse per la produzione di particolarissimi specchi, chiamati malena o malstria. La produzione di questi oggetti iniziò grossomodo intorno al 530 a. C. e si esaurì solamente nel [...] altre civiltà antiche, per le quali la cultura materiale non rivela alcuna prova certa di sensibilità artistica o di conoscenza del patrimonio culturale condiviso dagli uomini. La scelta, estremamente comune, di avere quest’oggetto accanto a sé nella ...
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La figura di Sonja Marmeladova, uno tra i personaggi principali del capolavoro Delitto e castigo, è di certo un perfetto esempio della complessità e delle profondità tipicamente attribuite da Fëdor Dostoevskij [...] possibilità che all’uomo è data di conoscere e di avvicinarsi al male.Tale scelta è veicolata, secondo Dostoevskij, dalla conoscenza che l'uomo ha del peccato. Riprendendo anche la filosofia di Sant’Agostino sui concetti di libertas minor e libertas ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...