BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] ; la prima va dallo scoppio della rivoluzione all'incoronazione di Napoleone I a imperatore (1804), la seconda giunge fino al congressodiVienna (1814). Alle vicende di quel quarto di secolo di vita italiana il B. aveva direttamente partecipato e ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] la difesa diplomatica contro la mira austriaca, profilatasi al congressodiVienna, di entrare in possesso, diretto o per mezzo dei suoi arciduchi, secondo le parole di Luigi XVIII, di tutta la parte settentrionale d'Italia (cfr. Ragionamento sopra ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] così diverso da quello in cui era stato formato favorirono il sorgere di sospetti e di intrighi per privarlo dei diritti alla successione. Anche se il congressodiVienna ne ratificò i diritti, quei sospetti non scomparvero mai. Secondo il Costa ...
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Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] su tutti gli altri popoli. A partire dagli anni successivi al CongressodiVienna, si registrò una fioritura di libri antiebraici, che consideravano la questione ebraica dal punto di vista dello Stato nazionale tedesco, ritenendo gli ebrei non adatti ...
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Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese e della Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] internazionale non era turbata da seri problemi. Dal 1815 al 1914, cioè dal CongressodiVienna alla prima guerra mondiale, l'Europa visse una fase storica di eccezionale stabilità politica internazionale, che Karl Polanyi ha chiamato "la pace dei ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] lesa maestà, aggravati da una speciale ‘vestizione’ e taglio della mano prima dell’esecuzione). Nella restaurazione seguita al CongressodiVienna (1815) i nuovi codici che annunciano il superamento dei vecchi metodi prevedono tutti la pena capitale ...
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Bernard Kouchner
Kosovo
La difficile missione di pacificare la 'polveriera d'Europa'
Un anno dopo: la ricostruzione materiale e politica
di Bernard Kouchner
28 ottobre
Il Kosovo, che è sotto l'amministrazione [...] moderno.
Nel 19° secolo, la Penisola Balcanica occupò una posizione chiave nella storia europea. Dopo che il CongressodiVienna (1815) aveva conferito all'Europa un nuovo assetto e un maggiore equilibrio politico, attribuendo un ruolo preminente ...
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COLLETTA, Pietro
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 23 genn. 1775 da Antonio, avvocato, e da Maria Saveria Gadaleta, terzo di sette figli. Di indole vivace e ribelle, fu poco seguito dai genitori. [...] che si opposero alla naturalizzazione dei francesi venuti al seguito di Giuseppe e Gioacchino.
Intanto si era riunito il congressodiVienna. Per rafforzare la sua posizione di fronte alla diplomazia europea, il Murat sollecitò dai generali, dalle ...
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ANGELONI, Luigi
Renzo De Felice
Nacque a Frosinone nel novembre 1759, da Giovanni, ricco mercante originario di Villadadda, e da Lucrezia, Contini. Una grave disgrazia familiare (il padre fu colpito [...] ritorno a Roma. Con il Canova rimase in cordiali rapporti epistolari.
Il fallimento delle speranze del '14, la dura realtà del congressodiVienna, le conseguenze che il nuovo assetto ebbe anche sul mondo degli esuli a Parigi (nel '16 l'A. fu per due ...
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Antisemitismo
Imanuel Geiss
Introduzione
Il termine 'antisemitismo', preso in senso stretto, è usato impropriamente: com'è noto, infatti, anche gli Arabi sono semiti, mentre con antisemitismo si intende [...] un antisemitismo sempre latente, che non ebbe però particolari esplosioni; nella Polonia, diventata russa con il CongressodiVienna, l'inizio dell'antisemitismo coincise con la (parziale) emancipazione degli ebrei polacchi (1862), con il fallimento ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...