Duca di Boemia (n. 907 circa - m. 929). Primogenito del duca Vratislao I, assunse il governo della Boemia nel 921, dapprima sotto la tutela della madre Drahomira. Propagatore zelante, mediante il ricorso [...] di S. Vito al castello di Praga, la prima costruzione monumentale in Boemia eseguita su modelli occidentali e forse anche la coniazione della prima moneta boema, il denaro di s. Venceslao. Avversato da una parte della nobiltà per il suo atteggiamento ...
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Moneta coniata dai re di Francia nella zecca di Parigi.
Il sistema di monetazione p. si costituì durante il regno di Filippo I (1060-1108) quando le nuove norme stabilite per la zecca di Parigi furono [...] i Capetingi solo i denari e i mezzi denari od oboli; si trovano menzionati soldi e lire p. ma solo come monete di conto. Con Filippo Augusto la coniazione di denari p. fu ristretta al solo dominio reale; altrove furono coniati solo i denari tornesi. ...
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VENCESLAO, santo, duca di Boemia
Karel Stloukal
Nacque circa il 907, primogenito del duca Vratislao I; nel 921 assunse il governo della Boemia, da principio però sotto la tutela di sua madre Drahomira. [...] 1929; G. Skalský, Denár knížete Václava Svatého a počátky českého mincovvnictví (Il denaro del duca S. V. e i primordî della coniazione boema), ivi 1929; R. Urbánek, Sv. Václav a jeho tícta (S. V. e la sua venerazione), Bruna 1930; W. Wostry, Drei ...
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Antica citta di Panfilia posta sulla riva destra dell'Eurimedonte (Köprüsu) a poca distanza dalla foce del fiume presso il luogo del moderno villaggio di Balhïz. La città sarebbe stata fondata da coloni [...] monti boscosi alle spalle, dovette però presto conferirle singolare ricchezza e potenza. Aspendo ha infatti una sua coniazione in argento singolarmente abbondante, e che deve iniziarsi in epoca abbastanza remota, calcolata com'è sul sistema metrico ...
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La dinamica delle finanze pubbliche
Michael Knapton
Introduzione
Nelle opere generali di storia veneziana, come per esempio quelle di Gino Luzzatto e Frederic C. Lane, le finanze pubbliche trovano [...] le entrate ricavate a metà '300 dalla produzione di monete pregiate: solo ducati 2.400 di profitti di Zecca per la coniazione dei ducati, contro fino a ducati 19.200 derivanti dal quinto (cf. qui sotto) e dal dazio di messetteria che colpiva ...
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È una forma di mercato caratterizzata dall’accentramento dell’offerta o della domanda nelle mani di un solo venditore o di un solo compratore (m. unilaterale) o di entrambi (m. bilaterale) e di conseguente [...] direttamente dall’autorità pubblica o da privati in virtù di appalti o concessioni (tra i più antichi il m. della coniazione e quello della produzione e vendita del sale) ebbero in prevalenza carattere fiscale, mentre gli interventi dello Stato a ...
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NEOLOGISMO (dal gr. νέος "nuovo" λόγος "discorso" e -ισμός di Βαρβαρισμός e simili)
Bruno MIGLIORINI
Ernesto LUGARO
Termine o costruzione introdotti da poco tempo in lingua. Nati dalla necessità o [...] ), con maggiore o minore ragione, con minore o maggiore fortuna.
Psichiatria. - In psichiatria s'intende per neologismo, non solo la coniazione d'una parola nuova, ma anche l'uso di una parola comune, cui per altro venga arbitrariamente attribuito un ...
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VITTORIATO (victoriatus sc. nummus)
S. ¿. G.
È la moneta di argento che i Romani coniarono insieme col denaro, il quinario e il sesterzio, ma indipendentemente da questi, col tipo costante della testa [...] romana che imita la dramma illirica circolante in buon numero sulle coste orientali dell'Adriatico prima dell'avvento dei Romani. La sua coniazione avrebbe quindi preso inizio circa il 228 a. C. La teoria risale a B. Borghesi e la adottarono di poi C ...
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SALAMANCA
M. Silva Hermo
(lat. Salamantica)
Città della Spagna occidentale, nella regione di León, capoluogo dell'omonima provincia, S. sorge su una collina di roccia arenaria, attraversata dal fiume [...] alle invasioni germaniche. Le uniche notizie sicure sono relative alla partecipazione dei suoi vescovi ai concili di Toledo e alla coniazione di moneta, per lo meno durante il regno di Ervige (680-687; España Visigoda, 1985).Nell'ambito del processo ...
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È il nome corrente della unità monetaria principale presso i popoli ellenici dell'antichità. Dal punto di vista ponderale è un centesimo della mina (v.), e si compone di 6 oboli (v.). Secondo Plutarco [...] tipi del suo noto tetradramma; di questo pezzo, conosciuto in un solo esemplare, s'ignora il momento e la ragione della coniazione.
Nella serie tolemaica si trova coniato il decadramma di oro e d'argento in ricche serie ben note, a nome delle due ...
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coniazione
coniazióne s. f. [der. di coniare]. – Operazione del coniare, che consiste nel ridurre i metalli usati come moneta in sottili pezzi, di forma in genere circolare – ma anche ovale o quadrata, ecc., purché regolare – imprimendo segni...
moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....