Batteriologo (Pretoria 1899 - New Haven, Connecticut, 1972), di famiglia svizzera, membro della Fondazione Rockefeller di New York, dove lavorò nella International health division. Premio Nobel (1951) [...] per la medicina o fisiologia in riconoscimento dei suoi studî sulla febbre gialla; riuscì (1930) a trovare il metodo per produrre lesioni encefalitiche nel topo col virus della febbre gialla e a ottenere ...
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Filologo (Berlino 1892 - New Haven, Connecticut, 1957). Dopo avere insegnato in univ. tedesche, dalle persecuzioni naziste fu costretto a emigrare prima in Turchia, infine negli USA. La sua opera più famosa [...] è Mimesis (1946; trad. it., 1956), nella quale, sulle orme di L. Spitzer, ma con minor inclinazione ad analisi psicologiche e maggiore attenzione alle implicazioni storico sociali, propone un'interpretazione ...
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Educatore e scrittore americano (Wolcott, Connecticut, 1799 - Boston 1888), padre di Louisa May. Svolse assidua polemica contro l'ambiente conservatore in cui si trovò ad operare come educatore e scrittore. [...] Della sua metodologia particolarmente interessante è la parte che riguarda l'educazione morale soprattutto nei suoi aspetti scolastici. Riguardo alla disciplina la classe era considerata un'unità sociale, ...
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Informatico statunitense (n. New Haven, Connecticut, 1943). Dopo la laurea in Matematica alla Stanford University, ha proseguito gli studi in informatica presso la University of California (UCLA). Già [...] coinvolto nel progetto ARPANET (della Defence Advanced Research Projects Agency, 1968), all’inizio degli anni Settanta ha collaborato con R. Kahn nella realizzazione del Transmission Control Protocol/Internet ...
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Saggista statunitense (Chicago 1905 - Kent, Connecticut, 1987); prof. all'univ. di New York (1929-53), autore di The managerial revolution (1941; trad. it. 1946), in cui si prospetta il tramonto del capitalismo [...] per la sua incapacità di mantenere alto il livello della produzione e dell'occupazione, e l'avvento di una supremazia dei tecnici o tecnocrazia in un ambiente di economia parzialmente socializzata. Altre ...
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Fotografo (Lussemburgo 1879 - West Redding, Connecticut, 1973). Emigrato negli Stati Uniti nel 1881, dopo un apprendistato come litografo, intraprese l'attività di fotografo distinguendosi per l'uso tipicamente [...] pittorialista della luce. Alla sua prima esposizione personale a Parigi nel 1902, fece seguito la collaborazione con A. Stieglitz e la partecipazione alle iniziative della rivista Camera Work e della Galleria ...
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Architetto irlandese (Dublino 1922 - Guilford, Connecticut, 2019) cittadino statunitense dal 1964. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1948, si perfezionò con Mies van der Rohe all'Illinois institute of [...] technology, ed entrò (1950) a far parte dello studio di Eero Saarinen, al quale si era associato anche John Dinkeloo (Holland, Michigan, 1918 - Fredericksburg, Virginia, 1981) dopo aver lavorato nello ...
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Narratore e drammaturgo statunitense (Stamford, Connecticut 1925 - Provid ence, Rhode Island, 1998). Rifacendosi dichiaratamente a W. Faulkner, a D. Barnes e E. A. Poe delle allucinazioni e degli stati [...] semionirici, si collocò sulla linea del romanzo gotico. Da ricordare il suo esordio: The cannibal (1949) e le seguenti opere narrative: Charivari (1950), The goose on the grave (1954), The owl (1954), ...
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Economista (Třešt', Moravia, 1883 - Taconic, Connecticut, 1950); prof. nelle univ. di Černovcy (1909) e Graz (1911) e, dopo una breve parentesi in cui fu ministro delle Finanze della repubblica austriaca [...] (1919) e presidente della Biedermann Bank (1922), nell'univ. di Bonn (1925), insegnò dal 1932 alla morte nella Harvard University di Cambridge (Mass.). Trovando il punto di partenza della sua analisi nell'economia ...
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Teologo americano (Marfield, Leicestershire, 1586 - Hartford, Connecticut, 1647). Predicatore nonconformista, emigrò nella Nuova Inghilterra (1633), dove si stabilì a New Town (ora Cambridge) e divenne [...] di puritani. Criticò la limitazione del diritto di voto nelle comunità del Massachusetts e fondò una colonia puritana a Hartford (1636); risale a lui, forse, la stesura dei Fundamental orders of Connecticut (1639), specie di costituzione democratica. ...
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danburite
s. f. [dal nome della cittadina statunitense di Danbury, nel Connecticut sudoccid.]. – Minerale rombico, silicato di calcio contenente boro, di colore da giallo pallido a giallo bruno, lucente, usato, se trasparente, come gemma.
norwalkvirus
norwalkvìrus ‹norvalkvìrus› s. m. [comp. del nome della città statunitense di Norwalk ‹nòou̯ook›, nel Connecticut, dove il virus fu identificato, e virus]. – In microbiologia, gruppo di virus di piccole dimensioni, privi di rivestimento,...