programmazione
programmazione insieme delle operazioni (→ programma) necessarie a istruire un automa esecutore; per questo scopo l’uomo interagisce con la macchina attraverso un opportuno linguaggio [...] quando occorre tramite un loro richiamo dal programma;
• la programmazione logica usa proposizioni e connettivilogici, da cui deriva conclusioni attraverso regole di inferenza logica. Il linguaggio più diffuso in quest’ambito è il → prolog ...
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Lindenbaum, algebra di
Lindenbaum, algebra di struttura algebrica associata alle formule del linguaggio degli enunciati. In termini più specifici, l’algebra di Lindenbaum è una particolare algebra di [...] di equivalenza [A] e [B], è possibile definire delle operazioni algebriche fra di esse che corrispondono ai connettivilogici. In particolare, indicando tali operazioni con i simboli ∪ (unione), ∩ (intersezione) e C (complementazione), si definisce ...
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proposizionale, calcolo
Locuz. che designa il calcolo logico in cui l’analisi delle inferenze viene condotta a livello delle proposizioni (e dei loro nessi logici) senza indagare la struttura interna [...] apparato deduttivo è costituito da assiomi e da schemi di assiomi e da regole logiche: per es., un particolare sistema formale per la logica p., avente solo i connettivilogici ¬ e →, è costituito dagli schemi degli assiomi (A1. (α→(β→α)); A2. (α→(β ...
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forma enunciativa
forma enunciativa in logica, formula ben formata del linguaggio degli enunciati. Per costruire una forma enunciativa si parte dalle formule atomiche, rappresentate da lettere dell’alfabeto [...] atomiche, combinate fra loro per mezzo dei connettivilogici, costituiscono le forme enunciative. Queste a loro volta possono costituirne altre sempre attraverso l’opportuno utilizzo dei connettivi (→ enunciati, linguaggio degli). Per esempio:
• la ...
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enunciato
enunciato [Der. del part. pass. enuntiatus del lat. enuntiare, comp. di ex "fuori" e nuntiare "annunciare" e quindi "annunciare pubblicamente, esternare"] [FAF] [ALG] Secondo la definizione [...] linguaggio, da un insieme di assiomi e da regole di derivazione) che, oltre ai simb. dei connettivilogici (negazione, congiunzione, alternativa, implicazione, equivalenza) ammette solo espressioni enunciative; nel calcolo degli e., cioè, si studia ...
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Guglielmo di Sherwood
Guglielmo di Sherwood o Guglielmo di Shyreswood (sec. xiii) logico inglese. Fu magister artium a Oxford nel 1252 e tesoriere dell’abbazia di Lincoln a partire dal 1254. Fu autore [...] una serie di definizioni vero-funzionali dei connettivilogici. Nei Syncategoremata, dedicata a un pubblico colto, indaga il significato sintattico e semantico di quelle costanti logiche che svolgono il ruolo di funtori e che prendono significato ...
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negazione congiunta
negazione congiunta in logica, connettivo tra due enunciati, spesso indicato con ↓, tale che A ↓ B è vera se e solo se né A né B sono vere. Pertanto, ¬A è logicamente equivalente [...] della negazione congiunta è dovuta al fatto che è possibile definire tutti gli altri usuali connettivilogici (congiunzione, disgiunzione, implicazione e doppia implicazione) a partire da questo solo connettivo (→ enunciati, linguaggio degli). ...
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se e solo se
sé e sólo sé [ALG] [FAF] Uno dei connettivilogici, e precis. equivalenza logica o bicondizionale logico, di simb. ↔; agisce su due enunciati A e B trasformandoli nell'unico enunciato (doppia [...] implicazione) A ↔ B che risulta vero se A e B sono entrambi veri o entrambi falsi, e falso in ogni altro caso ...
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predicati, linguaggio dei
predicati, linguaggio dei linguaggio formale in cui è possibile rappresentare simbolicamente frasi espresse nel linguaggio naturale aventi una struttura più elaborata degli [...] , ..., A1n, A2n, ..., dove l’apice indica il numero di argomenti di un predicato;
• simboli logici (connettivi e quantificatori): ¬, ∧, ∨, ⇒, ⇔, ∀, ∃;
• simboli ausiliari: ( , ).
I termini sono i costituenti fondamentali delle formule del linguaggio ...
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predicato
predicato [Der. del lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare "rendere noto"] [ALG] [FAF] (a) Ciò che si afferma o si nega intorno a un soggetto; (b) nella logica matematica, [...] delle proposizioni (→ proposizione) quando, oltre alle proposizioni semplici e ai connettivi, si considerano anche p. e quantificatori. ◆ [ALG] [FAF] Logica dei p.: la parte della logica matematica che studia le espressioni (formule) che si possono ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio l.; calcolo l.; o, più genericam., che riguarda...